I tecnici del Comune di Firenze sanno bene da mesi di dover procedere ad una importante opera di manutenzione dei giunti ma è chiaro che il disastro di Genova ha accelerato e non poco l’opera di osservazione e manutenzione del San Niccolò e del Vespucci. In particolare per quest’ultimo, l’ultima prova dinamica del 12 luglio scorso «ha convinto il Comune a realizzare velocemente interventi strutturali per il consolidamento delle fondazioni al ponte», riportano i colleghi de La Nazione. La Toscana tra l’altro, oltre al timore per i propri ponti progettati dal Morandi, paga un conto salato nelle stesse vittime del disastro genovese: «La tragedia di Genova ha colpito duramente anche la Toscana. Tra le vittime identificate ci sono almeno quattro giovani che vivevano o lavoravano nella regione», ha spiegato ieri il Governatore Enrico Rossi. Alberto Fanfani, 32 anni di Firenze, medico, e la sua fidanzata Marta Danisi, 29 anni, infermiera, più la coppia di Arezzo, Stella Boccia, 24 anni di Civitella, e il dominicano Carlos Jesus Trujillo, 27 anni che abitava a Capolona: sono loro le 4 vittime residenti in Toscana che hanno trovato la morte in quel dannato ponte Morandi sul viadotto Polcevera. (agg. di Niccolò Magnani)  Qui un altro ponte Morandi, quello di Agrigento



ELENCO DEI LAVORI PROGRAMMATI

Dopo il crollo del viadotto Morandi di Genova, è allarme per quanto riguarda i molteplici ponti progettati dal noto ingegnere, morto una trentina di anni fa. La psicosi è forse in parte giustificata, anche perché le opere architettoniche progettate dallo stesso Morandi sono svariate e soprattutto datate. Come vi abbiamo già spiegato, a Firenze vi sono due ponti Morandi a monte e a volle di Ponte Vecchio, che necessitano di opere di manutenzione. Del Vespucci ve ne abbiamo già parlato più in basso, mentre per quanto riguarda il San Niccolò, quello che collega il viale che da piazzale Michelangelo porta alla circonvallazione che delimita tutto il centro storico, ci saranno da fare delle opere sui giunti, in parte logorati. Questo secondo ponte è fondamentale per il traffico della città fiorentina, proprio per via della posizione strategica in cui sorge. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PROGRAMMATI INTERVENTI DI MANUTENZIONE

A Firenze ci sono due “ponti Morandi” che sono sorvegliati da tempo e su cui si è riaccesa l’attenzione dopo quanto accaduto a Genova due giorni fa. Come spiega l’edizione fiorentina di Repubblica, il Ponte Vespucci, che si trova tra l’altro vicino a sedi diplomatiche, caserme e hotel di lusso, nei pressi di quartieri molto abitati, nel 2016 è stato sottoposto a delle prove di carico con mezzi pesanti. L’esito ha portato al divieti di transito per mezzi con carico superiore a 20 tonnellate.  Inoltre, proprio il mese scorso è stata eseguita una prova dinamica che ha portato alle decisione, da parte del Comune, di avviare al più presto dei lavori per consolidare le fondazione del ponte, che, ricordiamo, attraversa l’Arno. Anche l’altro “ponte Morando” di Firenze, il San Niccolò, dovrà essere sottoposto a manutenzione per quel che riguarda i giunti. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



DUE PONTI MORANDI A FIRENZE

Sono moltissimi i ponti che negli anni sono stati progettati dall’ingegnere Riccardo Morandi, nato nel 1902 e morto nel 1989. Colui che ha firmato purtroppo il tragico viadotto di Genova, crollato nella giornata di mercoledì, ha disegnati molte altre opere architettoniche, fra cui due ponti siti in quel di Firenze, capoluogo della Toscana. Si tratta di due attraversamento dell’Arno, posizionati in pieno centro storico, vicino al noto Ponte Vecchio. Nel dettaglio, si tratta del Vespucci e del San Niccolò, uno a valle rispetto al “vecchio”, e uno invece a monte.

MONITORAGGIO COSTANTE

Come riferito dai colleghi de La Nazione, i tecnici del comune stanno tenendo sotto stretta osservazione ormai da tempo il ponte in questione. Il Vespucci, che sorge vicino a caserme, hotel di lusso, sedi diplomatiche, è monitorato in particolare dal 2015, quando è stata individuata un’erosione dell’alveo del fiume, all’altezza della «pila in sinistra idraulica sotto piazza Cestello con scalzamento dei pali di fondazione». Nel 2016 è stato stabilito il divieto di transito ai mezzi con carico superiore alle 20 tonnellate, mentre lo scorso 12 luglio sono stati progettati interventi per consolidare le fondazioni, che partiranno a settembre.