Ha tentato di aggirare le regole per l’ammissione della figlia alla scuola materna e per questo una mamma no vax ha falsificato il certificato vaccinale per poi vantarsi su Facebook. La donna bresciana è stata per questo denunciata dalla scuola materna ma la polemica sembra non essersi ancora del tutto spenta. Ad aver chiesto massima chiarezza sull’accaduto, come spiega Il Giornale di Brescia nell’edizione online è stata Viviana Beccalossi, consigliere regionale del Gruppo Misto, che ha commentato: “Presenterò una interrogazione urgente all’assessore Giulio Gallera perché sia fatta la massima chiarezza sul caso […] Sono certa che chi dovrà indagare sul caso saprà fare piena luce, ma è necessario capire se si tratta di episodi isolati, a tutela della salute di tutti i bambini che non può essere preda di comportamenti irresponsabili”. La Beccalossi ha poi aggiunto che in caso di fake news “sarebbe la dimostrazione di quanto sia importante fare chiarezza sulla questione vaccini e che affidarsi all’autocertificazione da parte dei genitori, peraltro senza controlli, sia davvero una follia, oltre che un vero pericolo per i bambini, specie per quelli con problemi immunitari”. Quindi la consigliera ha attaccato il governo auspicando nella resa obbligatoria dei vaccini “che molte vite hanno salvato in Italia e nel mondo”, criticando al tempo stesso la proposta di “obbligo flessibile” giunta nei giorni scorsi dal ministro Grillo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“CONTINUAVA A TEMPOREGGIARE, POI…”
La denuncia è partita su Facebook dalla pagina “No alle pseudoscienze”: una mamma no vax si vanta pubblicamente sui social di aver ingannato per un anno i dirigenti della scuola materna a cui era iscritta la sua bambina presentando falsi certificati vaccinali. Ora che la vicenda ha fatto scalpore in tutta Italia, la scuola materna ha deciso di sporgere denuncia. «La vicenda risale allo scorso anno scolastico: c’erano 70 bambini iscritti e la figlia della signora era l’unica a non avere le certificazioni. La madre continuava a temporeggiare, sostenendo di aver fatto richiesta alla Asl per avere il documento», ha spiegato a Repubblica Alberto Erculiani, che presiede il consiglio di amministrazione della paritaria “Maria Bambina” di Esine. D’altra parte ha «la normativa non era chiara». Poi hanno «ricevuto moltissime segnalazioni da tutta Italia». Il caso intanto è arrivato anche in Regione Lombardia con la consigliera Viviana Beccalossi: «Presenterò un’interrogazione urgente all’assessore al Welfare Giulio Gallera perché sia fatta la massima chiarezza, è necessario capire se si tratta di episodi isolati». (agg. di Silvana Palazzo)
ESINE, MAMMA DENUNCIATA: POST POTREBBE COSTARLE CARO
La mamma no-vax che si vantava di aver falsificato i documenti per far ammettere la figlia a scuola, nonostante non avesse effettuato i vaccini obbligatori per legge, è stata denunciata. La madre era stata segnalata alla scuola, che inizialmente aveva ringraziato tutti e assicurato che avrebbe portato avanti le verifiche del caso. Ma a distanza di qualche giorno la dirigenza si è decisa a denunciare la mamma no-vax ai carabinieri sporgendo una querela. La conversazione su Facebook potrebbe costare caro alla donna. Anche se il dialogo che la pagina dell’asilo e il profilo della mamma sono stati cancellati, i messaggi sono stati salvati e condivisi dal gruppo “No alle pseudoscienze” che ha segnalato tutto alle autorità competenti. E commentato così su Facebook: «Vi piace fare i furbi? Bene, state pronti ad accettare le conseguenze del vostro genio». Ora spetterà a chi di dovere accertare se effettivamente il documento consegnato dalla mamma no-vax sia stato o meno falsificato. (agg. di Silvana Palazzo)
MAMMA NO VAX FALSIFICA DOCUMENTI VACCINI: DENUNCIATA
Quello dei vaccini continua ad essere un tema caldo in questo periodo. Il messaggio di una mamma no-vax alimenta ulteriormente le polemiche. La donna, residente ad Esine, in Val Camonica, si vantava – come riportato dalla pagina Facebook “No alle pseudoscienze” – di aver trovato un modo per aggirare i controlli dell’asilo frequentato dalla figlia. Aveva falsificato un documento relativo alle vaccinazioni. «Ti è rimasto un foglio mandato dall’Asl con le vaccinazioni che devi fare? Ecco, io ho fatto così: l’ho preso, scannerizzato, cambiato data e portato alla materna, fine. Mi sono fatta furba così». Questo il testo del post pubblicato dalla donna nella pagina ritrovo di alcune rappresentanti del fronte no-vax. Un invito alle altre mamme a seguire il suo fulgido esempio. Ma la conversazione non è passata inosservata. E infatti l’asilo ha subito comunicato di aver preso in mano la situazione avviando le verifiche del caso, per il bene dei bambini e delle loro famiglie. Dopo un periodo di calma apparente, la scuola paritaria “Maria Bambina” di Esine ha infine deciso di sporgere denuncia.
IL CASO ARRIVA ALLA REGIONE LOMBARDIA
«Ci siamo presi qualche giorno di tempo per decidere come procedere, chiudendo anche temporaneamente la pagina scolastica per non essere travolti dalle richieste di informazioni e dal dibattito tra pro e anti vax», Così Alberto Erculiani, presidente del consiglio di amministrazione dell’istituto, ha spiegato a Repubblica le ragioni dell’iniziale silenzio della scuola paritaria sulla vicenda. Ora però sono passati ai fatti. «Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri, perché ovviamente in questa vicenda noi siamo la parte lesa e vogliamo rimarcare con chiarezza la distanza delle nostre posizioni da quelle della signora. La nostra priorità è tutelare i bambini iscritti». La polemica però si è allargata a macchia d’olio, arrivano anche in Regione Lombardia. La consigliera Viviana Beccalossi ha annunciato un’interrogazione sulla questione per fare chiarezza sulla vicenda. «Se quanto riportato dalle notizie fosse vero, sarebbe la dimostrazione di quanto sia importante fare chiarezza sulla questione vaccini e che affidarsi all’autocertificazione da parte dei genitori, peraltro senza controlli, sia davvero una follia, oltre che un vero pericolo per i bambini, specie per quelli con problemi immunitari», ha dichiarato al Giorno.