Nextquotidiano.it commenta la querelle tra Marco Travaglio e Carlo Bonini, dopo la risposta che il giornalista del Fatto ha scritto sul suo quotidiano. Next ritiene infatti che la ricostruzione di Travaglio sia ingiusta nei confronti di Giuseppe D’Avanzo, che mai aveva cercato di farlo passare per uno a cui la mafia pagava le vacanze. Anzi, vengono riportati alcuni stralci di quanto scritto dal giornalista scomparso che difendono Travaglio da ogni accusa specifica. Anche se D’Avanzo non aveva certo risparmiato critiche al giornalismo del suo collega in occasione del caso Schifani. Difficile però pensare, rispetto al caso specifico nato con Bonini, che il tutto si possa archiviare così facilmente. Probabilmente su Repubblica o sul Fatto leggeremo un’altra puntata di questa vicenda. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
CARLO BONINI CONTRO TRAVAGLIO
Repubblica contro Marco Travaglio, è guerra tra quotidiani: ieri Carlo Bonini ha pubblicato sul portale di Rep un articolo intitolato “Il metodo Travaglio dieci anni dopo”, pochi minuti fa il direttore de Il Fatto Quotidiano ha replicato con lo stesso tono, “Il metodo Repubblica”. Bonini ha attaccato Travaglio per la sua “ossessione per Repubblica che non conosce requie” ed ha sottolineato che il giornalista avrebbe “mescolato titoli e storie sul caso troll”. Il titolo nasce dalla citazione di Giuseppe D’Avanzo, che in un articolo del 2008 parlò per primo di “metodo Travaglio”, ovvero “la manipolazione del discorso pubblico attraverso centinaia di profili fake Twitter e pagine Facebook”. E Bonini ha poi analizzato la sua gestione del caso troll: “Travaglio frulla il tutto e, ieri, fa dire a Repubblica quel che Repubblica non ha mai scritto (Putin dietro l’aggressione a Mattarella), mescolando titoli e ritagli di giornali diversi su due storie diverse, articoli su carta e notizie on-line. Una manipolazione necessaria al sabba di pernacchie che deve convincere che questo giornale ha prima pubblicato falsi, si è quindi «autosmentito» e, di fatto, partecipa a una campagna liberticida contro la Rete per ossequio codino a Mattarella. Nel merito — l’integrità del dibattito pubblico rispetto alle manipolazioni in Rete — non una parola”.
LA REPLICA DI TRAVAGLIO
E pochi minuti fa Marco Travaglio, come dicevamo, ha replicato per tono ed ha pubblicato su Il Fatto Quotidiano un articolo intitolato “Il metodo Repubblica”. Dopo aver elogiato alcuni colleghi e in particolare L’Espresso, Travaglio ha affermato che “il guaio di Repubblica, oltre alla puzza di sacrestia (laica e “de sinistra”, ci mancherebbe) che vi si respira, sono molti capi e capetti totalmente impermeabili al senso dell’umorismo e dunque del ridicolo, che incedono col ditino alzato portando a spasso le loro teste come i sacerdoti il Santissimo, convinti che la ragione stia sempre da una parte (il partito o la corrente o il leader che in quel momento essi, o meglio i loro editori, hanno investito della sacra missione di governarci) e il torto sempre dall’altra (tutti quelli che si mettono di traverso sulla strada del loro partito, o corrente, o leader: i “fascisti”)”. E sottolinea: “Per loro le notizie non sono tutte uguali né si misurano dalla loro importanza. Ma dal loro colore, cioè dalla convenienza o sconvenienza per la Causa”.