Torna a tremare il Molise, dove si è verificata una nuova scossa di terremoto. Il sisma è stato registrato dalla Sala Sismica dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) alle 17:37 di oggi, martedì 21 agosto 2018. L’epicentro del terremoto è stato individuato a cinque chilometri da Montecilfone, più precisamente con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 41.86, longitudine 14.86 e ipocentro attestato ad una profondità di 18 chilometri. Molti utenti su twitter hanno confermato di aver sentito distintamente la scossa di magnitudo 2.9 sulla scala Richter. Da Montecilfone arriva anche la notizia dei danni al serbatoio dell’acqua, di cui il sindaco Franco Pallotta ha chiesto l’abbattimento. La struttura ha presentato lesioni dopo i terremoti degli ultimi giorni ed è stata svuotata in maniera precauzionale. «La situazione strutturale è allarmante, ci sono molte lesioni», ha spiegato il sindaco all’Ansa. (agg. di Silvana Palazzo)
“CONTROLLATE LE VOSTRE CASE”
Sono dichiarazioni importanti quelle di Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di vulcanologia e geofisica, l’INGV. Intervenuto questa mattina in Prefettura, a Campobasso, per la riunione post-sisma, ha ammesso: «La prima cosa che farei da cittadino – le parole riportate da primonumero.it – è chiedermi se la mia casa è antisismica e se è in grado di resistere a un terremoto importante. In questa specifica zona non ci sono stati in passato eventi sismici importanti ma non significa che non possano avvenire in futuro. Va ricordato il terremoto nella Capitanata, a San Severo, nel 1627, di magnitudo 6.7». Carlo Doglioni non può dire se ci saranno altri terremoti da qui a breve: «Oggi non siamo in grado di prevedere i terremoti – ha spiegato – stiamo cercando di capire il Dna di questi territori». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE PAROLE DI BORRELLI
Mentre proseguono le opere di verifica dei Vigili del Fuoco in tutta l’area dell’Emilia colpita dal terremoto della notte, è il Molise a preoccupare di più al momento: al termine di un vertice d’urgenza a Campobasso, il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha fatto sapere «Non possiamo escludere ulteriori scosse, anche di più elevata intensità». In merito alle prossime mosse che le autorità molisane e statali dovranno eseguire, ancora Borrelli ha spiegato che «La Regione produrrà la richiesta dello stato di emergenza, noi istruiremo questa richiesta e la presenteremo al Consiglio dei ministri». Il Capo della Protezione Civile ha poi aggiunto come l’allerta deve essere chiara in testa a tutti, visto il grado continuo dello sciame sismico che non si arresta dallo scorso 14 agosto: «noi abbiamo convocato la Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi che non ha escluso futuri terremoti. Fino a quando questo sciame sismico non si fermerà – ha concluso Borrelli – bisogna stare attenti e adottare quelle misure precauzionali che l’amministrazione ha adottato e che i cittadini sono invitati ad adottare». (agg. di Niccolò Magnani)
ALTRE SCOSSE NEL BASSO MOLISE
Giungono nuovi aggiornamenti da Reggio Emilia, dove due scosse di terremoto hanno fatto tremare la terra nella notte tra il 20 e il 21 agosto 2018. Come evidenziato dai colleghi di Reggio Online, non è stato registrato alcun danno: numerose le chiamate ricevute dal centralino dei vigili del fuoco, ma per il momento la situazione non desta preoccupazione, come sottolineato dalla polizia municipale dell’Unione Terre di Mezzo. Le forze dell’ordine, attive anche a Bagnolo in Piano, hanno informato tramite Twitter: “Le nostre pattuglie questa mattina stanno facendo sopralluoghi massivi in luoghi ed edifici pubblici, per rilevare eventuali danni o criticità. Per segnalazioni è possibile telefonare al numero 800 567 590. Al momento nessun rilievo”. Paura anche nel Basso Molise, dove sono state registrate nuove scosse dopo quelle dei giorni precedenti: alle 00:17 se ne è registrata una di magnitudo 3.2, con epicentro vicino a Montecilfone. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
INCUBO 2012
Grande paura in Emilia nella notte, con un terremoto di magnitudo 3.9 che ha fatto tremare la terra: epicentro a 3 chilometri da Bagnolo in Piano, provincia di Reggio Emilia, alle ore 2.33. La scossa è stata avvertita anche in altre località emiliane, come Mantova e Parma, ma anche in Veneto e Lombardia. Sui social emergono le prime testimonianze e il primo pensiero va a quanto accaduto nel 2012, quando una serie di scosse ha colpito la pianura padana emiliana. I due eventi sismici principali hanno causato ben ventisette morti, di cui ventidue nei crolli, tre per malore e due per le ferite riportate. Una vera e propria tragedia, che ha colpito in particolare i dipendenti delle aziende crollate per il forte sisma. Il 4 giugno 2012 è stato anche proclamato giorno di lutto nazionale. Attesi aggiornamenti sulla situazione a Reggio Emilia, per il momento non è stato segnalato alcun danno. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
TERREMOTO OGGI IN EMILIA
Continua a tremare la terra in Italia e dopo lo sciame sismico che in questi giorni sta tenendo sulle spine i cittadini di Montecilfone (Campobasso) e dintorni, ecco che nella notte, alle ore 2:33, si è registrata una nuova scossa di magnitudo 3.7 in provincia di Reggio Emilia. Il sisma, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha visto il suo epicentro a 3 km a nord del comune di Bagnolo in Piano, precisamente nel punto di coordinate geografiche corrispondente a latitudine 44.79 e longitudine 10.67. L’ipocentro è stato individuato ad una profondità nel sottosuolo di 9 km. Stando a quanto riportato da La Repubblica, il terremoto è stato avvertito distintamente anche a Mantova, a Correggio, a Suzzara, Parma, Modena, fino in Veneto e in Lombardia, con molti testimoni della scossa che parlano di una grande paura e di un “forte boato”. (agg. di Dario D’Angelo)
SCOSSA M 3.2 A MONTECILFONE
Passata la mezzanotte, la terra continua a tremare in Molise. Alle ore 00.17 di martedì 21 agosto si è fatta registrare un’altra scossa con epicentro nel paese più colpito da questo sciame sismico degli ultimi giorni, Montecilfone in provincia di Campobasso. Epicentro del sisma a 5 chilometri a SudEst del paese con una magnitudo stimata dall’Ingv a 3.2, dunque leggermente superiore alla scossa delle 20:32 fattasi registrare poche ore prima a 7 chilometri da Larino. La terra continua a tremare e la popolazione molisana resta molto preoccupata in uno sciame sismico che ha raggiunto il culmine con la scossa del 16 agosto di magnitudo 5.1, con epicentro sempre nei pressi di Montecilfone. (agg. di Fabio Belli)
ANCORA UNA SCOSSA A LARINO
Continua l’attività sismica in Molise, dove è stata registrata un’altra scossa di terremoto poco fa. L’ha registrata la Sala Sismica di Roma dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) alle ore 20:32. Il sisma è stato di magnitudo M 3.1 sulla scala Richter nella zona di Campobasso. L’epicentro è stato individuato a 7 chilometri da Larino, più precisamente con coordinate geografiche: latitudine 41.85, longitudine 14.86 e con ipocentro attestato a 13 chilometri di profondità. L’Ingv ha anche fornito l’elenco dei Comuni entro i 15 chilometri dall’epicentro del terremoto: Montecilfone, Guardialfiera, Palata, Guglionesi, Acquaviva Collecroce, Tavenna, Montorio nei Frentani, Casacalenda, Castelmauro, San Martino in Pensilis, Ururi, Lupara, Montenero di Bisaccia, San Felice del Molise, Montelongo, Provvidenti, Portocannone e San Giacomo degli Schiavoni. (agg. di Silvana Palazzo)
TERREMOTO A CAMPOBASSO, AGGIORNAMENTO SEQUENZA SISMICA
Sono quasi duecento i terremoti che sono stati registrati dalla Sala Sismica dell’Ingv (Istituto di geofisica e vulcanologia) dal 14 agosto al pomeriggio di oggi, lunedì 20 agosto 2018. Di questi nove sono stati di magnitudo maggiore o uguale a 3.0 sulla scala Richter, e più precisamente due hanno avuto magnitudo Mw 4.6 e Mw 4.4, avvenuti il 14 ed il 16 agosto rispettivamente, ed uno, la scossa principale, ha avuto magnitudo Mw 5.1. Ma nella giornata di oggi sono stati registrati due terremoti con magnitudo superiore a 2.0, il più forte dei quali è un evento avvenuto alle ore 02:07 di magnitudo ML 3.0. L’analisi per il calcolo dell’ipocentro effettuata dai ricercatori dell’Ingv mostrano che valori di profondita` compresi tra 9 e 20 km risultano ugualmente compatibili con le osservazioni. Una profondità maggiore di 9 km è stata comunque ritenuta più compatibile con il vasto risentimento regionale dell’evento più forte, ma le determinazioni ipocentrali fatte negli ultimi due giorni, da quando sono state installate le stazioni temporanee, localizzano eventi anche a profondita` di poco maggiori di 20 km.
QUASI 200 EVENTI SISMICI FINO AD OGGI
Le localizzazioni dei tre terremoti principali, quelli di magnitudo superiore a 4.0, sono state ricalcolate dai ricercatori dell’Ingv del Bollettino Sismico Italiano. In particolare, sono stati ricontrollati i valori dei tempi di arrivo delle fasi sismiche e valutato il contributo delle singole stazioni, soprattutto quelle a distanza notevole dagli epicentri. In questo modo è stata ridotta l’incertezza sulla profondità dell’epicentro. I valori medi sono compresi tra i 17 e i 20 chilometri. Ma le localizzazioni epicentrali sono leggermente cambiate: per gli eventi del 16 agosto si tratta di piccole variazioni, mentre l’evento del 14 agosto, pur mantenendo la stessa profondità, è stato rilocalizzato più a nord, ad una minore distanza dal comune più vicino, Montecilfone, in provincia di Campobasso. Per determinare in modo definitivo le profondita` ipocentrali saranno però necessarie, precisa l’Ingv, analisi di maggiore dettaglio e l’utilizzo di un modello crostale specifico.