Le condizioni meteo, il timore di non farcela e la decisione, per solo metà di loro, di continuare in corda doppia mentre altrui 7 se ne tornavano da dove erano venuti: poi il mini tsunami e noi qui, a raccontare una tragedia assolutamente evitabile. A oltre 24 ore dalla terribile sorte toccata ai 5 escursionisti in Corsica ancora non è chiaro cosa sia ben successo nel momento in cui si sono resi conto che continuare sarebbe stato pericoloso: come è possibile che gli unici minori presenti nel gruppo di 12 escursionisti, una bimba di 7 anni e un ragazzino di 16, siano stati “tenuti” nel gruppo temerario che ha continuato a scendere nel canyon in corda doppia? O qualcosa è stato riportato in maniera inesatta, oppure – se tutto fosse confermato – non ha apparentemente motivi la scelta di fare continuare la bimba e il ragazzino nel gruppo sul Zoicu. Come poi una madre possa essere stata “convinta” a lasciare andare la figlioletta in un’operazione così complessa e difficile, nonostante il professionismo della compagnia, ancora non è dato saperlo. La povera donna ora è sotto choc e al momento si è chiusa, comprensibilmente, in un silenzio totale in attesa di raccontare agli inquirenti cosa sia davvero successo in quei terribili attimi “misteriosi”.
“ERA COME UNO TSUNAMI”
Il Consigliere Territoriale e Presidente del Servizio Incendi e Soccorsi della Corsica meridionale, Pierre Poli, ha raccontato ai microfoni di Radio France Info una breve testimonianza raccolta dai pochi che sono sopravvissuti nell’onda anomala giù per il canyon di Zoicu: «L’onda sembrava un piccolo tsunami, un’onda molto alta che ha travolto tutto». Un attimo dopo tutti sono stati travolti dall’imponderabile e solo in 8 si sono salvati, tra cui la mamma che piange ora la morte di figlioletta e del marito: «man mano che aumentavano le difficoltà delle condizioni atmosferiche, alcune persone hanno rinunciato. Loro però no e sono andati incontro alla morte», spiega invece il procuratore di Ajaccio Eric Bouillard. I restanti 7, tra cui anche la guida morta nell’onda anomala, hanno continuato fino a che quel maledetto “piccolo tsunami” non è piombato su di loro.
RINVENUTA 22ENNE ANNEGATA DOPO TEMPESTA
Ora arriva anche la conferma ufficiale: dopo una notte di ricerche, sospese ad un certo punto per la condizione delle costanti tempeste di piogge sul Canyon, è stata rinvenuta una quinta vittima: si tratta di una ragazza 22enne che si trovava con gli altri 4 escursionisti morti per la terribile onda anomala. Si pensa tra l’altro che l’improvviso ingrossamento del torrente Zoicu sia avvenuto proprio per quelle dannate tempeste di montagna che si sono scatenate anche negli scorsi giorni: resta ovviamente da capire perché una comitiva, pur con alcuni professionisti, al cui interno aveva dei giovani (e giovanissimi, una bimba di 7 anni e un 16enne) si sia avventurata in un’azione del genere e come soprattuto le guide del posto abbiano permesso tutto ciò. Come giustamente spiega il Corriere della Sera, «Il Canyon Zoicu è considerato uno dei più belli in Corsica, ma alcune parti sono accessibili solo con attrezzature specializzate per il canyoning».
2 IN SALVO AGGRAPPATI AD UNA CORDA
Sarebbe morto anche il quinto escursionista disperso dopo l’onda anomala delle ultime ore nel sud della Corsica: lo affermano i media francesi (Nice Matin) in attesa che la Prefettura fornisca l’ufficialità. Stando invece a quanto riferito dall’Afp, il procuratore di Ajaccio ha confermato la dinamica dell’incidente: «12 turisti e la loro guida. Tutti avevano iniziato a discendere il canyon di Zoicu, fin quando date le condizioni meteorologiche avverse, il gruppo si è diviso in due: sei persone, tra cui la madre della bambina morta, hanno deciso di rinunciare alla discesa; altri sette hanno invece continuato a calarsi con le corde fino in fondo al canyon». È a quel punto che l’onda anomala ha colpito, non lasciando scampo a 5 dei 7 avventurieri (resta da capire perché una scelta cosi pericolosa è stata fatta lasciando la bimba nel gruppo in discesa e non sia invece stata preservata con gli altri tornati indietro, dove tra l’altro c’era la madre). Dopo l’allarme lanciato, una seconda guida si è calato per provare a recuperare il gruppo e dopo aver lanciato una seconda corda è riuscito a tirare fuori dall’acqua due persone, salvandole incredibilmente. Si tratta di un uomo di 40 anni e del figlio di 16, trasferiti ora all’ospedale di Ajaccio: si sono salvati, di fatto, perché sono riusciti ad aggrapparsi alla prima corda durante l’onda anomala. Per gli altri invece non c’è stato nulla da fare.
TRAGEDIA IN CORSICA, ONDA ANOMALA FA 4 MORTI
Una tragedia, perdurata per ore e con un esito drammatico: 4 persone sono morte in Corsica in seguito ad una onda anomala durante l’inondazione di un fiume dentro al canyon di Zoicu. Nel sud dell’isola francese vicina all’Italia un gruppo di 13 escursionisti canoisti si sono ritrovati nel bel mezzo di un temporale improvviso che ha ingrossato il fiume dentro il canyon: a quel punto in 5 hanno deciso di proseguire la discesa, mentre in 7 sono tornati indietro. Questi ultimi si sono salvati ma i 5 – 4 canoisti professionisti e la figlia di 7 anni di uno di loro – che hanno intrapreso la discesa non ce l’hanno fatta: dalle prime informazioni pare che una massa d’acqua di almeno 3 metri li ha travolti di colpo, lasciandoli senza speranza letteralmente sommersi dall’onda anomala. Se tutto fosse confermato la tragedia potrebbe essere derubricata con la spiegazione dell’imprudenza, ma siamo ancora all’inizio delle indagini e per di più una quinta persona risulta dispersa dopo la tragedia.
7 SONO SALVI E SOTTO CHOC
Lo Zoicu è proprio il torrente che dà il nome allo spettacolare Canyon in Corsica ed è circa a mille metri sul mare, uno dei più visitati di tutta l’Isola: le condizioni meteo però non consigliavano di avventurarsi, nonostante l’abilità dei 12 escursionisti, oltre alla bambina di soli 7 anni. «Le ricerche sono molto difficili perché l’acqua è molto mossa. Un testimone mi ha raccontato che l’onda era alta 3-4 metri, è stata violenta e per questo ha sorpreso il gruppo», spiega Bruno Maestrali, responsabile dei pompieri della Corsica del Sud. Nei 7 salvi e sotto choc c’è anche la madre della bimba e moglie di uno dei canoisti morti: una famiglia spezzata per un’assurda gita, un dolore incommensurabile che non ci resta che accompagnare. «La Corsica è sconvolta da questa tragedia», ha scritto su Twitter il Presidente del Consiglio esecutivo della Corsica.