Era sano e lucido di mente Luca Traini, il 29enne di Tolentino (provincia di Macerata), che lo scorso 3 febbraio sparò contro sei immigrati. A stabilirlo è stato il noto psichiatra Massimo Picozzi, colui che era stato incaricato dal tribunale di eseguire appunto la perizia psichiatrica sull’aggressore. Stando a quanto stabilito, Luca Traini era capace di intendere e di volere, nonostante la presenza di tratti disarmonici della personalità. Attualmente l’uomo si trova in carcere con l’accusa di strage aggravata dall’odio razziale, di sei tentati omicidi, di porto abusivo d’arma e di danneggiamenti.



L’OBIETTIVO DEL LEGALE DIFENSORE

Stando a quanto ammesso dall’uomo, il movente sarebbe stata la vendetta nei confronti della giovane 18enne Pamela Mastropietro, uccisa appunto a Macerata da due spacciatori, poi fatta a pezzi e messa in una valigia. Come riportato dai colleghi di TgCom24.it, l’obiettivo del legale difensore di Traini, Giancarlo Giulianelli, è ora quello di dimostrare la semi-infermità mentale del suo assistito, di modo da ottenere una riduzione della pena: «Durante questo periodo – ha spiegato ai microfoni de La Repubblica – gli sono stati dati farmaci per stabilizzare l’umore ed è stato sottoposto a sedute per attenuare i tratti della personalità borderline».

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