Il 18 agosto è importante per la cristianità dato che è il giorno in cui si ricorda Santa Elena Imperatrice, figura che non solo viene rammentata come madre di un imperatore che è stato fondamentale per la diffusione della religione cristiana, come Costantino, ma anche e soprattutto per il suo legame con la fede e il suo amore per chi credeva in essa. Come per tutte le figure storiche di un certo rilievo, sulle esperienze di vita di questa santa vi sono una serie di contraddizioni. Alcuni considerano che sia nata a Roma, altri invece in Turchia. Non si è a conoscenza se Elena seguì dei percorsi di studi, di sicuro era di umili origini e collaborava con la sua famiglia. I primi elementi documentali sono in concomitanza dell’incontro con il tribuno Costanzo in Turchia. Colto dalla bellezza della Santa, se ne innamorò. Anche in questo gli elementi sono contrastanti, dato che alcuni sostengono che tra i due vi sia stata una relazione fugace, per altri invece sia scattato un’amore passionale e che Costanzo l’abbia presa per concubina. Infine vi è una corrente di storici i quali ribadiscono che i due amanti si siano comunque sposati.
Nell’anno 272 Elena partorì il figlio Costantino. La sua storia è stata incentrata non solo per l’amore nei confronti del futuro imperatore, ma anche per la fede Cristina, anche se sugli eventi della sua conversione vi sono una serie di indecisioni. In ogni caso, Costanzo la ripudiò data l’estrazione sociale meno elevata nel momento in cui venne scelto dall’imperatore Traiano a far parte della Tetrarchia. Così sant’Elena si dedicò al figlio. Nel momento in cui Costantino salì al potere, portò con se anche la madre, riabilitando il suo nome. Elena nel 306 d.c divenne cristiana. Grazie alla sua posizione e alla possibilità di attingere alle casse dell’impero si dedicò alla religione aiutando i bisognosi e arricchendo in bellezza e fervore religioso i luoghi sacri dell’impero. Dopo il concilio di Nicea, contribuì insieme all’imperatore Costantino al programma di ricostruire i sacri templi dell’unico vero Dio in Terra Santa. Elena si recò in Palestina e a Gerusalemme, dove si impegnò non solo durante il viaggio ad aiutare coloro che ne avevano bisogno, ma anche e soprattutto a ripristinare i luoghi di culto, come sul monte del Calvario. In questo luogo, grazie al suo intervento, venne scoperto il Santo Sepolcro e la vera Croce di Gesù. Fu la fautrice della costruzione della Basilica del Santo Sepolcro. nell’anno 328 d.c morì tra le braccia del suo amato figlio.
Le feste e le sagre di Santa Elena
Sant’Elena viene festeggiata con una serie di feste e di sagre. La più importante si svolge nel paese di cui è la Santa Patrona, Quartu in provincia di Cagliari. La festa per onorare l’amore della santa nei confronti dei cristiani e della religione stessa, si esegue a settembre con concerti, feste nel paese dall’11 al 16 settembre. Parte culminati degli eventi è quella della processione con la statua della Santa che viene portata per le vie della città. A questa si affianca anche la sagra dell’uva con la sfilata di carri.
La patrona di Quarto
La città di Quarto sorge nella parte meridionale della Sardegna sulla strada tra Cagliari e Palau ed esattamente a un quarto di miglio, da cui prende il nome. A questo poi si è aggiunto successivamente quella della sua patrona, Sant’Elena Imperatrice, da cui quindi prende il nome definitivo. È un comune italiano, che vede le sue origine in un insediamento Romano. Oggi viene ricordato non solo per la famosissima Basilica di Sant’Elena Imperatrice, ma anche per eventi che caratterizzano lo stile di vita della città come la Sciampitta, manifestazione che dal 1985 porta in città gruppi folk da svariati luoghi del mondo. Altri beati del 18 agosto sono: San Florio: uno dei martiri perseguitato dai romani; Sant’Agapito; San Lauro; San Leone.