Anche a Roma si celebra in questi giorni la festa del Sacrificio che riunisce i musulmani di tutto il mondo riempiendo le moschee di fedeli in preghiera. E così la comunità sudanese di via Scorticabove continua a restare compatta anche dopo lo sgombero della palazzina gestita da una cooperativa coinvolta in Mafia Capitale. Da qui, in realtà, non se ne sono mai andati e circa una cinquantina di rifugiati dorme in strada dallo scorso 5 luglio. Tra loro, come riporta Repubblica.it, c’è anche il sudanese 38enne, Jamal, che in occasione di questo periodo di festa dice: “Vogliamo far sentire che noi ci siamo e che continueremo a resistere”. La festa del sacrificio rappresenta per l’intera comunità musulmana anche motivo di felicità e per tale ragione i sudanesi presenti non hanno intenzione di fare a meno di questo spirito nonostante continuino a rischiare lo sgombero anche dalla strada. “In base alla tradizione si mangia la carne e chi può condivide il cibo con chi non ne ha”, ha aggiunto Jamal. Perché questa festa è anche sinonimo di solidarietà e condivisione, senza che nessun animale vivo venga trasportato in strada come accaduto nelle passate ore a Napoli.
COMUNITÀ SUDANESE A ROMA: A RISCHIO NUOVO SGOMBERO
A Roma, la comunità sudanese si è preparata ai festeggiamenti realizzando sotto uno dei tendoni presenti lungo la strada e dove in tanti hanno trovato rifugio dei tavoli per accogliere bevande e carne preparata in casa di amici o da qualche associazione. A chi li raggiunge per festeggiare viene offerto tutto ciò in loro possesso dando esempio di solidarietà. La stessa che in via Scorticabove in cui la comunità sudanese risiedeva da 13 anni, è sempre stata presente. Proprio gli stessi sudanesi che oggi festeggiano, attendono di sapere il loro destino; è previsto per il prossimo 5 settembre l’incontro con l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Roma, Laura Baldassarre, per discutere del progetto di co-housing, proposto ad inizio agosto dai sudanesi e la rete di associazioni. Questo servirà a tenere unita la comunità di via Scorticabove oggetto già di uno sgombero e che ora spera di evitarne un altro improvviso.