Ha trovato un porto in cui attraccare, la nave Aquarius della Ong SOS Mediterranée e Medici senza frontiere, ma la situazione attorno alle imbarcazioni che soccorrono migranti al largo della Libia, si sta facendo sempre più complicata. Come ricorda l’edizione online del quotidiano Il Giornale, ad agosto gli sbarchi in Italia si sono praticamente azzerati, complice la nuova politica del Bel Paese nei confronti dell’accoglienza, nonché le responsabilità della Libia, obbligata a riportare nel proprio paese eventuali barche intercettate al largo. L’Aquarius alla fine è sbarcata a Malta con il suo carico di 141 migranti, con Francia, Germania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo, che hanno dato la loro disponibilità ad accoglierne una parte.
L’ULTIMO VIAGGIO DELL’AQUARIUS?
Ma quello dell’Aquarius potrebbe essere stato l’ultimo viaggio. Giblterra ha infatti sospeso la registrazione della stessa nave, visto che la sua destinazione era quella di mezzo per la ricerca, e non per il salvataggio. Dal 20 agosto non potrà più battere quella bandiera, divenendo di fatto tedesca, l’azienda che l’ha prodotta. In mare vi è un altro barcone con a bordo circa 150 persone partito sempre dalla Libia, ma stando a quanto circolante, avrebbe rifiutato il soccorso delle navi umanitarie presenti, per evitare di vedersi rifiutare l’approdo in Europa.