Il presunto killer di Francesco Timpano, il 43enne ucciso lo scorso 12 agosto a colpi di pistola mentre si trovava in spiaggia a Marina di Nicotera, si è costituito. A riportarlo è Rai News, secondo cui si sarebbe dunque consegnato alle forze dell’ordine l’uomo che domenica scorsa aveva fatto irruzione nel camping “Il Gabbiano” aprendo il fuoco tra i bagnanti per colpire Timpano, precedenti per droga, che aveva avuto solamente il tempo di capire quello che stava accadendo prima di tentare un’inutile fuga ed essere freddato dal killer. Come riportato da La Repubblica, fin da subito si era collegato l’omicidio di Francesco Timpano ad un altro fatto di sangue avvenuto lo scorso mese di maggio, quando il 32enne Francesco Olivieri uccise in un raid omicida Giuseppina Mollese, di 80 anni, e Michele Valerioti, di 67 ferendo però il fratello di Timpano, Pantaleone, e sparando all’auto di un altro fratello della vittima, Vincenzo. 



ECCO IL KILLER

E alla fine le prime ipotesi si sono rivelate corrette se è vero che a presentarsi in caserma accompagnato dal suo legale è stato Giuseppe Olivieri, 36 anni, fratello di quel Francesco Olivieri che nel maggio scorso uccise a fucilate Michele Valerioti e Giuseppina Mollese, ferendo poi in un bar di Limbadi altre tre persone, tra cui un fratello di Francesco Timpano. Come riportato da SkyTg24, l‘auto di Giuseppe Olivieri era stata trovata dai carabinieri della Compagnia di Tropea, diretti dal maggiore Dario Solito, abbandonata a Lampazzone, una frazione del comune di Ricadi. Giuseppe Olivieri era stato anche coinvolto nelle scorse settimane – prima del fatto di sangue – nell’operazione antidroga denominata “Giardini segreti”, accusato dal nuovo collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso, rampollo dell’omonimo clan di ‘ndrangheta e per quest’ultima accusa era ricercato a piede libero. 

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