È purtroppo morto l’operaio calabrese rimasto coinvolto nell’incidente sul lavoro a Joppolo (Vibo Valentia) questa mattina: stava lavorando alla stazione ferroviaria del piccolo paesino nel Vibonese quando, a causa dell’esplosione di un tubo ad alta pressione, è stato colpito e purtroppo è rimasto a terra praticamente morto sul colpo. Secondo quanto ha riportato l’Ansa, i soccorsi dei medici del 118 sono giunti anche in fretta ma per l’operaio – Carmine Giacioia (fonte IlVibonese.it) – non c’è stato nulla da fare. Ora sono presenti nella stazione del paese gli agenti della Polizia Ferroviaria, in attesa di scoprire i motivi e le cause che hanno portato ad una tragedia del genere, nelle stesse ore in cui la Calabria piange già le 10 vittime del maltempo nel Parco del Pollino (qui tutti i dettagli, ndr). Stando a quanto riportato dai colleghi del IlVibonese.it, sarebbe stato proprio un manicotto ad alta pressione a saltare all’improvviso, investendo in pieno l’operaio in maniera purtroppo letale.



ACCERTAMENTI IN CORSO DI RFI

Aveva 51anni l’operaio ucciso dall’ennesimo incidente sul lavoro di questo “anno horribilis” 2018: «originario di Lauria nel Potentino, Giacoia lavorava per una ditta subappaltatrice per conto di Rete ferroviaria italiana», spiegano ancora i media locali. Pare che lo scoppio lo abbia colpito in pieno torace, arrivando a sfigurargli il viso e rendendo inutili i soccorsi del personale del 118: l’intervento di un’eliambulanza che si era alzata in volo in direzione Joppolo si è così reso inutile. L’incidente non ha coinvolto la sede ferroviaria, dunque il traffico non è stato toccato dalla tragedia, ma Rfi ha fatto sapere che saranno immediatamente «avviati gli accertamenti per determinare la causa dell’ incidente sul lavoro, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria, che ha determinato la morte di un operaio di una ditta esterna appaltatrice». Dopo quanto successo, Rete Ferroviaria Italiana ha espresso «il più sentito cordoglio e la vicinanza ai familiari dell’operaio».



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