Non solo Diciotti, il tema migranti continua a far discutere e ad impegnare le cronache quotidiane: è di oggi la notizia di una nave con 100 persone a bordo che è stata soccorsa – a circa 70 miglia a sud da Malta – da una flotta militare de La Valletta. Purtroppo, pare che siano stati recuperati anche due cadaveri di rifugiati che non sono riusciti a salvarsi durante la traversata. Lo hanno reso noto le AFM (Armed Forces of Malta) questo pomeriggio, inserendosi indirettamente nel delicato processo della nave Diciotti (con 177 migranti fermi al porto di Catania): nei giorni scorsi il Governo italiano aveva attaccato, tra gli altri, anche Malta per la mancanza di “umanità” e “impegno” nel soccorrere le navi dei disperati che continuano ad arrivare nel Mediterraneo. Oggi però il governo di La Valletta rilancia, spiegando come l’operazione di salvataggio porterà i migranti raccolti nel porto dell’isola dove saranno registrati e da dove si cercherà di capire come e quando attuare la redistribuzione garantita dal Consiglio Europeo di fine giugno (lo stesso a cui si appella il Governo di Roma nel tentare di risolvere il “guaio” della Diciotti).
SCONTRO SALVINI-LA VALLETTA
L’annuncio del salvataggio è giunto qualche ora dopo le parole di Matteo Salvini che aveva attaccato Malta per non avere rispettato i propri impegni riguardo al precedente meccanismo di redistribuzione creato dalle autorità italiane. «Malta ha sempre partecipato ai meccanismi di solidarietà ed è stato il primo Stato membro dell’Ue a rispettare i propri impegni riguardo al meccanismo di solidarietà della Commissione europea verso Italia e Grecia», la precisa risposta del Ministro degli Interni di La Valletta, Michael Farruggia. Non solo, la linea di Salvini e del Governo Conte non è piaciuta in origine già sul “caso” Lifeline dello scorso luglio: «sfortunatamente, l’Italia non ha ancora rispettato i suoi impegni sul meccanismo di redistribuzione avviato da Malta rispetto ai migranti sbarcati sull’isola dalla Lifeline il 27 giugno». Nel merito, il Governo maltese intende replicare alle accuse di Roma anche sul caso Diciotti, con la nota ufficiale dell’esecutivo guidato dal premier Muscat che recita: «le autorità maltesi sono già state in contatto con le autorità italiane per adempiere quanto prima agli impegni assunti. Tuttavia, le autorità italiane non hanno previsto alcuna procedura concreta per Malta»