Il marchio americano di abbigliamento GAP, ha fatto tuonare i politici francesi con la sua nuova campagna: “Nulla autorizza né giustifica che venga messo il velo alle bambine”, si dice online. Sulla homepage di Twitter, il marchio ha proposto la campagna “Back to School”, facendo posare una bambina con il velo insieme ad un gruppo di coetanei. L’immagine era stata presentata in anteprima lo scorso 24 luglio e adesso, ha avuto diffusione anche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Attraverso i social network invece, la fotografia è stata diffusa in tutto il mondo, scatenando una serie di polemiche, specie in Francia. “Cominciare l’anno con il piede giusto consiste nel non metterne più uno da Gap”, ha scritto su Twitter Aurore Bergé, deputata di En Marche, il partito del presidente Macron. “Nulla autorizza né giustifica che venga messo il velo alle bambine: dov’è la loro libertà? Dov’è il loro libero arbitrio? Dov’è la loro scelta? Che sia un argomento commerciale mi disgusta”, E ha lanciato l’hashtag #BoycottGap.
La bambina con il velo, campagna per la scuola scatena la Francia
Della stessa idea di Aurore Bergé anche Lydia Guirous, dei Républicains (destra): “Ho denunciato a più riprese questo aumento di imposizione del velo alle bambine: è un maltrattamento che calpesta i nostri valori di uguaglianza, di libertà e di laicità”. Su Le Figaro invece, la saggista Céline Pina ha protestato contro una campagna che “fa il gioco degli islamisti” per vendere. “(La bambina con il velo) non sembra molto allegra. Coperta dal velo, non dà la sensazione di essere a proprio agio e sicura come gli altri bambini. Rimane da parte, ma non è un modo per celebrare un’individualità particolarmente forte, un evidente carisma: è piuttosto l’opposto. È appartata perché indossa un segno distintivo. È difficile capire, vedendo l’immagine pubblicitaria, quali possano essere la nazionalità, la religione o la cultura di origine di ognuno dei bambini. La foto è fatta per adattarsi al contesto di diversi Paesi. Solo lei è segnata. Lei è musulmana. È definita e riassunta dall’appartenenza religiosa che il suo velo grida”. A tal proposito, è arrivata anche la replica dell’azienda: “Gap Kids incoraggia i bambini a tornare a scuola celebrando le diversità”.