Situazione drammatica a Genova per il crollo del Ponte Morandi che ha causato decine di vittime e numerosi feriti. Un avvenimento shock che fa scattare un campanello d’allarme ad Agrigento, dove si ricorda un caso eclatante risalente al 10 aprile 2015, quando una frana aveva letteralmente tranciato un pilone del viadotto Himera in direzione Palermo. In quella circostanza solo un miracolo aveva sventato il dramma, ma come ha sottolineato nella sua inchiesta per il giornale.it il giornalista Mauro Indelicato, la Sicilia aspetta delle risposte dalle istituzioni, non vuole restare inchiodata al passato e lamenta i lunghissimi tempi di percorrenza necessari per spostarsi da una città all’altra. Criticità note alla Sicilia, così come a Genova, oggi con conseguenze decisamente più tragiche. Anche la città dei templi dunque ha il suo viadotto Morandi, lo stesso nome del ponte crollato questa mattina nel capoluogo ligure. Opera risalente agli anni sessanta, oggi è una struttura quasi in disuso per gravi malfunzionamenti. Spesso al centro delle polemiche, gli agrigentini evidenziano le numerose segnalazioni del passato.
Ponte Akragas, dal 2017 il tratto più lungo è stato chiuso
Tanti lavori di manutenzione anche per il Ponte Akragas, proprio come quelli a cui era sottoposto il Ponte Morandi a Genova. I siciliani tremano per le preoccupanti analogie delle due strutture, anche se oggi il viadotto agrigentino è in gran parte chiuso per gravi problemi strutturali. Nel marzo del 2017 è arrivata la chiusura del tratto più lungo, ovvero quello che parte dalla centrale via Dante e arriva fino a Villaseta. L’opinione pubblica dunque storce il naso per le modalità di costruzione del ponte genovese e di quello agrigentino. Di recente si è ipotizzata una riapertura del ponte Akragas nel 2021, con un costo complessivo di trenta milioni di euro. Genova e Agrigento accomunate dalle polemiche per la progettazione dei due viadotti. E’ evidente che qualcosa non sia andato per il verso giusto. E nel capoluogo ligure, purtroppo, si piangono le vittime del tragico crollo…