Per Katie Stubblefield il peggio è passato, ma la ragazza dovrà purtroppo essere sottoposta ad altri interventi chirurgici. Il suo trapianto facciale ha fatto il giro del mondo, ma sono in pochi quelli che si saranno messi nei panni di una ragazza colpita a 18 anni da uno sparo sul volto. Nel corso di quattro lunghi anni è stata costretta a numerosi interventi ma non si è mai abbattuta e la ragazza è tornata a sperare di avere uan vita normale. Ora saranno purtroppo necessari dei ritocchi, ma i dolori maggiori sono stati già affrontati con grande forza e determinazione. Si cercherà di far migliorare alcune funzionalità di un viso che al momento è ancora contratto e non le permette di parlare agilmente. Dovrà assumere anche dei farmaci per tutta la vita, questo per limitare assolutamente la possibilità più pericolosa e cioè quella del rigetto. Un percorso lungo e difficoltoso ma che ha regalato una speranza nuova alla donna. (agg. di Matteo Fantozzi)



Il tragico momento del tentato suicidio

A soli 18 anni, Katie Stubblefield si era trovata a soffrire di depressione, e il tradimento del fidanzato dell’epoca abbinato alla perdita del lavoro dei genitori fu la miscela dirompente che la portò a rubare il fucile del fratello e a spararsi un colpo in faccia. Il racconto del fratello Robert è drammatico, dopo aver buttato già la porta del bagno scoprì che la sorella era ancora viva, ma giaceva in un lago di sangue e “praticamente non aveva più il viso”. Infatti il colpo di fucile aveva praticamente spazzato via il naso, parte della fronte e della mascella, oltre a danni importanti agli occhi ed alcune lesioni celebrali che l’hanno lasciata per mesi a lottare tra la vita e la morte. Il 4 maggio del 2017, dopo 22 interventi ricostruttivi, 3 anni di attesa per trovare un donatore compatibile e 31 ore di operazione, ha ricevuto un trapianto integrale di faccia alla Cleveland Clinic in Ohio, con i dettagli della vicenda che sono stati svelati solo ora, a più di un anno di distanza. (agg. di Fabio Belli)



La chance di una seconda vita

Tanti interventi nel corso degli ultimi quattro anni per riavere un volto. A diciotto anni Katie Stubblefield cercò di togliersi la vita sparandosi con un colpo di pistola sul volto. Un tentativo fallito che ha comunque provocato gravissime conseguenze sulla sua vita. La giovane, ovviamente, è rimasta sfigurata in seguito all’incidente e oggi, all’età di ventidue anni, è ufficialmente la più giovane paziente americana ad aver effettuato un trapianto facciale. Katie ha raccontato gli sviluppi delle sue ultime operazioni in una intervista al National Geographic, che le ha dedicato la copertina di settembre ed un interessante documentario online. Dopo l’accaduto la ragazza non riusciva nemmeno più a respirare, mangiare o masticare era diventato impossibile. Ma soprattutto era rimasta senza un volto. Grazie alla lunga serie di interventi di questi ultimi anni adesso Katie ha la possibilità di vivere una seconda vita.



Katie Stubblefield, trapianto del viso a 18 anni: l’intervista

“Ora ho questa possibilità di ripartire con una seconda vita – ha detto entusiasta ai microfoni delle tv – sono soltanto all’inizio di un nuovo capitolo”. Katie vuole mettere da parte un passato molto complicato, caratterizzato da gravi problemi adolescenziali, con il tradimento del fidanzatino dell’epoca che la fece crollare in un incubo. Poi tanti problemi gastrointestinali cronici, la perdita del lavoro dei genitori e infine lo sparo. “Non sapevo neppure cosa fosse un trapianto di faccia – ha raccontato Katie – e quando i miei genitori mi hanno spiegato tutto mi sono sentita entusiasta all’idea di poter avere ancora un volto”. I problemi non sono finiti per Katie, ma adesso può tornare a vivere una vita più normale. E’ questo il desiderio del dottor Gastman che l’ha operata: “Il mio primo desiderio è che Katie possa essere felice. Questo è un primo passo, ma spero che possa arrivare a un buon livello di normalità”.