E’ passato un anno esatto dalla morte del giovane di Scandicci, Niccolò Ciatti, ucciso in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, colpito da un calcio in pieno volto sferrato da uno sconosciuto. Niccolò aveva appena 22 anni quando è stato massacrato di botte da un gruppo di ceceni. Un fatto di cronaca che sconvolse l’intera comunità fiorentina e non solo, a partire dal capoluogo Toscano che oggi lo ricorda con grande commozione. A parlare, ad un anno da quell’uccisione è stata Ilaria Inverso, la fidanzata ventenne di Ciatti, che al Corriere.it ha rilasciato alcune dichiarazioni in vista del processo nel quale, come annunciato dal primo cittadino di Firenze, Nardella, anche la città si è costituita parte civile. “Dopo un anno stento a ricordare molti particolari. Era tutto talmente surreale che non riesco a mettere insieme i pezzi”, dice oggi la giovane Ilaria. La ragazza ripercorre quegli attimi in cui apprese, in piena notte, quanto era accaduto al fidanzato durante la sua permanenza in Spagna. La ventenne stava dormendo quando, in piena notte, guardando il cellulare, si accorse delle chiamate di un amico. “Me ne sono accorta alle 5. D’istinto mi ero svegliata e avevo guardato il telefono. L’ho richiamato e mi ha spiegato… Ho capito che era grave, che dovevo andare là”, racconta oggi.



OMICIDIO NICCOLÒ CIATTI: VERSO IL PROCESSO

Il processo per la morte di Niccolò Ciatti dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2019 in Spagna. A distanza di un anno da quell’omicidio terribile, dunque, la famiglia e gli amici del 22enne fiorentino non hanno ancora avuto giustizia. “Mi sono informata e so di non avere voce in capitolo, non posso essere ascoltata come testimone: non ero presente e io e Niccolò non eravamo sposati”, racconta la fidanzata Ilaria che, nonostante questo, seguirà ogni udienza del processo. La ragazza tuttavia non sembra essere affatto positiva sull’esito del procedimento tanto da dichiarare: “nel migliore dei casi il ragazzo che ha ucciso Niccolò starà in carcere 25 anni. Non sono niente”. Gli ultimi 12 mesi per lei sono stati molto duri: “sono cambiata molto. Quando hai 20 anni non immagini che possa accadere una cosa del genere”, confessa. A salvarla è stato il suo lavoro di educatrice in un asilo nido, “i bambini aiutano”. Oggi però Ilaria vive con un rimorso, quello di aver pubblicato sui social foto e video di momenti vissuti con Niccolò: “Ho sbagliato. In quel momento pensavo che potesse servire a qualcosa, che ci fosse bisogno di tenere alta l’attenzione; magari qualcuno più in alto di noi avrebbe potuto fare qualcosa”, spiega.

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