Ondate di calore in tutta Italia, con effetti nocivi per la salute. Il caldo torrido ha fatto scattare il bollino rosso in 18 città italiane con temperature record pericolose soprattutto per gli anziani e gli ammalati. Le temperature diurne superano infatti i 35 gradi, mentre quelle notturne non scendono sotto i 25. Nei prossimi giorni un po’ di refrigerio arriverà al Centro-Sud grazie ad un passaggio temporalesco, ma in realtà i termometri si abbasseranno solo di 3 o 4 gradi. Il calo termico sarà inferiore al Nord. Nelle aree urbane il caldo tende ad aumentare per l’effetto di asfalto, auto e sistemi di condizionamento: tutto ciò può arrivare a far alzare la temperatura anche di 4-5 gradi. Sulla pericolosità delle ondate di calore arrivano i dati: tra il 2005 e il 2016 in 23 città italiane hanno causato quasi 24mila morti. Nella sola città di Roma dal 2000 sono circa 7.700 le morti attribuibili alle ondate di calore.



ONDATE DI CALORE, IN 10 ANNI 24MILA MORTI IN 23 CITTÀ

L’analisi sulle ondate di calore, realizzata dal Dipartimento di Epidemiologia SSR del Lazio, dimostra l’importanza delle politiche di adattamento, fondamentale per salvare vite umane e limitare i danni. Ma le ondate di calore incrementano i consumi elettrici, arrivati a livelli altissimi tanto che si comincia a temere un blackout elettrico. Da Terna, l’operatore per la trasmissione dell’energia in alta tensione, fanno sapere che gli impianti sono soldi e le abbondanti piogge dello scorso inverno hanno contribuito alla capacità di produrre energia idroelettrica, che soddisfano più del 16% della domanda nazionale con le altre fonti rinnovabili. È comunque inappropriato parlare di “rischio blackout” perché Terna è sempre in grado di attuare la cosiddetta interrompibilità, cioè la possibilità di modulare i flussi di energia sulla rete e mantenerli in equilibrio istante per istante “staccando” dalla rete alcuni impianti energivori in modo da abbassare il carico.

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