La Sinistra all’attacco di Matteo Salvini, il motivo? Il ripristino di padre e madre sul modulo della carta di identità al posto di Genitore 1 e Genitore 2. Vi abbiamo riportato nelle ultime ore le prese di posizione politiche ma non solo, con il Partito Democratico all’attacco. Dopo Monica Cirinnà, è giunto il commento di Simona Malpezzi: “Caro #Salvini, cambia pure quanto vuoi le carte di identità ma non puoi cambiare le famiglie: quei bambini esistono, quei genitori ci sono. E mentre i ministri passano (tu speriamo presto), loro continueranno ad esistere. Nonostante te. #famiglie #FamiglieArcobaleno”. Forza Italia e gli alleati di Centrodestra condividono invece la scelta, queste le parole di Alessandra Mussolini: “Attendiamo che i “moderati” e i conservatori all’opposizione critichino anche questo”. Segnaliamo, infine, il tweet di Maurizio Gasparri: “Padre e madre, realtà delle natura, aberrazione genitore 1 e 2, ma quali due madri!!!! o due padri!!! Follie da spazzare via”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
GAY CENTER CHIEDE INTERVENTO PREMIER CONTE
E’ intervenuto anche il Gay Center sulla questione “Genitore 1 e 2”, dicitura che il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha cancellato per il ripristino di “padre” e “madre”. Una decisione che lo stesso Salvini ha affermato essere non certo burocratica, ma un’affermazione ideologica di quello che è stato da lui definito come il diritto della famiglia naturale. Le “famiglie arcobaleno” sono insorte e il Gay Center, che da anni si occupa dei diritti delle persone omosessuali, ha chiesto l’intervento del Premier Conte sulla questione, per evitare che lo Stato faccia discriminazioni: con le unioni civili regolarizzate, il Gay Center sottolinea come la vecchia dicitura sia discriminatoria, ma nel Governo i sostenitori della cosiddetta famiglia tradizionale hann voluto immediatamente mettere mano al provvedimento, con la polemica che sembra tutt’altro che destinata a spegnersi. (agg. di Fabio Belli)
INSORGONO LE FAMIGLIE ARCOBALENO
Se la controreplica del diretto interessato non si è fatta attendere, dicendosi orgoglio di essere definito “un troglodita”, dopo gli attacchi di parte del mondo progressista e degli schieramenti politici di centro-sinistra, nelle ultime ore si registrano anche gli interventi dell’associazione delle Famiglie Arcobaleno contro la decisione di Matteo Salvini di togliere dai moduli scaricabili dal sito del Ministero degli Interni per fare la richiesta della carta di identità, la dicitura “Genitore 1 e 2” a favore di quella più tradizionale di “padre e madre”. Qualcuno a dire la verità nelle ultime ore ha malignato sottolineando che quella del leader del Carroccio sarebbe in realtà una precisa strategia volta a (ri)ottenere il consenso del mondo ecclesiastico e cattolico, soprattutto dopo gli scontri delle ultime settimane sullo spinoso tema dei migranti. Ben lontana dalle sensibilità della Chiesa è invece l’associazione delle Famiglie Arcobaleno che, attraverso un intervento di Giuseppina La Delfa, sua fondatrice, sulle colonne online dell’Huffington Post, ha scritto direttamente a Salvini, chiedendogli come mai non si impegni “con la stessa forza nella difesa di tutte le famiglie e non soltanto di quelle cosiddette tradizionali”. Nel lungo articolo, La Delfa sostiene che il Ministro faccia passare quotidianamente messaggi omofobi, lanciando menzogne solamente per spaventare il proprio elettorato. E poi l’affondo: “A noi invece le parole padre e madre piacciono tanto, anzi abbiamo dovuto battagliare per farci riconoscere come mamme e papà dei nostri figli”, aggiungendo poi che negli ultimi anni oramai le famiglie sono cambiate e che di fronte a una realtà in continuo divenire “Salvini ha perso il senso dell’umano, ha dimenticato gli studi classici che ha fatto”, concludendo che è triste avere un simile Ministro a tutela della giustizia. (agg. di R. G. Flore)
CIRINNA’ CONTRO SALVINI, “MINISTRO RETROGRADO E FASCISTOIDE”
La presa di posizione del ministro dell’Interno sui moduli per la richiesta della carta di identità elettronica, con l’addio alla doppia voce Genitore 1 e Genitore 2 e il ritorno di madre e padre, ha fatto infuriare i membri dell’opposizione. Tra i più agguerriti c’è Monica Cirinnà, celebre per il suo decreto sulle Famiglie Arcobaleno, che ha attaccato su Twitter: “Non sarà un @matteosalvinimi qualunque con il suo 17%, a togliere ai bimbi delle @FamArcobaleno le loro 2 mamme o 2 papà! Il ministro retrogrado e fascistoide ha solo aggravato la burocrazia. Ma stia “tranquillo” l’amore vince sempre #LoveWins”. Tweet al veleno della dem Anna Rita Leonardi: “Matteo Salvini, quello che ha avuto una moglie, due compagne (ufficiali) e due figli da due donne diverse, oggi ci fa lezione sulla sacralità della famiglia tradizionale discriminando omosessuali e coppie di fatto. Non fa una piega”. Infine segnaliamo l’analisi di Marco Furfaro: “Dopo il crocifisso nelle scuole, i porti chiusi, la legittima difesa, oggi un’altra importante e necessaria battaglia di Salvini per il benessere degli italiani: togliere “genitore” e inserire “padre” e “madre” per la richiesta della carta d’identità. Questi sì, che son problemi”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“IO TROGLODITA? ORGOGLIOSO”
La posizione di Matteo Salvini sembra essere molto chiara: basta con la dicitura genitore 1 e 2 sulla carta d’identità elettronica e al via il ritorno di madre e padre. “E’ certo che farò tutto quello che è possibile al ministro dell’Interno e che comunque è previsto dalla Costituzione. Utero in affitto e orrori simili assolutamente no”, ha aggiunto il vicepremier scatenando anche le dure reazioni della sinistra e non solo. Anche per questa ragione, la controreplica di Salvini non si è fatta certamente attendere ed ancora una volta ha usato proprio Twitter per ribadire: “Per la sinistra, difendere il concetto di MAMMA e PAPÀ significa essere “trogloditi”. Allora sono orgoglioso di essere un #troglodita!”. In realtà, come spiega Corriere.it, la polemica sembra essere superflua dal momento che sul sito del ministero ad oggi, al posto di genitore 1 e genitore 2 appare la molto più generica dicitura “genitori”. La polemica, però, sembra essere appena iniziata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“RITORNO AL QUOZIENTE FAMILIARE”
Mentre in mattinata si era diffuso un piccolo “giallo” a proposito dell’effettivo cambio della modulistica presente sul sito del Ministero dell’Interno della dicitura “genitore 1 e 2” e intanto alcune associazioni tra cui quella delle Famiglie Arcobaleno attacca il leader del Carroccio criticano la decisione, “lontana da quella che oramai è la realtà”, Matteo Salvini rilancia e dopo la disposizione sul cambio delle formule nei suddetti moduli per richiedere le carte di identità parla a tutto tondo del suo piano per le famiglie e delle politiche che il Governo dovrà intraprendere. Archiviata già la polemica che ha scatenato la suddetta decisione, il Ministro dell’Interno ha spiegato che l’obiettivo da qui a fine legislatura è quello di “reintrodurre il quoziente familiare, in modo da premiare la natalità e la scommessa sul suo futuro”. A detta di Salvini, infatti, quello sarebbe un primo passo a favore dei nuclei familiari assieme anche alla promozione di una nuova politica fiscale, “rendendoli sei soggetti fiscalmente riconosciuti”, mentre per il 2018 l’impegno dell’esecutivo di cui è vicepremier è quello di “ridurre le tasse a un bel po’ di gente”. (agg. di R. G. Flore)
MINISTRO CONTRARIO A GESTAZIONE PER ALTRI
L’annuncio di Matteo Salvini, che ha dato mandato di ripristinare le diciture “padre” e “madre” nei moduli per la richiesta della carta d’identità elettronica che vedevano invece le voci “genitore 1” e “genitore 2” è destinato a scatenare un acceso dibattito politico soprattutto nei confronti delle coppie omosessuali che in questo inizio di legislatura sono già finite nel mirino del ministro leghista per la Famiglia, Lorenzo Fontana. Nel corso dell’intervista concessa a La Bussola Quotidiana, il vicepremier si è anche espresso sulla mossa di alcuni Comuni italiani, come Napoli e Torino, che trascrivono all’anagrafe bambini nati all’estero con la gestazione per altri: “Ci stiamo lavorando – ha spiegato Salvini – ho chiesto un parere all’Avvocatura di Stato, ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria”. (agg. di Dario D’Angelo)
SALVINI, “VIA GENITORE 1 E 2”: SI TORNA A “PADRE” E “MADRE”
Sui moduli per la richiesta della carta d’identità elettronica, scompare la doppia voce “genitore 1” e “genitore 2”, con il ritorno all’antico “madre” e “padre”. La novità è stata voluta e annunciata dal ministro dell’interno, Matteo Salvini, intervistato dalla testata cattolica online “Nuova bussola quotidiana”. «Mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno – spiega nell’intervista il leader del carroccio – sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano “genitore 1” e “genitore 2”. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione “madre” e “padre”».
SALVINI SI BATTE DA TEMPO PER QUESTA MODIFICA
Salvini è da tempo che si batte per questa modifica, e già nel 2014, quattro anni fa, aveva espresso la sua contrarietà a riguardo. «La mia posizione è fermamente contraria – conferma il vice-presidente del consiglio – è un piccolo segnale ma farò tutto quello che è possibile e che è previsto dalla Costituzione. Difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna». L’edizione online de La Repubblica ha prontamente verificato il modulo suddetto, ed ora si trova la dicitura “genitori”: resta da capire se si tratti solo di una soluzione temporanea in attesa dei vecchi “madre” e “padre”.