Affitti in nero, venditori abusivi e lavoratori senza regolare contratto: è questo il risultato dei controlli a tappeto eseguiti dall’inizio dell’estate 2018 dalle Fiamme Gialle e che ad oggi hanno restituito numeri davvero sconfortanti. Si parla infatti di irregolarità sugli affitti delle case vacanza riscontrate in almeno il 50% dei controlli; 16 milioni di euro non dichiarati presso i valichi di frontiera, porti ed aeroporti ma anche oltre duemila lavoratori senza contratto o pagati in nero. Fino ad oggi sono state condotte dalla Gdf 500 attività di polizia economico-finanziaria ogni giorno (il doppio rispetto alla precedente estate), per un numero di 20 all’ora a tutela dei cittadini e delle imprese sane che proprio nel periodo estivo speravano di poter avere un maggior margine di guadagno ma che invece si ritrovano, ancora una volta, a dover soffrire a causa delle irregolarità evidenziate. E così sono stati numerosi anche i casi di B&B individuati a Taormina (Messina) ma del tutto sconosciuti al fisco al punto da essere denominati i “ghost hotel” che affittavano in nero omettendo così di dichiarare redditi per oltre 130 mila euro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DENUNCE E SEQUESTRI

La metà delle case vacanza sono affittate in modo irregolare: è questo il risultato di una serie di controlli eseguiti dalla Guardia di finanza su proprietari di seconde e terze case nelle maggiori località balneari, di montagna e città d’arte. Puglia, Toscana e Lazio sono le Regioni in cui sono state evidenziate le maggiori irregolarità in riferimento al periodo estivo. I controlli hanno così confermato una tendenza ormai in voga in estate alla quale si va ad associare la presenza di migliaia di lavoratori irregolari e che ha portato alla denuncia di ben 51 datori di lavoro senza scrupoli. Dei 2.080 lavoratori a nero scoperti, una buona percentuale (ben 509) sono stranieri e 22 minori. Ad accomunarli la mancanza di un contratto o il pagamento in nero. Come riporta Il Giornale di Brescia, sono state individuate anche guide turistiche e venditori di acqua dalla dubbia provenienza, conservata in bottiglie senza sigillo e che operavano a Roma. Tra i vari sequestri anche le classiche aste per selfie, ombrellini, braccialetti e souvenir vari. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



STRETTA SULLE CASE VACANZE IRREGOLARI

I controlli della Guardia di Finanza effettuati su località balneari, di montagna e città d’arte cominciano a dare i loro frutti con una stretta riguardante l’affitto sulle case vacanze oltre che sui venditori non autorizzati. Al momento, sul 895 controlli effettuati sulle abitazioni per le vacanze, ben 539 sono risultate irregolari e di queste 450 sono state affittate in nero. Numeri che risultano evidenti soprattutto in Lazio, Puglia e Toscana. Il comandante generale della Gdf Giorgio Toschi spiega il risultato ottenuto: “L’estate rappresenta per i cittadini un periodo di riposo e svago e, per molte imprese, anche un momento per fare ossigeno alle proprie entrate”. Ecco perché la Gdf ha potenziato i controlli: “vocazione sociale significa anche profondere maggiore impegno proprio in periodi come questo, per salvaguardare i principi di libera concorrenza e garantire alla collettività i massimi livelli di sicurezza economico-finanziaria”



INDIVIDUATI CIRCA 2MILA VENDITORI ABUSIVI

Oltre alle verifiche sulle case vacanza, la Guardia di Finanza ha effettuato controlli a tappeto anche per quanto riguarda l’abusivismo commerciale, l’evasione fiscale, la contraffazione, il lavoro nero e il caporalato. Sono quindi stati individuati 2.187 venditori abusivi: si tratta di soggetti, di cui 509 stranieri e 22 minorenni, senza contratto, pagati in mero o che non hanno mai richiesto la licenza per l’inizio dell’attività. Per questo non possedevano il registratore di cassa e non hanno mai ufficializzato la loro posizione davanti al Fisco. Dalle verifiche relative all’estate 2018 sono emersi dati particolarmente allarmanti anche in merito al numero dei prodotti contraffatti: ad oggi ne sono stati sequestrati 9 milioni e mezzo con una media di 210mila al giorno. A tal proposito, sono stati anche scoperti delle vere e proprie fabbriche o depositi clandestini di prodotti contraffatti.