Gli investigatori e i soccorsi stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto negli scorsi giorni sul versante francese del Monte Bianco, la zona della Petite Aiguille Verte, dove i tre alpinisti italiani si erano spinti per un’arrampicata. Erano tre esperti, fra i 27 e 31 anni, e non era la loro prima uscita. Qualcosa deve essere però andato storto, ed i tre sono quindi precipitati in un crepaccio sul versante che si affaccia sul ghiacciaio dei Rognons, morendo sul colpo. Come scritto da diversi organi di informazione online, come ad esempio TgCom24, i tre erano legati assieme tramite una corda, e una volta saliti in vetta, uno dei tre deve essere scivolato per motivi non ancora chiari, trascinando quindi gli altri due nel vuoto. Una morte terribile, attimi di terrore, come si vedono solo nei film. Nel frattempo proseguono le operazioni di recupero delle tre salme, che essendo in una zona molto difficile da raggiungere, sono particolarmente complicate. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
RECUPERO DELLE SALME COMPLICATO
I crolli delle pareti rocciosi nella zona del Monte Bianco dove sono scomparsi i tre alpinisti torinesi, rendono particolarmente gravosa e difficile la missione dei soccorritori, che devono cercare di recuperare Alessandro Lombardini ed Elisa Berton, fidanzata di Luca Lombardini, fratello di Alessandro e già individuato, purtroppo ormai già senza vita. La sicurezza dei soccorritori è a rischio proprio a causa della precarietà della parete della montagna. Inoltre, per riuscire ad arrivare al corpo di Alessandro Lombardini, sono stati costretti a tagliare la corda che teneva uniti i tre scalatori, con gli altri due che sono dunque finiti nella zona più profonda del crepaccio. Il Peloton de gendarmerie d’haute montagne di Chamonix ha fatto sapere di voler accelerare le operazioni di recupero dei dispersi, ma solo quando le condizioni ambientali lo permetteranno di fare in sicurezza per i soccorritori. (agg. di Fabio Belli)
LA RICERCA DEGLI ALTRI DUE SCOMPARSI
Dopo che i corpi dei tre alpinisti torinesi dispersi sul Monte Bianco sono stati rinvenuti in un canalone di circa 300 metri di profondità (grazie anche ad un apparecchio che rilevava la presenza di telefoni cellualari), ponendo fine alle speranze che potessero essere vivi, sono in corso le operazioni di recupero delle loro salme. Se per il 31enne Luca Lombardini ciò è già stato possibile, col riconoscimento del suo cadavere effettuato poco dopo, per suo fratello Luca di 28 anni e la fidanzata Elisa Berton, di 27, questo non è stato ancora possibile: stando a quanto si apprende, il recupero dei loro corpi appare alquanto difficoltoso al momento dato che sarà possibile solamente utilizzando il verricello di un elicottero. Infatti, dal cadavere di Lombardini partiva una corda che però i soccorritori non sono ancora riusciti a seguire a causa anche delle condizioni proibitive del suddetto canalone e di piccole frane. (agg. di R. G. Flore)
RECUPERATO IL CORPO DI UNO DEI DISPERSI
E’ stato recuperato nel pomeriggio di oggi il corpo di Luca Lombardini, 31 anni, uno dei tre alpinisti torinesi dispersi dallo scorso 7 agosto sul versante francese del Monte Bianco. Come spiega Repubblica.it nella versione online di Torino, il cadavere del giovane alpinista disperso si trovava in un crepaccio profondo 300 metri, individuato dalla gendarmeria che ha poi proceduto con la sua identificazione. Fino a poche ore prima restava ancora accesa la speranza di trovare ancora in vita gli altri due compagni, ma i loro cadaveri sarebbero già stati avvistati in attesa delle operazioni di recupero che sarebbero ancora in corso. Tutti e tre gli alpinisti che erano legati in cordata, dunque, sono morti. Le operazioni di recupero degli altri due si stanno rivelando più ardue del previsto per via della continua caduta di pietre nella zona dove sono stati individuati i corpi senza vita. L’intervento in corso è coordinato dal Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne di Chamonix-Mont-Blanc, al quale partecipano anche gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza di cui faceva parte la seconda vittima, Alessandro Lombardini, fratello 28enne di Luca e finanziere a Bardonecchia. La terza vittima è la 27enne Elisa Berton di Bruino, fidanzata di Luca.
STAMATTINA LA RIPRESA DELLE RICERCHE
Questa mattina erano riprese le ricerche dei tre alpinisti dispersi dallo scorso martedì sul versante francese del Monte Bianco. Le speranze però si sono definitivamente spente dopo l’individuazione del primo cadavere, quello del 31enne Luca Lombardini, già recuperato nel primo pomeriggio. Per le operazioni di ricerca era stato utilizzato anche un apparecchio in grado di rintracciare i cellulari, anche senza campo, grazie ad una tecnologia che crea una sorta di cella artificiale. Le tre vittime, in merito alle quali sono in corso le operazioni di recupero, erano salite sugli impianti di Grands Montets lo scorso martedì poco dopo l’alba. I tre corpi sono stati trovati nell’area di ricerca, la Petite Aiguille Verte a 3512 metri di altezza, vetta che avrebbe dovuto consentire il rientro a casa dei tre alpinisti torinesi.