Uno stupro, in un parco, nel silenzio più assoluto del quartiere: ancora una volta un terribile caso di violenza sessuale nel nostro Paese, questa volta a Rho (alle porte di Milano) dopo che solo due settimane fa erano stati “rumorosi” i casi di Piacenza e Reggio Emilia. Questa volta è addirittura una minorenne ad essere drammaticamente aggredita, picchiata e violentata per diverso tempo nella notte tra domenica e lunedì all’interno del parco di Via Mazzo a Rho. Il fatto è stato reso noto solo oggi dopo che è stata anche già chiusa l’indagine a carico del 19enne marocchino ricercato da giorni e accusato di essere il responsabile della grave violenza ai danni della minorenne. Secondo quanto riportato dal comunicato della Procura di Milano e dai carabinieri di Rho, la violenza si è consumata nella notte dopo un’uscita, ancora non chiaro se comune, della 17enne: mentre tornava a casa, nel parco adiacente, è stata spinta a terra da quel ragazzo di origine nordafricane conosciuto una sera prima in un locale per una festa. È stata picchiata, menata e poi infine anche stuprata. Le botte servivano a vincere la resistenza della vittima che ha tentato di dimenarsi per scappare dallo stupro: non ci è riuscita e in più lui le ha rubato anche il cellulare per evitare che potesse subito denunciarlo.
ARRESTATO 19ENNE MAROCCHINO
La mattina di martedì la ragazza ha deciso, con la famiglia, di recarsi al Comando dei Carabinieri per denunciare il tutto facendo così scattare ufficialmente le indagini e la ricerca di quel 19enne pare regolare nel nostro territorio e senza precedenti d’alcun tipo. Gli investigatori, grazie alla descrizione ottimale fornita dalla ragazzina (la cui violenza subita è stata confermata dagli esami e verifiche mediche, ndr), sono riusciti a rintracciarlo mentre si trovava vicino ad un bar sempre a Rho. A quel punto è stato bloccato e perquisito e addosso aveva ancora l’iPhone 5 della ragazza: come spiega Milano Today, è stato poi sottoposto al fermo indiziato delle gravi accuse pendenti (rapina e violenza sessuale) nel Carcere di San Vittore. Qui si attende la decisione del Tribunale di confermare l’arresto, con la sua posizione aggravata tra l’altro dal fatto di essere stato trovato con fortissime dosi di alcol nel sangue nel momento in cui ha commesso il vile atto di violenza.