Sulla morte di Kofi Annan si è espressa anche la Farnesina che ha voluto mandare un messaggio per ricordare un personaggio così importante nel panorama internazionale. Su Twitter possiamo leggere: “L’Italia esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’ex Segretario generale dell’Onu Kofi Annan. La sua visione dell’Onu, alla base del suo progetto di riforma, costituisce una pietra miliare per l’azione a salvaguardia della pace e della sicurezza in tutto il mondo. La testimonianza è arrivata anche dal Premio Nobel del 2001″, clicca qui per il tweet e per tutti i commenti dei follower. Proprio splendidi messaggi come questi ci mostrano la grandezza di un uomo come Kofi Annan che in vita ha fatto molto per il nostro mondo e che non si poteva lasciar cadere nel dimenticatoio in un giorno triste e doloroso come quello della sua morte. (agg. di Matteo Fantozzi)



IL MESSAGGIO DI LAURA BOLDRINI

Arrivano anche dall’Italia tantissimi messaggi per ricordare Kofi Annan che purtroppo è morto. Tra quelli che hanno voluto fare un ragionamento sull’ex Segretario generale dell’Onu c’è anche Laura Boldrini. Questa ha sottolineato su Twitter: “La diversità tra culture è qualcosa da valorizzare, non da temere. Addio all’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan uomo dai grandi ideali, costantemente impegnato per il dialogo tra i popoli e la pace nel mondo. Condoglianze alla sua famiglia“, clicca qui per il tweet e i commenti dei follower. L’uomo ha sicuramente lasciato un segno indelebile nella storia dell’umanità, riuscendo a dimostrare di avere valori sani e grande integrità morale. E’ molto importante vedere che i suoi messaggi siano arrivati anche nel nostro paese e che siano molti quelli che lo vogliono ricordare. (agg. di Matteo Fantozzi)



FULCI: “ERA UN UOMO ILLUMINATO”

La figura di Kofu Annan, riconducibile all’Italia per lo scontro tra Roma e il Palazzo di Vetro sulle operazione Onu in Somalia durante gli anni 90, viene ricordato con grande orgoglio dall’ambasciatore Francesco Paolo Fulci. In una intervista concessa a La Repubblica ha così commentato la sua figura: “Ho conosciuto molto bene Kofi Annan perché l’Italia, quando venne eletto Segretario generale, era nella persona del sottoscritto, alla presidenza del Consiglio di sicurezza”. Poi ha aggiunto: “Kofi Annan è la persona che maggiormente si è battuta per lo sviluppo e la pace. Lui ha esercitato al meglio le sue funzioni. Le critiche che ha ricevuto sono dovute soprattutto al fatto che sia stato portato in palmo di mano dagli americani”.



ANNAN, DUE VOLTE SEGRETARIO GENERALE ONU

Due volte segretario generale dell’ONU e primo africano, fino ad ora anche l’unico, ad avere ricoperto una carica così importante: la morte di Kofi Annan in Svizzera, avvenuta in una clinica di Berna quest’oggi al termine di una breve malattia, segna la scomparsa anche di un gigante che, a cavallo degli ultimi due secoli, si è impegnato in diverse missioni di pace e in una intensa attività diplomatica riconosciuta anche dal Premio Nobel ricevuto nel 2001, in solidale assieme all’intera Organizzazione delle Nazioni Unite. “Ha combattuto tutta la vita per un mondo che fosse più giusto e più pacifico” ha voluto ricordare la famiglia di Annan in un tweet, poco dopo l’annuncio del suo decesso, definendolo anche un “ardente campione di pace”. Nel messaggio, inoltre, si apprende che Kofi Annan ha passato gli ultimi giorni assieme alla moglie e i tre figli, che hanno peraltro chiesto ai media di rispettare il momento di dolore e la loro privacy, aggiungendo che presto verranno date altre informazioni sui prossimi funerali. (agg. di R. G. Flore)

IL SUO LEGAME CON LA SVIZZERA

Kofi Annan è morto in Svizzera e sembra che ci fosse un legame particolare con questo Paese. Il Presidente della Confederazione elvetica, Alain Berset, ha definito l’ex Segretario generale dell’Onu “un amico della Svizzera”. Come ricorda tio.ch, Annan fresco di nomina, nel 1997, fece una visita ufficiale in Svizzera ed espresse l’auspicio che il Paese potesse presto entrare nell’Onu. Il Consiglio federale elvetico ha ricordato l’ex numero uno dell’Onu parlando di “un grande statista e diplomatico”. “La Ginevra internazionale perde oggi uno dei suoi ferventi difensori”, sono ancora parole di Berset. In tutte sembra esserci un forte richiamo a un legame esistente tra la Svizzera e Kofi Annan, che evidentemente deve aver  scelto di porre la sede della sua fondazione proprio a Ginevra per una forte convinzione nel Paese elvetico.

KOFI ANNAN, FIGLIO DEL GHANA

Una grande perdita per la democrazia di tutto il mondo: si può definire così la scomparsa di Kofi Annan, l’ex Segretario delle Nazioni Unite e Premio Nobel per la Pace morto oggi dopo una breve malattia all’età di 80 anni. Come riportato da La Repubblica, fino a pochi mesi fa il politico aveva continuato ad impegnarsi per lo sviluppo delle aree più disagiate del Pianeta, in particolare per l’Africa, come ha avuto di sottolineare la stessa famiglia, definendolo un “figlio del Ghana”. In uno dei suoi ultimi articoli, pubblicato sul sito della Fondazione Annan il 3 giugno scorso, scrisse:”Questo mese non vedo l’ora di godermi la Coppa del Mondo. Il gioioso senso di anticipazione mi ha ricordato un mio vecchio articolo del 2006 e penso che il suo messaggio valga tanto oggi quanto 12 anni fa. Se solo potessimo essere entusiasti di comportarci bene come una famiglia umana unita come facciamo con la Coppa del Mondo, si potrebbe guadagnare molto. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, i successori degli MDG (obiettivi di sviluppo del millennio, Millennium Development Goals, ndr), forniscono solidi parametri di riferimento per misurare il modo in cui noi, come popolo, facciamo questo sforzo. Potessimo essere ambiziosi per loro come lo siamo per la Coppa del Mondo”. (agg. di Dario D’Angelo)

LA BATTAGLIA PER I DIRITTI DELLE DONNE

Tra le molteplici battaglie che Kofi Annan ha sostenuto durante la sua vita e in particolare nell’arco del mandato come segretario delle Nazioni Unite, sicuramente c’è quella legata alla condizione delle donne. Un impegno che per il premio Nobel per la pace morto oggi è significato anche l’ottenimento di risultati concreti, segnando discontinuità con una politica precedente non troppo attenta alla situazione femminile. In un discorso tenuto a New York nel 2005, Kofi Annan ha riassunto così lo stato dell’arte della questione femminile: “In questo decennio, abbiamo visto progressi tangibili su molti fronti. L’aspettativa di vita e i tassi di fertilità sono migliorati. Più bambine vengono iscritte nell’istruzione primaria. Più donne guadagnano un reddito rispetto a mai prima d’ora. Abbiamo visto anche emergere nuove sfide: pensate alla tratta di donne e di bambini –una pratica odiosa ma sempre più comune. O alla terrificante crescita dell’HIV/AIDS tra le donne – specialmente giovani. Tuttavia, mentre riconsideriamo l’ultimo decennio, una cosa emerge fra tutte: abbiamo appreso che le sfide che le donne devono affrontare non sono problemi senza soluzione“. E ancora, tra gli applausi, “oso dire che nessuna altra politica [se non quella a sostegno delle donne ndr] è più importante nel prevenire i conflitti, o nell’ottenere la riconciliazione dopo la fine di un conflitto. Ma qualunque siano i reali benefici dell’investire sulle donne, il fatto più importante resta che le donne stesse hanno il diritto di vivere dignitosamente, libere dal bisogno e dalla paura”. (Agg. Vittorio Crippa)

È MORTO KOFI ANNAN

Kofi Annan è morto. La notizia è arrivata pochi minuti fa. La famiglia ha dato l’annuncio con un lungo post su Twitter, attraverso l’account ufficiale dell’ex Segretario generale dell’Onu. Si legge quindi che l’uomo è deceduto dopo una breve malattia, con al fianco i suoi familiari. I quali chiedono anche che venga rispettata la loro privacy. Notizie su funerali ed eventi in memoria dell’uomo saranno diffuse più avanti, probabilmente sempre attraverso i canali informativi della Fondazione Kofi Annan. La sede della Fondazione si trova a Ginevra ed è quindi probabile che il decesso sia avvenuto in Svizzera, anche se non ci sono indicazioni specifiche, salvo wikipedia che indica in Berna la città della morte dell’ex numero uno delle Nazioni Unite. Nato in Ghana nel 1938, Kofi Annan aveva quindi compiuto da poco 80 anni.

LA CARRIERA E IL NOBEL PER LA PACE

Il giovane Kofi Annan, dopo aver studiato negli Stati Uniti e in Svizzera, era riuscito a entrare nell’Organizzazione mondiale della sanità nel 1962. Alla fine degli anni Settanta ha iniziato a lavorare direttamente per le Nazioni unite, dove negli anni Novanta divenne “Undersecretary-General”. Nel 1996 il gande salto con la nomina a Segretario generale, primo di colore nella storia dell’organizzazione sovranazionale. Restò in carico fino al 2006. Nel 2012 fu nominato inviato speciale in Siria, ma lasciò l’incarico dopo pochi mesi avendo constatato che l’Onu era molto divisa sul tema. Si è sempre impegnato per la pace e per l’Africa, tanto che oltre a presiedere la sua fondazione era a capo di The Elders, l’organizzazione creata da Nelson Mandela. Nel 2001 aveva ricevuto il Premio Nobel per la pace.