Continuano le polemiche a Napoli per la “Id al-adha”, la festa islamica del sacrificio che continuerà fino a sabato 25 agosto. La tradizione prevede che venga sgozzato un animale adulto, tra gli ovini, i bovini e i camelidi. A raccontare l’accaduto a Napoli è stato Salvatore Iodice, consigliere, che una volta visto un ragazzo con un capretto in un passeggino lo ha intimidato, “Fermo non sgozzarlo”. “Ho sempre fatto questa cerimonia nel mio paese e così continuerò a fare”, ha dichiarato il giovane. Subito sono accorse 4 volanti, ma nulla è stato fatto per cambiare idea al marocchino. A Napoli i cittadini continuano a rimanere preoccupati per questa usanza. (Agg. Camilla Catalano)
BUFERA A NAPOLI
Polemiche a Napoli per la Festa del Sacrificio celebrata dalla comunità islamica. La tradizione dell’Eid Al Adha prevede il sacrificio di capretti e agnelli mediante lo sgozzamento. Dunque, è cresciuta la preoccupazione di residenti della zona di piazza Garibaldi e animalisti. «Nulla di tutto questo è accaduto, anche se l’attenzione è rimasta alta», ha assicurato il responsabile dell’immigrazione Cgil Campania Jamal Qaddorah, come riportato dal Messaggero. Ma un video racconta una storia che stava per concludersi proprio con l’uccisione di un capretto. È stato girato dal consigliere della II Municipalità Salvatore Iodice, il quale ha raccontato di aver visto un ragazzo con un passeggino da cui si intravedevano le zampe di un animale. «Allarmato, sono sceso dall’auto urlando contro il ragazzo intimandogli di liberare il capretto e ho chiamato la polizia che prontamente è intervenuta con quattro volanti. Il giovane diceva di aver fatto sempre questa cerimonia nel suo paese e che era sua intenzione continuarla a fare». L’intervento del consigliere e delle forze dell’ordine, che hanno identificato e denunciato in stato di libertà il ragazzo di origini marocchine per maltrattamento di animale, ha scongiurato il peggio. Clicca qui per vedere il video.
NAPOLI, CAPRETTO IN PASSEGGIO PRONTO PER ESSERE SGOZZATO
«L’animale era visibilmente sofferente e con l’arrivo della polizia e successivamente dell’Asl, siamo riusciti a liberarlo», ha dichiarato Iodice. Il consigliere dei Verdi ha poi aggiunto in merito alla Festa islamica del Sacrificio: «Siamo per libertà di culto ma non permettiamo a nessuno di torturare animali. La polizia ha fatto controlli sulle persone fermate e hanno chiamato l’Asl. È scattata la denuncia per maltrattamento di animali». Sulla vicenda è intervenuto anche Francesco Emilio Borrelli, sempre dei Verdi: «Non possiamo consentire che in nome di un rito religioso si commettano violenze ai danni di animali. In Italia la violenza sugli animali e la macellazione in pubblico sono assolutamente vietati per fortuna. Non sarà certo un rito religioso a renderli legali». Il rituale è stato invece spiegato da Rinaldo Sidoli di Animalisti italiani: «Nella macellazione rituale l’animale deve essere cosciente al momento dell’uccisione, girato su sé stesso e sottoposto a recisione di trachea ed esofago per consentire il lento dissanguamento. È una pratica cruenta che deve essere superata con metodi alternativi quali l’elettronarcosi».