Nella notte una fortissima tromba d’aria ha investito il Lido di Catanzaro, uno dei quartieri più frequentati e vicino al litorale mediterraneo: danni provocati molti, per fortuna non vi sono feriti o vittime, ma la paura è stata molta con l’episodio meteorologico che ha scatenato un’autentico disagio su molti stabilimenti balneari. La forza del vento – come rilancia l’Ansa – ha sollevato diverse strutture in legno all’interno delle spiagge, finendo poi sulla strada e investendo le auto parcheggiate (come si può vedere nella foto qui sopra). Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco ed i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Catanzaro. I vigili del fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza degli allacci elettrici e del gas: feriti non ve ne sono e questa è davvero la notizia più importante, nonostante la tromba d’aria sia durata non più di qualche minuto. Accanto a Catanzaro, nella vicina Roccelletta di Borgia, un altro violento temporale ha provocato la caduta di alberi, per fortuna anche qui senza colpire nessuno. Il Sud resta nell’occhio del ciclone in questa ultima parte di agosto con nubifragi e “bombe d’acqua” che hanno colpito questa notte anche Palermo e parte della Sicilia: senza feriti ma anche qui con molti danni a strutture, strade e alberi. Poche ore prima, sempre in Calabria, il dramma nel Parco del Pollino dove hanno perso la vita 10 persone escursionisti tra le gole del Raganello.
PAURA ANCHE A PUNTA ALA, MAREMMA
Una seconda tromba d’aria ha invece colpito, sempre nelle ultime ore, la Toscana e in particolare la zona della Maremma: a Punta Ala, un medico responsabile della chirurgia toracica all’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia se l’è vista brutta, colpito all’improvviso dal nubifragio mentre si trovava sul gommone assieme alle due figlie minori e altri parenti. Le onde altissime provocate dalla tromba d’aria hanno rischiato seriamente di provocare una strage, evitata dal pronto intervento dei portuali che hanno salvato la famiglia di Massimiliano Paci. «Abbiamo preso il sole, fatto il bagno e deciso quindi, intorno alle 16, di rientrare. All’improvviso, però, attorno a noi si è scatenato l’inferno: prima una grandinata e poi, subito dopo, una tromba d’aria con onde alte fino a quattro metri. Eravamo in navigazione tra le rocchette e il porto di Punta Ala in quel momento, diretti appunto verso la spiaggia, quando ci siamo trovati dinanzi barriere d’acqua e un vento che ci trascinava al largo. Superato con difficoltà l’isolotto dello Sparviero, siamo stati accostati da un’altra imbarcazione. Fortunatamente si erano resi conto dal porto che eravamo in difficoltà. Avevamo le onde altissime davanti a noi: i bimbi piangevano terrorizzati e non sapevamo come tornare a riva, il mare che poco prima era una ‘tavola’ all’improvviso era in piena burrasca», ha raccontato al Resto del Carlino il chirurgo scampato dalla tragedia.