Oltre che infedele è risultato anche maldestro il giovane postino che ha gettato oltre duemila lettere di corrispondenza. Denunciato dai carabinieri di Belpasso, nel Catanese, il 21enne le aveva depositate sul fondo della “Grotta del Diamante”, caverna di origine lavica in contrada Pettirosso, sul versante sud ovest dell’Etna. Il postino della società privata Olimpo service srl è stato denunciato per «violazione e soppressione di corrispondenza commesse da persona addetta al servizio delle poste, dei telefoni e dei telegrafi». Oltre duemila pezzi tra lettere e raccomandate, inviate da istituti di credito, studi legali, compagnie assicurative e società di servizi a privati cittadini, sono state trovate qualche giorno fa da alcuni escursionisti del Club Alpino Italiano (Cai). I carabinieri della compagnia di Paternò hanno rintracciato il postino fedele grazie alla tracciabilità della corrispondenza.
BELPASSO, POSTINO GETTA DUEMILA LETTERE IN UNA GROTTA
Quando gli escursionisti hanno fatto la scoperta non potevano che restare basiti prima che meravigliati. Nella grotta c’erano, accatastate, fatture ed estratti conto di banche, raccomandate di studi legali e assicurazioni, tutta corrispondenza indirizzata a privati cittadini della provincia di Catania. Una montagna di corrispondenza in una caverna. Gli stessi speleologi del Cai hanno presentato denuncia ai carabinieri e recuperato la posta abbandonata. Ci sono voluti sette sacchi di iuta per togliere via tutto. Ora la posta è sotto sequestro da parte della magistratura. Da un campione di 250 pezzi circa è risultato che quei plichi erano stati affidati tutti allo stesso postino, il quale aveva segnato sul suo palmare la corrispondenza come consegnata ai legittimi destinatari. Ma evidentemente non sapeva che il palmare traccia anche la geolocalizzazione del luogo e dell’orario di consegna. Per questo è stato facile risalire a lui per gli investigatori.