Pare tornata definitivamente la calma a Cavazzo Carnico, il paesino di poco più di 1000 abitanti in provincia di Udine che questa mattina è stato epicentro del terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter che ha provocato apprensione in diverse zone del Friuli Venezia-Giulia. La macchina organizzativa dei soccorsi fortunatamente non è dovuta entrare in azione in assenza di danni a cose e/o persone, ma resta il fatto che tutti gli apparati hanno reagito con prontezza di spirito. A tal proposito, come riporta Il Gazzettino, il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, sulla base dei controlli effettuati nelle zone interessate dal movimento tellurico ha rassicurato tutti:”Il sisma di questa mattina non ha avuto conseguenze per le persone e nemmeno provocato danni e il sistema della Protezione civile regionale ha reagito con la prontezza e la professionalità che lo rendono un’eccellenza a livello nazionale”. (agg. di Dario D’Angelo)



DECINE DI CHIAMATE AI VIGILI DEL FUOCO

Cavazzo Carnico è stata svegliata questa mattina da una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter: nessun danno a cose e/o persone, ma nel Friuli Venezia-Giulia e in particolare nella provincia di Udine sono state decine, come riportato da Il Gazzettino, le telefonate giunte ai centralini delle forze dell’ordine e della Protezione civile regionale. Un allarme comunque misurato, contenuto, come dimostrato dal fatto che le persone neanche dopo il forte sisma hanno deciso di scendere in strada e abbandonare le loro case. In un primo momento si era temuto per i circa 120 bambini del campo scout Agesci ospitato in questi giorni nell’ex villaggio prefabbricato Aldo Braida, lo stesso che ospitò gli abitanti della frazione di Cesclans colpita dal terremoto del ’76: “Sono in una zona estremamente sicura. Siamo tranquilli”, ha assicurato il sindaco Gianni Borghi. E neanche i turisti si sono fatti scoraggiare dal terremoto raggiungendo come nulla fosse il lago di Cavazzo. (agg. di Dario D’Angelo)



IL SINDACO DI CAVAZZO:”NESSUN DANNO”

Prosegue lo sciame sismico in Friuli Venezia Giulia dopo il terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter che ha svegliato gli abitanti di Cavazzo Carnico (Udine) alle 5:30 di mattina. Dopo la scossa più violenta le apparecchiature della sala sismica di Roma dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) hanno registrato molte altre scosse, ma le ultime sembrano essere perlopiù di assestamento. Le ultime due, verificatesi alle 11:01 e alle 12:10, hanno raggiunto un’intensità rispettivamente di M 0.9 e M 0.6 sulla scala Richter, talmente deboli da non essere avvertite neanche dalla popolazione. Il sindaco di Cavazzo Carnico, paesino di 1000 anime, Gianni Borghi, come riporta Il Gazzettino, questa mattina aveva commentato:”Cavazzo si è svegliata con messaggi poco rassicuranti. Lo sciame sismico ha ingenerato un po’ di apprensione. Alcune persone sono scese in strada all’alba, ma non ci sono stati danni a cose o strutture né dissesti idrogeologici e ora la gente ha ripreso le sue attività”. (agg. di Dario D’Angelo)



I COMUNI COINVOLTI

Un’alba di paura quella vissuta dai cittadini residenti in provincia di Udine, e non solo. Il terremoto che si è verificato questa mattina alle ore 5:30, di 3.9 gradi della scala Richter, con l’aggiunta delle oltre 20 scosse sismiche nell’ora successiva, ha di fatto allertato la popolazione del posto, che ha effettuato decine di chiamate ai vari centralini. Non si segnalano danni a persone o a cose, fatto sta che la paura fra la gente, e anche fra gli amici a quattro zampe, è stata tantissima. Nel dettaglio sono 38 i comuni che sono stati interessati dalle scosse, come riportato dai colleghi del Messaggero Veneto. Ecco l’elenco completo: Cavazzo Carnico, Trasaghis, Bordano, Verzegnis, Amaro, Tolmezzo, Venzone, Osoppo, Val Resia, Gemona del Friuli, Vito d’Asio, Forgaria nel Friuli, Villa Santina, Lauco, Clauzetto, Artegna, Preone, Montenars, Enemonzo, Zuglio, Buja, Magnano in Riviera, Moggio Udinese. Infine, Arta Terme, Majano, Resiutta, Raveo, Castelnovo del Friuli, Ragogna, Pinzano al Tagliamento, Socchieve, Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra, Treppo Grande, San Daniele del Friuli, Travesio, Lusevera, Tarcento e Colloredo di Monte Albano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PIU’ DI 20 SCOSSE IN UN’ORA

Un terremoto di magnitudo 3.9 sulla scala Richter verificatosi alle ore 5:30 di questa mattina, come riportato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) a 5 km da Cavazzo Carnico, in provincia di Udine, ha acceso i radar dei sismologi sui movimenti tellurici che si stanno verificando nel friulano. Una scossa, come si evince anche dalla magnitudo, non secondaria ma che – come riportato dall’Ansa – non ha provocato particolare allarme tra la popolazione se è vero che non si sono registrati casi di persone scese in strada. L’attenzione in ogni caso resta alta: rimane il fatto che stamane sono state oltre venti le scosse registrate in Friuli Venezia Giulia e in particolare nella zona di Cavazzo Carnico (Udine) nell’arco di un’ora. Una situazione da monitorare con continuità. (agg. di Dario D’Angelo)

CONTINUA LO SCIAME SISMICO

Continua lo sciame sismico in Friuli Venezia Giulia, a circa 5 km da Cavazzo Carnico, nella Pedemontana della provincia di Udine. Le scosse, sono state sentite in tutta l’area circostante, causando spavento contenuto tra la cittadinanza. Numerose telefonate sono giunte ai centralini delle forze dell’ordine e della Protezione civile del Fvg in pochi minuti, anche se al momento non sono segnalati danni a cose persone. La zona, così come i paesi vicini, è tristemente nota per il sisma del 1976, che ha causato circa 1000 morti e la distruzione di interi paesi. Gli abitati di Osoppo, Gemona del Friuli, Venzone e, anche se in misura minore, lo stesso Cavazzo hanno subito danni ingenti, in seguito ai quali abitazioni ed edifici pubblici sono stati ricostruiti con le più moderne norme antisismiche. I tempi record con i quali tale ricostruzione è stata effettuata e le modalità con le quali i cittadini hanno reagito alla tragedia continuano a rappresentare un esempio nazionale anche a distanza di 42 anni. [Agg. di Dorigo Annalisa]

CIRCA 20 SCOSSE NELLE ULTIME ORE

Terremoto oggi a Udine, sabato 11 agosto 2018: sisma di magnitudo 3.9 a cinque chilometri da Cavazzo Carnico verso le ore 5.30 secondo Ingv con l’ipocentro localizzato a una profondità di tredici chilometri. Sia prima che dopo, l’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato altre due scosse: una alle 5.26 di magnitudo 2.6 con profondità nove chilometri, l’altra alle 5.54 con magnitudo 2.5 con profondità 14 chilometri. Al momento, secondo quanto riporta Repubblica, non sono stati registrati donne a persone o cose. Cavazzo Cornico la località più interessata, ma il sisma è stato avvertito anche in altre zone adiacenti, come Trasaghis, Bordano, Verzegnis, Amaro, Tolmezzo, Venzone e Osoppo. Più distanti, ma comunque interessate, altre località come Gemona del Friuli, Vito d’Asio e Forgaria nel Friuli.

UDINE, ULTIME NOTIZIE SUL TERREMOTO

Le tre scosse registrate sono state avvertite dai residenti, in particolare quella delle ore 5.30 di magnitudo 3.9. La situazione ha gettato nel panico numerosi abitanti, che hanno iniziato a contattare le forze dell’ordine e la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Nessun allarme eccessivo: nessuno è sceso in strada, evidenzia Repubblica. Massima attenzione nelle prossime ore, con circa venti scosse registrate nel giro di un’ora, di cui l’ultima segnalata da Ingv verso le 6.52. Anche recentemente un terremoto ha riguardato la zona: lo scorso 10 maggio 2018 è stata registrata una scossa di magnitudo 3.9, avvertita a Udine e nel Pordenonese. Come sembra in questo caso, non sono stati registrati danni a cose o persone, solo tanta paura in collina e nei paesi della Pedemontana.