Il 4 agosto 2016, quando Papa Francesco venne a fare visita alla Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, ripetè uno dei capisaldi dell’intero suo Pontificato, scelto tra l’altro con quel nome proprio per la vicinanza al Frate Poverello: «Il perdono di cui san Francesco si è fatto ‘canale’ alla Porziuncola continua a ‘generare paradiso’ ancora dopo otto secoli. Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un compito a cui nessuno di noi può sottrarsi». Per il Santo Padre, che anche oggi invia il suo messaggio alla Comunità di Assisti come vicinanza nel giorno del “Perdono”, il mondo ha sempre bisogno di misericordia, di sentirsi in pace con Cristo dopo le proprie continue mancanze e tradimenti: «troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace. Chiediamo a san Francesco che interceda per noi, perché mai rinunciamo ad essere umili segni di perdono e strumenti di misericordia», parlò Francesco davanti alla gremita comunità davanti alla Porziuncola solo due anni fa. Ma quelle parole sono sempre, incredibilmente, attuali. (agg. di Niccolò Magnani)  



IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI

Dalle 12 di oggi 1°agosto alla mezzanotte di domani è possibile ottenere il Perdono d’Assisi, ovvero l’indulgenza plenaria di cui si beneficia se si visitano le chiese francescane o parrocchiali, nonché nello stesso centro umbro la Porziuncola dove morì proprio San Francesco. E il programma delle celebrazioni per questa due giorni prevedeva appunto per oggi l’apertura della solennità mentre dalle ore 19 vengono celebrati i primi vespri presieduti dal vescovo. In seguito si terrà quella che è l’oramai tradizionale veglia di preghiera con successiva processione, mentre per quanto riguarda la giornata di domani ci saranno diverse celebrazioni eucaristiche, con la Basilica che resterà aperta tutto il dì, con tanto di eventi e spettacolo che invece si terranno in questa due giorni proprio sulla Piazza antistante l’edificio. (agg. di R. G. Flore)



LA PORZIUNCOLA, LA “PORTA SEMPRE APERTA PER TUTTI”

Da oggi a domani i fedeli possono ottenere il Perdono di Assisi, indulgenza plenaria che nella Chiesa cattolica può essere ottenuta dal mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno. Non è altro che un “anticipo” di Paradiso, perché è un dono speciale che il Signore elargisce. Lo fece papa Onorio III con san Francesco, il quale gli chiese di perdonare tutti coloro che «tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa», la Basilica di Santa Maria degli Angeli e che il mondo conosce come la Porziuncola, una “porta sempre aperta” per tutti. Qui la festa richiama ogni anno migliaia di pellegrini che varcano la “porta della vita eterna” per ricevere appunto il dono dell’indulgenza plenaria. Quest’anno però la ricorrenza è contrassegnata dall’arrivo alla Porziuncola del saio delle stimmate di san Pio da Pietralcina, accessibile alla venerazione dei fedeli fino al 2 agosto. Oggi è la giornata dell’apertura della solennità del Perdono, con l’indulgenza plenaria che si estende a tutte le chiese parrocchiali sparse nel mondo, e anche a tutte le chiese francescane.



PERDONO DI ASSISI 2018: COS’È E COME OTTENERLO

Come si ottiene il Perdono di Assisi? Secondo quanto stabilito nel Manuale delle indulgenze della Chiesa cattolica, per ottenere l’indulgenza plenaria un fedele, a patto che sia completamente distaccato dal peccato, anche quello veniale, deve seguire un iter. Innanzitutto deve confessarsi per ottenere il perdono dei peccati, poi deve fare la comunione eucaristica per unirsi spiritualmente a Cristo. Inoltre, è chiamato a pregare secondo le intenzioni del Papa per rafforzare il suo legame con la Chiesa, quindi deve recitare almeno Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre, oltre al Credo. Visitare una chiesa o un oratorio francescano, o in alternativa qualsiasi chiesa parrocchiale, è altrettanto importante. Il fedele può confessarsi e fare la comunione anche alcuni giorni prima o dopo le date previste, ma nell’arco di una o due settimane. La visita e la preghiera però vanno fatte lo stesso giorno. Il fedele può richiedere l’indulgenza plenaria anche per i defunti.