Dopo il Ponte della Scafa è un altro viadotto che spaventa il Comune di Roma dopo i giorni tragici del crollo a Genova: ieri il Ministro Salvini ad Agorà aveva spiegato che «il Ponte della Magliana è ammalorato. Siamo in attesa di una relazione su cosa il Comune e il Sindaco Raggi hanno deciso di fare». Nella notte, per motivi di sicurezza, è stato chiuso il viadotto la cui vibrazione si avverte nitida per chiunque vi passi sopra: l’asfalto è mezzo sbriciolato, riparato più volte ma mai in maniera definitiva. Non solo, il monitoraggio al momento è stato quasi assente e solo il crollo del Morandi ha di fatto “riattivato” l’emergenza. Come riporta a Repubblica l’ingegner Remo Calzona (che da docente è anni che avverte il Comune con diversi allarmi sul ponte “malato” della Magliana) «non era previsto che quel viadotto avesse un giunto di 10 centimetri, un distacco che lo taglia a metà». Ma oltre a quella dilatazione macroscopica, spiega ancora Rep, «altro balza agli occhi: sopra, sul livello stradale, ci sono avvallamenti e spaccature orizzontali nell’asfalto oltre ai lastroni di cemento lesionati o pericolosamente distanti tra loro lungo il parapetto». Da ultimo, il calcestruzzo che sembra sbriciolato a guardarlo da sotto per i testimoni che hanno osservato il ponte negli ultimi tempi: «si intravede la travatura metallica fortemente arrugginita. I ferri a vista sono tutti ossidati e senza copertura», avverte allarmato il collega di Repubblica. (agg. di Niccolò Magnani)
PONTE DELLA SCAFA CHIUSO PER SICUREZZA
Per motivi di sicurezza delle infrastrutture, è stata stabilita la chiusura del Ponte della Scafa, che collega Ostia e la zona del litorale romano con Fiumicino e l’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci. Decisione che potrebbe avere ripercussioni pesanti sul traffico nella zona, ma che è stata presa (a partire dalle ore 19 di lunedì 20 agosto) per quelle che l’Astral ha definito “criticità diffuse che fanno ritenere prudenziale procedere alla chiusura temporanea del ponte, come misura di salvaguardia della pubblica e privata incolumità.” Saranno verificate verifiche strutturali e fino alla loro concusione il viadotto non sarà riaperto. Secondo Astral l’allarme sicurezza è scaturito: “dall’esito delle verifiche effettuate per le attività relative alla mappatura dei processi di corrosione dei ferri di armatura e di degrado del calcestruzzo presente sul Ponte della Scafa.“
LA PROTESTA DEL SINDACO MONTINO
“Non possiamo che prendere atto delle decisioni tecniche di Astral che ci sono state comunicate pochi minuti prima del blocco della circolazione.” ha protestato con una nota ufficiale il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. “La chiusura di questo tratto di strada creerà inevitabilmente un problema di traffico davvero abnorme, sia per le migliaia di lavoratori che gravitano sull’aeroporto sia per tutti coloro che devono raggiungere le due località di Ostia e Fiumicino. Ci auguriamo che Astral esegua subito tutte le procedure per le indagini di dettaglio che devono portare rapidamente a una decisione conclusiva e a eventuali lavori. Non possiamo rimanere a lungo in queste condizioni. Noi in via preventiva, dopo la notizia, abbiamo informato la Prefettura, la sindaca Raggi, la Presidente del Municipio X Di Pillo, il 118, la Asl, la Regione Lazio e il Comando dei Carabinieri, il Commissariato di Polizia e la Capitaneria di Porto“.