In una lunga conferenza stampa con il Governatore Giovanni Toti, il capo della Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli ha dato numerose novità in merito al ponte Morandi, al futuro dei lavori attorno al viadotto e alla situazione della sicurezza nel centro di Genova. «Credo che entro una decina di giorni potremo liberare il torrente Polcevera dagli ultimi blocchi del ponte Morandi sequestrati dalla magistratura», spiega Borrelli, sottolineando come all’interno del torrente (ora in secca) vi sono due tronconi del ponte che sono sotto sequestro. «Lì la magistratura dovrà dare le necessarie autorizzazioni, – commenta ancora il Capo della Protezione Civile – per scongiurare il rischio delle piogge autunnali, ma intanto gran parte dei detriti è già stata rimossa». Firmata poi ufficialmente l’ordinanza per il via alle procedure semplificate con i 30 milioni di euro sbloccato dal CdM nei giorni immediati post-tragedia: «Diamo il via agli interventi finanziati dal Consiglio dei Ministri dal soccorso della popolazione colpita alla viabilità alternativa, dal potenziamento del trasporto pubblico a quello stradale, fino gli interventi di sostegno alla portualità, per reagire a una tragedia che ha avuto un grave impatto sulla città». Come già previsto, il nuovo commissario straordinario delegato all’emergenza è il Presidente ligure Giovanni Toti. FOCUS PONTE GENOVA: ALLARME MORANDI NEL ’79 – REVOCA CONCESSIONE – SCRICCHIOLA IL MORANDI
LIGURIA, LA STIME DEGLI ALLOGGI
Sul fronte affitto, il sindaco di Genova Marco Bucci ha confermato quanto avanzato dal Governatore Toti: «agli sfollati che lo richiederanno il comune di Genova erogherà contributi per pagarsi l’affitto di una casa sino a 900 euro mensili». Si tratta di un contributo definito “per l’autosistemazione” per il quale verrà firmato a breve un provvedimento rientrante nelle emergenze della Protezione Civile. Per completezza di informazione, Toti nel consegnare le prime 5 case agli sfollati, ha parlato anche di un secondo tipo di contributo: si tratta di 10mila euro a famiglia per poter equipaggiare le case di destinazione di ogni sorta di mobilio ed elettrodomestici, «questo anche perché sarà molto complesso, se non impossibile, traslocare i mobili delle case sotto il ponte crollato». Mentre la Procura prosegue con le indagini, e mentre i Vigili del Fuoco stanno controllando casa per casa la situazione del ponte Morandi (di quello che rimane ovviamente) dopo gli scricchiolii di questa mattina, la Regione Liguria ha emesso una prima stima della divisione degli alloggi agli sfollati nei prossimi mesi: entro fine settembre 60 alloggi; entro fine ottobre 100 ed entro fine novembre tutti gli ultimi 150 alloggi necessari.
CONSEGNATE LE PRIME CASE NEL QUARTIERE BURANELLO
Poco fa sono state consegnate dal Governatore Toti e dal sindaco Bucci le prime 5 case ad altrettante famiglie sfollate da 6 giorni dopo la tragedia del Morandi: 21 persone sono state dunque alloggiate nel centro civico di Buranello (ricordiamo che quelle abitazioni erano indirizzate alle forze dell’ordine ma l’emergenza del viadotto crollato ha ovviamente preso la priorità totale), mentre domani arriveranno altre 6 famiglie. «Entro Natale tutti avranno un tetto sulla testa», ha spiegato il Presidente Toti accompagnato dal sindaco Bucci e dagli assessori alla Casa, regionale, Marco Scajola, e comunale al Bilancio, Pietro Piciocchi. «Nello stesso momento in cui consegniamo le case, al centro civico di Via Buranello si aprirà uno sportello dove tutti potranno conoscere qual è la graduatoria chiamiamola così, dei bisogni. Partiamo ovviamente dalle famiglie con disabili, bambini, anziani e cominciamo a lavorare. Ci sono altre case che sono già in lavorazione, ce n’è un lotto di 40 dato da Cassa depositi e prestiti che sarà pronto, crediamo, nei prossimi 15/20 giorni, si tratta solamente di allacciare le varie utenze», ha spiegato ancora Toti durante l’incontro con le famiglie, aggiungendo che Regione e Comune daranno un buono ad ogni famiglia fino a 900 euro al mese (per colore che affittano da sola la propria casa). Il tutto sarà finanziato con un fondo speciale della Protezione Civile Nazionale, come firmeranno a breve i vertici locali, il Governo e il capo Borrelli. Il premier Conte durante la consegna degli alloggi ha chiamato il Governatore Toti: si è complimentato con il Comune di Genova e la Regione Liguria per la tempestività dell’intervento ed ha chiesto a Toti di dare un abbraccio ai primi cittadini a cui sono stati consegnati gli alloggi e a tutti gli altri sfollati, secondo quanto riportato da Askanews.
IL VIDEO CHOC DEL CROLLO
La Guardia di Finanza ha diffuso questa mattina un video choc del momento esatto in cui crolla il ponte Morandi sopra un’area di passaggio 80 metri sotto il viadotto. Si vedono macchine scorrere sotto la pioggia, con le telecamere fissate in un capannone che documentano tutti gli attimi tremendi in cui il silenzio è l’unico elemento e “modo” possibile per potervi stare di fronte. Questo, come tutti gli altri video che sono emersi in questi giorni, saranno prova centrale della Procura nella lunga e complessa indagine che probabilmente durerà per molti mesi (si spera non anni) e che dovrà accertare cause e responsabilità. Nel frattempo, mentre le prime famiglie di sfollati attendono per oggi pomeriggio la consegna delle chiavi per le nuove case in via Buranello, scoppia la polemica sui pedaggi in autostrada: sarebbe infatti scattato questa mattina sul nodo autostradale di Genova, il provvedimento che rende gratuito il pedaggio per gli automobilisti che viaggiano sui tratti Prà-Voltri – Aeroporto e Bolzaneto – Genova Ovest. Qualcuno però è passato e ha dovuto pagare lo stesso, con Autostrade per l’Italia che ha fatto sapere che potrà essere assolutamente risarcito e che nelle prossime ore si dovrebbe risolvere il disguido tecnico. Inutile dire che il mancato riconoscimento della gratuità del pedaggio ai caselli questa mattina (pare che col passare delle ore il problema sia stato risolto, ndr) non aiuta di certo il grado di fortissimo sdegno per quanto successo sul quel maledetto viadotto che non sarebbe dovuto cadere.. QUI IL VIDEO DEL CROLLO
BUCCI, “CONSEGNE ENTRO NOVEMBRE”
Oggi, lunedì 20 agosto, come annunciato nelle passate ore, alle 16.00 è prevista la consegna dei primi alloggi agli sfollati dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Saranno il presidente ligure Toti e il sindaco Bucci a consegnare le case alle persone che non rientreranno nelle loro abitazioni originarie poiché saranno demolite ancor prima della costruzione del nuovo ponte. Il premier Conte ha già annunciato che non lascerà Genova da sola auspicando quindi nella consegna degli alloggi il prima possibile. I primi a ricevere gli appartamenti, come spiega SkyTg24 saranno 11 nuclei familiari sebbene oggi saranno consegnare almeno due case, mentre nelle prossime settimane saranno sistemati altri 40 nuclei. Ad avere la priorità saranno ovviamente le famiglie con bambini, anziani o disabili. Secondo le stime del primo cittadino rese a SkyTg24, sono 311 i nuclei familiari rimasti senza un’abitazione, corrispondenti a 635 persone. “Entro fine novembre contiamo di avere tutti quanti sistemati dagli alberghi nelle case”, ha dichiarato. “Stiamo lavorando giorno e notte per dare a tutti rapidamente una sistemazione confortevole”, ha invece scritto Toti su Facebook. Intanto, in merito al crollo del ponte si fa sempre più definita la dinamica grazie alle immagini di tre nuovi video tratti dalle telecamere ed acquisite dalla Guardia di Finanza giudicate molto interessanti. Secondo quanto spiegato da Corriere.it, le immagini derivanti dalle telecamere di sicurezza di azienda private confermerebbero la versione dei due testimoni oculari che avrebbero visto spezzarsi prima uno o due stralli, i grandi tiranti che reggono la strada, facendo così collassare l’intera struttura. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“DINAMICA NON È CHIARA”
“Una serie di concause”: è probabilmente questa l’espressione più importante tra quelle utilizzate per spiegare il crollo del ponte Morandi di Genova da Roberto Ferrazza, presidente della Commissione ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al termine del sopralluogo sulle macerie. Un modo per dire che potrebbe non essere stato solo la rottura di uno strallo a provocare il crollo del ponte che “prima si è storto, poi è caduto”. Ma che ancora sia troppo presto emettere una versione univoca sulla dinamica del cedimento lo ammette lo stesso presidente della Commissione istituita dal Mit quando dice che “Non è chiaro quale sia stato l’innesco della dinamica”. Ferrazza ha detto che “bisognerà lavorare ancora sul posizionamento e ribaltamento delle macerie, considerando che c’è stata una rottura che ha provocato un movimento della struttura non equilibrato”. (agg. di Dario D’Angelo)
GENOVA, PORTO: “BYPASS PER COLLEGAMENTI PRONTI IN UN MESE”
La procura di Genova, secondo il responsabile della commissione Mit incaricata, «ha autorizzato le verifiche per la messa in sicurezza dei monconi proposte da Anas, dopo aver avuto il parere favorevole dei consulenti. Le verifiche verranno effettuate dai tecnici di Autostrade con i consulenti della procura». Nel pomeriggio sono poi emerse novità in merito anche alle prossime “mosse” che il porto di Genova, notevolmente sotto disagio per viabilità e organizzazione, dovrà attuare per far fronte all’emergenza di un ponte che fino al 14 agosto era vitale per il commercio del primo porto italiano: « In un mese dal dissequestro delle aree è possibile creare i bypass per ripristinare a Genova i collegamenti merci ferroviari, oltre a quello stradale nell’ex area Ilva», ha spiegato il Presidente dell’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini. In merito ai collegamenti alternativi, inoltre, i tempi del dissequestro potrebbero davvero essere molto brevi, forse anche pochi giorni.
COMMISSIONE MIT, “CROLLO PONTE DOVUTO A CONCAUSE”
Dal primo sopralluogo della commissione ispettiva del Mit sotto le macerie del ponte Morandi crollato a Genova, arrivano importanti novità che gettano ulteriore “indecifrabilità” sull’immediato futuro ricco ancora di troppe domane e pochissimi punti fermi: «il crollo potrebbe essere stato determinato da una serie di concause e non solo dalla rottura di uno strallo». Roberto Ferrazza – Presidente della Commissione del Ministero dei Trasporti – spiega così le ultimissime novità emerse da un nuovo sopralluogo avvenuto nella mattinata di oggi. Dunque non solo stralli “ceduti” o tiranti spaccati, si profilano nuove e “parallele” possibili spiegazioni che hanno portato al crollo del viadotto Morandi sul torrente Polcevera: a riguardo, Ferazza spiega «Il ponte si è prima piegato e poi è caduto. Ci sono stati diversi fattori che hanno determinato il crollo del viadotto». Le polemiche non si fermano tanto sul fronte delle indagini e delle responsabilità, tanto sul fronte politico dove lo scontro fra Autostrade per l’Italia e il Governo Lega-M5s si fa sempre più acceso: nel frattempo Conte ha parlato in giornata sui primi fondi stanziati dall’esecutivo, annunciando di voler continuare l’iter della revoca delle concessioni ad Aspi.
IL PADRE DELLA VITTIMA: “MONUMENTO IN MEMORIA DEI NOSTRI FIGLI”
Parlando con i colleghi del Secolo XIX, il padre di una delle 43 vittime della strage di Genova (ieri sono stati recuperati anche gli ultimi 4 dispersi, purtroppo tutti senza vita sotto le macerie del ponte Morandi, ndr) si è sfogato dopo i funerali di Stato rifiutati. «I nostri figli sono stati ammazzati dallo Stato, ora spetta allo Stato onorarne la memoria», ha spiegato Francesco Esposito padre di Gerardo, uno dei 4 ragazzi di Torre del Greco che hanno perso la vita su quel dannato viadotto. Occorre fare di questa tragedia un “simbolo”, spiega il padre affranto: «Abbiamo apprezzato la vicinanza dell’ente ma al sindaco Giovanni Palomba abbiamo chiesto un preciso impegno. Quello cioe’ che i nostri figli, i figli di Torre del Greco come li ha definiti il primo cittadino, siano ricordati con un monumento nel nostro cimitero». Intanto domani avviene un nuovo inizio per alcune delle famiglie degli sfollati del quartiere “sommerso” dal Morandi: alle ore 16 il sindaco Marco Bucci e il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti consegneranno le prime case (circa una trentina), primo atto di un impegno che dovrebbe durare fino almeno a metà novembre. Domani pomeriggio, inoltre, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, sarà a Genova per approntare su mandato del governo l’ordinanza che consentirà sul piano normativo e operativo di avviare i prossimi interventi.