Ennesima tragedia ad alta quota in questa lunga estate di morti ai quali si è aggiunto oggi, nel giorno di Ferragosto, anche il nome di Andrea Arici, 34enne di Borno in provincia di Brescia, precipitato dalla vetta di Pizzo Coca. A darne notizia è Corriere.it nell’edizione di Bergamo che ha ricostruito quanto accaduto nel medesimo luogo dove appena due settimane prima la vittima si era filmata, armata di telecamera e tela da speed-flying. La discesa sarebbe dovuta durare al massimo 4 minuti tra crinali e laghetti prima dell’atterraggio su un prato nei pressi di Valbondione ma questa mattina qualcosa non sarebbe andato secondo i piani. Secondo le prime notizie, subito dopo il lancio dalla cima il parapendio non si sarebbe aperto e l’uomo sarebbe precipitato nel vuoto compiendo un volo di 400 metri sotto lo sguardo sconvolto dell’amico che era con lui, il quale non ha potuto fare altro che assistere impotente alla sciagura. Sarebbe stato proprio il compagno di avventura ad allertare i soccorsi giunti sul posto dell’incidente mortale.
INCIDENTE DALLA VETTA DEL COCA: MUORE ANDREA ARICI
Il tragico incidente costato la vita al 34enne Andrea Arici sarebbe avvenuto sul versante est, verso la Valmorta poco prima delle 11 di questa mattina. Dai primi accertamenti compiuti dagli uomini della compagnia di Clusone, quando l’uomo è saltato nel vuoto dall’orlo del crinale la tela da speed-flying non si sarebbe aperta e per questo sarebbe precipitato nel vuoto. Nonostante l’arrivo dei soccorsi allertati dall’amico che ha assistito alla scena, per Arici non c’era più nulla da fare. Il recupero della salma da parte di un elisoccorso del 118 di Bergamo è avvenuto solo nel primo pomeriggio ed ha visto impegnato anche gli uomini del Soccorso alpino che hanno dato assistenza all’amico sotto choc ed ai parenti della vittima. Grande dolore per la comunità di Borno, a nome della quale ha parlato il primo cittadino dichiarando: “Andrea era un esperto, era sempre stato un grande sportivo e un amante del parapendio”. Nelle prossime ore sarà resa nota la data dei funerali dopo il nulla osta alla sepoltura da parte della procura che non ha richiesto ulteriori accertamenti.