A 24 ore dal grande spavento per il terremoto di magnitudo 5.1 sulla scala Richter che ha avuto il suo epicentro a Montecilfone (Campobasso), ma è stato avvertito in tutto il Centro-Sud, è tempo di fare un primo bilancio. A stilarlo è stato Donato Toma, da poco eletto governatore del Molise, che in una nota ha dichiarato:”I disagi per la popolazione indubbiamente ci sono stati, ma la macchina dell’emergenza ha risposto in maniera egregia e sono state poste in essere tutte le misure necessarie a gestire il rischio sismico. Del resto, la situazione di emergenza si prepara in tempo di normalità. Siamo riusciti, nei primi cento giorni di governo regionale, a mettere in piedi una squadra che, al suo esordio, si e’ dimostrata all’altezza della situazione”. Il Presidente della Regione Molise ha spiegato che “proseguono le operazioni di valutazione dei danni al patrimonio abitativo pubblico e privato, come pure il monitoraggio del viadotto del Liscione, chiuso a scopo precauzionale” mentre “i sindaci dei comuni prossimi all’epicentro sono stati sollecitati a porre in atto le misure volte alla gestione del rischio sismico, con particolare riferimento alla necessaria assistenza alla popolazione, a procedere prontamente con le verifiche di agibilità e a provvedere all’attivazione dei Centri operativi comunali (Coc)”. Toma ha chiarito che “la Protezione civile regionale, attraverso la Colonna mobile, ha provveduto alla consegna di tende e brandine per fornire assistenza alla popolazione”. (agg. di Dario D’Angelo)



NUOVA SCOSSA M 2.6

Non smette di tremare la provincia di Campobasso dopo il violento sisma registrato ieri in serata e che ha destato enorme preoccupazione. L’ultimo degno di nota è stato segnalato dagli esperti della Sala Sismica INGV di Roma alle ore 19.55 nelle seguenti coordinate geografiche: 41.87 di latitudine e 14.84 di longitudine. Il terremoto è stato registrato ad una profondità di 22 km. L’area interessata resta esattamente quella di Montecilfone, già scosso dal sisma dello scorso 14 agosto e poi ancora ieri dalla nuova violenta scossa di M 5.1, alla quale ne sono seguite altre di intensità inferiore nel corso dell’intera giornata. L’ultima di poco fa ha avuto un’intensità di M 2.6 della scala Richter. I comuni rientranti nella cosiddetta zona rossa sono i seguenti: Montecilfone (CB); Palata (CB); Acquaviva Collecroce (CB); Tavenna (CB); Guglionesi (CB); Guardialfiera (CB) e Larino (CB). La scossa è stata localizzata esattamente a 49 km a Ovest di San Severo ed a 74 km a Nord Ovest di Foggia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NUOVE SCOSSE A MONTECILFONE

Dopo il grande spavento di ieri sera, con due scosse di magnitudo 5.1 e 4.5 sulla scala Richter nel giro di poche ore, Campobasso e il Montecilfone (comune più vicino all’epicentro) provano a tornare lentamente alla normalità. Lo sciame sismico a dirla tutta è in corso a partire da ieri sera, ma si può dire che nelle ultime ore abbia fatto registrare un calo sia a livello di intensità che di frequenza delle scosse. Come riportato dalla sala sismica di Roma dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), l’ultimo terremoto di entità rilevante registrato nelle zone colpite dai movimenti tellurici di ieri si è verificato alle ore 13:47 di oggi, riportando una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter. Ovviamente nulla di neanche lontanamente paragonabile rispetto alle scosse di ieri…(agg. di Dario D’Angelo) 



CHIUSO VIADOTTO LISCIONE

Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha scritto poco fa sui social che in seguito al terremoto avvenuto nella notte in Molise, «ho chiesto all’Ufficio scolastico regionale di attivare un apposito monitoraggio per accertare eventuali danni alle scuole o altre criticità connesse all’avvio del nuovo anno scolastico. Il MIUR è pronto a dare tutto il supporto necessario». Dalle scuole alle strade, l’Anas questa mattina ha fatto partire una serie di controlli dalle Marche fino all’Abruzzo, ovviamente Molise in primis: «stanotte è stato chiuso in via precauzionale un tratto della strada statale 647 ‘Fondo Valle del Biferno’ per consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura stradale da parte dei tecnici Anas». Nuovi accertamenti sono proseguiti questa mattina sull’intera tratta stradale, «dal km 47.600 al km 63.400. Il traffico è deviato sulla statale 87 ‘Sannitica’”. La S.S. 647 “Bifernina” è chiusa dal km 47+600 al km 63+400 entrambi i sensi di marcia. Percorsi alternativi sulla SS 652 e SS 87», riporta ancora l’Anas. In particolare, da segnalare la chiusura del ponte-viadotto Liscione: la stessa diga che qualche giorno fa aveva dato grattacapi alle autorità molisane dopo il terremoto del 15 agosto che aveva rischiato di mettere in pericolo l’intera zona. Da questa mattina alle 5, dunque, si è deciso per la chiusura dal bivio per Castelbottaccio-Lupara-Casacalenda fino a quello per Larino oltre la diga, direzione Termoli. 

TUTTI IN STRADA NELLA NOTTE

Una notte di passione quella vissuta da molti cittadini molisani. Due scosse importanti avvenute fra le 20:19 e le 22:22 in provincia di Campobasso, non hanno fatto dormire sonni tranquilli ai cittadini, con le persone della zona che si sono riversate in strada in massa, per trovare letti di fortuna, come ad esempio la propria automobile. Nel complesso ci sono state ben 27 scosse nel giro di un paio d’ore, uno sciame sismico importante che ha accentuato ancora di più la tensione e la paura. Non si registrano feriti, mentre alcune abitazioni hanno subito dei danni, anche se non di entità importante. Domato Toma, il presidente del Molise, ha confermato che «i molisani devono recuperare la tranquillità il prima possibile perché, nonostante lo spavento legittimo e la paura, per ora non si registrano che lievi danni e crepe e nessun ferito – si legge su Il Fatto Quotidiano – la protezione civile regionale sta coordinando tutto, è all’opera sull’intero territorio e pronta ad intervenire e a dare ogni conforto eventuale». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SCOSSA ALL’ALBA NELLE MARCHE

Continua a tremare la nostra penisola ed in particolare il centro Italia, zona tipicamente a rischio terremoti. Dopo il doppio sisma verificatosi negli scorsi due giorni in Molise, questa mattina è toccato alle Marche. Come riferito dall’Ingv, all’alba di oggi un terremoto di magnitudo 2.6 sulla scala Richter ha interessato la zona vicino alla costa Anconetana, precisamente alle ore 6:12 ad una profondità di 8 chilometri. L’epicentro del terremoto si è registrato in mare, al largo della costa, ma sebbene non di forte entità, il sisma è stato avvertito in maniera indistinta da gran parte della popolazione locale, che ha così vissuto un brusco risveglio. Non si segnalano comunque danni a persone o a cose. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LE PAROLE DELL’ESPERTO

Nuova scossa di terremoto verificatasi nella serata di ieri in Molise. Dopo che la terra ha tremato attorno alla mezzanotte di mercoledì, giovedì sera un altro sisma di magnitudo 5.1, che ha ovviamente scosso la popolazione locale. Stando a quanto sottolineato da Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si tratta di una serie di eventi con una frequenza maggiore rispetto al periodo compreso fra il 1990 e il 2009, e per ritrovare una costanza di scosse come quella attuale, bisogna risalire al periodo 1904-1920. «E’ solo un’osservazione – le parole del numero 1 di Ingv – e non ci sono al momento elementi per trarre conclusioni e stabilire che una situazione simile a quella dell’inizio del ‘900 potrebbe ripetersi. Sicuramente serve una maggiore conoscenza dei terremoti». A inizio 900 si verificarono una serie di terremoti di vasta entità, come quello di Messina nel 1908, e quello di Marsica nel ’15. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PROSEGUONO LE SCOSSE

Dopo le due importanti scosse che in serata si sono fatte sentire in Molise e in gran parte del centro-sud, con magnitudo 5.1 nel primo caso e 4.5 nel secondo, prosegue lo sciame sismico con diverse scosse minori, che come spesso avviene seguono l’evento principale. Dopo le 23 in Molise si sono fatte registrare altre 11 scosse, tutte di magnitudo inferiore a 2.0. L’ultima, alle ore 00.40 di venerdì 17 agosto, di magnitudo 1.1 ha avuto epicentro a 3 chilometri a nord da Guardialfiera, in provincia di Campobasso. La più forte di questa serie è stata la scossa delle 23.50 di giovedì con epicentro a 4 chilometri a nordest da Guardialfiera, con una magnitudo registrata di 1.8. Gli abitanti della provincia di Campobasso sono in strada, organizzandosi per passare la notte in luoghi sicuri, sperando che lo sciame sismico non riservi altre potenti scosse. (agg. di Fabio Belli)

SCIAME IN CORSO

Si preannuncia una lunga notte di paura in Molise e in particolare in provincia di Campobasso, dove si è verificata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.5 sulla scala Richter dopo quella di M 5.1 avvertita tra Lazio, Abruzzo, Campania e Puglia alle ore 20:19. Il sisma in questione, secondo il report diramato dall’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è avvenuta alle ore 22:22 con epicentro localizzato nuovamente a 4 km SE da Montecilfone nel punto di coordinate geografiche corrispondenti a latitudine 41.88 e 14.88, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 9 km. Tra i comuni situati nel raggio di 10 km dall’origine del movimento tellurico, oltre a Montecilfone, troviamo Guglionesi, Palata, Larino e Tavenna, tutti in provincia di Campobasso. Per il momento non si hanno notizie di danni a persone e/o cose, ma le scosse si susseguono con frequenza (15 di magnitudo superiore a 2.0 dalla prima di M 5.1) dando vita di fatto ad uno sciame sismico che non può lasciare serena l’intera popolazione. (agg. di Dario D’Angelo)

SINDACO MONTECILFONE, “SCOSSA FORTISSIMA”

“Abbiamo sentito una scossa fortissima”: con queste parole il sindaco di Montecilfone, Franco Pallotta, commenta il violento terremoto di M 5.1 sulla scala Richter (magnitudo rivista lievemente al ribasso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dopo iniziale M 5.2) verificatosi alle ore 20:19 di oggi che ha visto il suo epicentro a 4 km di distanza dal comune in provincia di Campobasso. Il primo cittadino, come riportato da La Repubblica, non ha ancora un’idea precisa degli eventuali danni procurati dalla scossa: “Sto andando a fare un sopralluogo in tutto il paese per vedere che cosa è successo”. Il terremoto è stato avvertito anche da altri Comuni in provincia di Campobasso tra cui Guglionesi, Palata, Larino, Tavenna. Rispetto ai danni della scossa, La Repubblica parla di malori verificatisi a Campomarino, dove in tanti sono scesi in strada e dove villeggianti e abitanti dopo essersi riversati in strada sono stati radunati dalla Protezione Civile nella piazza principale. A Palata, invece, dopo una prima ricognizione si registra la presenza di crepe nei muri e danni interni alle abitazioni. (agg. di Dario D’Angelo)

SCOSSA AVVERTITA ANCHE A ROMA

E’ stata avvertita nitidamente anche a Roma la scossa di terremoto che ha fatto tremare il Molise. Anche sui social diverse segnalazioni con il terremoto che si è fatto sentire soprattutto nella zona di Roma Nord, tanto che le segnalazioni si sono moltiplicate fino alla provincia di Terni. Ovviamente, vista la distanza e la posizione, solo un po’ di tremore nelle case e qualche lampadario oscillante nella Capitale, ma ha sopreso sentire la scossa che l’altra sera, nonostante la magnitudo considerevole, non aveva prodotto alcuna segnalazione a Roma. Il terremoto del 14 agosto era stato di magnitudo 4.7, mentre al momento la magnitudo registrata è di 5.1 secondo l’INGV. Oltre a Roma, la scossa si è sentita nitidamente in Abruzzo e in buona parte della Costa Adriatica. (agg. di Fabio Belli)

TREMANO ANCHE NAPOLI E L’ABRUZZO

Nuova forte scossa di terremoto in Centro Italia, per la precisione in Molise con epicentro a Montecilfone (la stessa del già pesante sisma avvenuto nella notte del 14 agosto), avvenuta alle ore 20.19: secondo le prime stime avvenute da INGV, la magnitudo del forte terremoto è stato di grado 5.2. Giusto per fare un paragone, il gravissimo terremoto di Amatrice è stato di M 6.0 sulla scala Richter, perciò solo da questo dato possiamo capire come il livello delle vibrazioni e scosse avvertite in questi minuti sia assai ingente. I dati di INGV parlano chiaro: ipocentro a circa 9 km sotto il livello del terreno, epicentro invece identico a quello della scossa che solo due sere fa in Molise fece tremare il Centro sud dalla Puglia fino a Napoli (in quel caso il grado Richter fu M 4.7). I comuni interessati sono i seguenti: Montecilfone, Guglionesi, Palata, Larino, Tavenna, Guardialfiera, Acquaviva Collecroce, San Martino in Pensilis, San Giacomo degli Schiavoni, Montenero di Bisaccia, Portocannone, Usuri, Montorio nei Frenanti, Castelsanmauro, Mafalda, Petacciato, Casalcalenda, Montelongo, Termoli, Lupara, Rotello, Provvedenti, Montemitro, Bonefro e Morrone del Sannio.

CONTINUA A TREMARE IL CENTRO-SUD

È in corso uno sciame sismico molto simile a quello già visto due giorni fa e ripetuto poi per alcune ore successive: sono tante le segnalazioni giunte via social dalle Marche ma anche da tutte le regioni attigue, Abruzzo, Puglia, Campania e parte finale della Romagna. Al momento non sembrano esserci gravi conseguenze con crolli o feriti, ma è chiaro che le prime informazioni utili arriveranno da Protezione Civile, Vigili del Fuoco e autorità che stanno in questi minuti verificando le varie segnalazioni dei cittadini atterriti per la scossa sismica avvenuta poco dopo le ore 20. Le altre scosse giunte sempre in provincia di Campobasso sono di grado M 2.8 e M 3.0, con ipocentro a 10 km di profondità di media, un dato che aiuta a comprendere come sia più avvertibile la vibrazione del terreno rispetto ad ipocentro anche nel recente passato molisano assai più profondi. QUI TUTTI I DETTAGLI DELLA SCOSSA SISMICA DEL 14 AGOSTO 2018