Intervistato da Rtl 102.5 a “NonStopNews” il Minsitro degli Interni Matteo Salvini torna ancora sul caso Diciotti e aggiunge ancora benzina sul fuoco della polemica: «Il mio obiettivo è il No Way australiano. Sulla Diciotti sono tutti immigrati illegali. L’Italia non è più il campo profughi d’Europa. Con la mia autorizzazione non scende nessuno», ribadendo la sua convinta linea che mira alle politiche di forte chiusura dei confini attuata in Australia, dove la regolamentazione è molto rigida e prevede l’obiettivo di respingere o deportare ogni migrante arrivato illegalmente via mare in territorio australiano. Non lo spaventa né Fico né Mattarella, «non sarà il Colle a dirmi cosa fare su una competenza del mio Ministero», ha aggiunto il vicepremier completamente intenzionato a perseguire la propria linea dura che ha un unico interlocutore “giurato”, l’Unione Europea. «Il mio obiettivo non è la redistribuzione in Europa, ma che ci siano nei Paesi di partenza degli sportelli europei che decidono chi ha diritto di partire e chi ne ha diritto venga in aereo non sui barconi. Chi viene coi barconi non entra».
PROCURATORE AGRIGENTO: “A BORDO MALATI DI SCABBIA”
Sono sbarcati i 27 minori dalla Nave Diciotti, tra loro c’è anche una ragazza, ma non è ancora chiaro per le altre persone che sono a bordo dell’imbarcazione della Guardia Costiera. Una situazione drammatica che ha creato conflitto anche nel Governo, con lo scontro Salvini-Fico ad altissima tensione. Intervistato dal Corriere della Sera, il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio ha sottolineato che i disperati a bordo sono “in gran parte ammalati e colpiti da scabbia”. Ecco le sue parole: “Ho constatato che sono quasi tutti affetti da scabbia. Una realtà devastante, a cominciare dai cattivi odori che ti restano addosso. Mi ha accompagnato un appuntato che non era mai stato a contatto con questa realtà. Sconvolto. “Dottore dal vivo cambia tutto, non è come si legge sui giornali…”. Ha ragione”. Patronaggio ha poi commentato il possibile conflitto tra magistratura e pezzo della politica: “Assolutamente no. Per fare un’ispezione era tecnicamente necessaria l’apertura del fascicolo per sequestro di persona e arresto illegale. Ma la valutazione tecnico giuridica e l’individuazione degli eventuali responsabili è complessa e mi riservo ogni ulteriore decisione da adottare dopo le indagini che ho delegato alla Guardia costiera”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IPOTESI SEQUESTRO DI PERSONA
Sono sbarcati nella notte i 27 (o 29) minori non accompagnati presenti sulla nave della guardia costiera italiana, Diciotti. I bambini sono stati fatti scendere presso il porto di Catania dove l’imbarcazione è ormeggiata dalla serata di lunedì. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha dato l’autorizzazione allo sbarco a seguito di una lunga giornata di pressioni e appelli, in cui si è registrato anche un durissimo scontro fra lo stesso leader del Carroccio, e il presidente della Camera, Roberto Fico. I giovani migranti sono stati controllati dal personale medico presente nel porto, e sono stati quindi trasferiti in due centri di accoglienza messi a disposizione da parte del comune di Palermo. Nel frattempo sono state aperte tre indagini, fra cui quella di Agrigento, che parla di illecito trattenimento di persone, e c’è ora al vaglio dei magistrati, come riferisce l’adnkronos, l’ipotesi di sequestro di persona a carico di ignoti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA DIRETTA DI SALVINI
In una infuocata diretta Facebook, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha spiegato di essere irremovibile riguardo lo sbarco dei migranti della Diciotti, e soprattutto di non temere ingerenze esterne, neppure da parte del Presidente della Repubblica. Ha spiegato il vicepremier: “Non sono ignoto. Sono qua. Sono Matteo Salvini. Senatore e ministro dell’Interno con mandato preciso di difendere i confini e occuparsi della sicurezza di questo Paese. Mi volete indagare? Indagatemi. Mi volete processare? Processatemi. Ho spalle larghe. Ma con il mio permesso, a parte i bambini, non sbarca nessuno. Se vuole intervenire il presidente della Repubblica lo faccia. Se vuole intervenire il premier lo faccia. Ma per me l’Italia ha già dato. Se l’Europa non fa il suo dovere, per quanto mi riguarda le navi, come arrivano, possono tornare indietro.” E anche se sui minori non accompagnati la soluzione è stata trovata, l’odissea della Diciotti sembra ancora lontana dall’essere terminata. (agg. di Fabio Belli)
“SBARCHINO SOLO I BAMBINI”
Da una parte i diversi fronti polemici di Matteo Salvini con Roberto Saviano e il Governo di Malta, dall’altro uno scontro istituzionale senza precedenti in merito ai 177 migranti a bordo della nave Diciotti in dotazione alla Guardia Costiera, attraccata finalmente a Catania ma impossibilitata a far sbarcare i migranti a bordo. Infatti, dopo la visita a bordo del pm di Agrigento, Luigi Patronaggio, sull’imbarcazione, pare che la Procura del centro siciliano abbia aperto un fascicolo di inchiesta, a carico di ignoti, per il reato di sequestro di persone e arresto illegale: insomma, la pressione monta sui Ministri Toninelli e Salvini, rispettivamente titolari dei dicasteri di Infrastrutture e dell’Interno, dopo che anche il Presidente della Camera, Roberto Fico, si era espresso a favore dello sbarco dei migranti. Intanto nelle ultime ore sono arrivate due importanti novità: da una parte il Premier Conte ha rivolto in un post un appello alla UE affinché “batta un colpo” dopo che l’Italia ha mostrato, a suo dire, ancora una volta il suo volto umanitario ma “rimane abbandonata a se stessa”: “Ma le istituzioni europee cosa aspettano a intervenire?”; per quanto riguarda il vice-premier Matteo Salvini, durante una sua diretta live su Facebook avrebbe dato il via libera affinché almeno i 29 minori a bordo, e solo quelli ha specificato (“Ma non facciamo un passo oltre”) possano scendere dalla nave. (agg. di R. G. Flore)
PM AGRIGENTO IN VISITA SULLA NAVE
L’Unione Europea ha fatto sapere che sul caso della nave Dciotti, «siamo stati contattati dall’Italia domenica, e da allora siamo entrati in contatto con gli Stati membri per trovare una soluzione rapida. I contatti sono ancora in corso. Continuiamo a lavorare, in modo tale che le persone a bordo possano essere sbarcate il prima possibile. Per la Commissione europea questa è prima di tutto un imperativo umanitario»: le parole del portavoce Commissione Ue per la Migrazione, Tove Ernst, entrano nella polemica e nell’agone della vicenda ancora bloccata nel porto di Catania. Il procuratore di Agrigento, nel frattempo, è saluto a bordo della nave della Guardia Costiera per valutare i primi dati in merito al fascicolo di indagine da lui aperta sul presunto illecito di “trattenimento” dei 177 migranti sulla Diciotti, ormai da giorni. Qualora Patronaggio trovasse responsabilità da parte di alcuni esponenti del Governo, allora il guaio diverrebbe molto più roboante e la “palla” passerebbe al Tribunale dei Ministri, con l’inevitabile messa in stato di accusa di alcuni componenti del CdM. Dopo l’appello di Saviano, alcuni esponenti del Pd hanno tentato di salire a bordo della nave a Catania, ma sono stati fermati dalla Capitaneria di Porto e dal prefetto. In particolare, il senatore Davide Faraone ha raccontato la vicenda occorsagli in prima persona: «Ci e’ stata negata una ispezione sulla Diciotti perche’ finora non e’ stata avviata alcuna indagine epidemiologica sulla nave militare che da giorni e’ bloccata nel porto di Catania. Ci sono 177 migranti e tanti militari italiani dell’equipaggio sequestrati da Salvini e Toninelli che sono a rischio epidemia».
MALTA ATTACCA SALVINI
Dopo le dure parole pronunciare dal Presidente della Camera, Roberto Fico, a proposito dello stallo a cui è sottoposto l’equipaggio e i migranti a bordo della Nave Diciotti nel porto di Catania (ribadendo che tutti i migranti devono finalmente sbarcare, dato che ci sono dei minori non accompagnati, al di là della giusta contrattazione a Bruxelles) adesso a scagliarsi contro il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è anche il Governo di Malta: attraverso le parole del suo omologo sull’isola, Michael Farrugia, La Valletta non ci sta alle critiche ricevute dal leader del Carroccio nonché vicepremier e in una nota fa sapere che è l’Italia a “non rispettare gli impegni”, ricordando che le autorità maltesi “si sono messe in contatto con quelle italiane per onorare quanto prima gli impegni presi”: a detta di Farrugia, infatti, dalla Farnesina non è giunto ancora nessun segnale concreto in merito alla redistribuzione secondo il solito meccanismo delle quote dei migranti a bordo della Diciotti, sul modello di quanto accadde a fine giugno con la Lifeline. Intanto, mentre lo scontro prosegue dalla Commissione UE si fa sapere che si sta lavorando alacremente alla ricerca tempestiva di una soluzione e che “sono in corso dei continui contatti coi diversi Stati Membri”. (agg. di R. G. Flore) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA
FICO CONTRO SALVINI
La Nave Diciotti con a bordo 177 migranti è ferma a Catania, nessuno può sbarcare fino a quando non verrà raggiunta l’intesa tra l’Italia e l’Unione Europea sul ricollocamento. Questa la linea guida del ministro dell’Interno Matteo Salvini ma, ancora una volta, il presidente della Camera Roberto Fico la pensa diversamente. Intervenuto su Twitter, la terza carica dello Stato, nonché esponente di rilievo del Movimento 5 Stelle, ha commentato: “La giusta contrattazione con i Paesi dell’Unione europea può continuare senza alcun problema, adesso però le 177 persone – tra cui alcuni minori non accompagnati – devono poter sbarcare. Non possono essere più trattenute a bordo, poi si procederà alla loro ricollocazione nella UE”. Un indirizzo condiviso da Maurizio Martina, segretario del Partito Democratico, che ha attaccato: “177 persone e una nave della Guardia Costiera Italiana prese in ostaggio dalla propaganda di questo governo #Diciotti”. Infine, segnaliamo la risposta a Fico della esponente dem Anna Ascani: “Che dici Roberto, fai una telefonata al tuo amico @luigidimaio che poi avvisa @matteosalvinimi oppure preferisci continuare coi tweet? No perché quelle 177 persone non è che non vogliano sbarcare. È che gli amici tuoi, del TUO governo, non le fanno sbarcare. Ipocrita”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI REPLICA A SAVIANO
Non c’è ancora una soluzione al caso Diciotti, la nave della Guardia Costiera italiana con a bordo 177 migranti ormeggiata davanti al porto di Catania in attesa di avere un’indicazione sul porto dove sbarcare il suo carico “umano”. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini al momento non sembra intenzionato a recedere dalla su posizione di no allo sbarco in Italia, né dall’Europa arrivano per il momento segnali che suggeriscano una rapida soluzione di questa crisi diplomatica sulla pelle dei migranti. Nel frattempo la polemica impazza: lo scrittore Roberto Saviano nelle scorse ore ha parlato apertamente di “sequestro di persona plurimo di Stato” in descrizione della scelta di Salvini di tenere “ostaggio” della Diciotti i 177 migranti. Una ricostruzione che ovviamente non viene condivisa dal ministro dell’Interno, che poco fa al suo profilo Twitter ha preso di mira proprio Saviano:”Finisce l’estate e tornano le fesserie di Saviano! Vi era mancato? A me no”. (agg. di Dario D’Angelo) QUI LA NOTIZIA APPROFONDITA
TONINELLI, “SPERO AIUTO ALL’ITALIA NELLE PROSSIME ORE”
Sono da giorni a bordo della nave Diciotti, e prima erano stati per giorni nel Mediterraneo in condizioni pietose: i 177 migranti, ad oggi, sono ancora nel porto di Catania dopo la decisione della Guardia Costiera italiana – su invito del ministro Toninelli – ma il Viminale ha imposto ieri il “niet” sullo sbarco finché non arriveranno soluzioni e risposte concrete sulla redistribuzione da parte di Bruxelles e di altri Paesi Ue. Tardando le risposte, Salvini tiene ancora la nave “ancorata” al porto senza possibilità di sbarco, scatenando ancora di più associazioni, opposizioni e parte del mondo culturale. Stamattina c’era stato un timido segnale di novità, con il Ministro dei Trasporti e Infrastrutture che aveva spiegato «Spero vivamente che venga dato all’Italia l’aiuto che merita e che venga fatto nelle prossime ore», mentre la Procura di Agrigento e quella di Catania indagano per illecito trattenimento. Più tardi però arriva la smentita, secondo fonti del Viminale, che rilancia su come «non sono previste al momento novità sulla vicenda della nave della Guardia costiera italiana Diciotti con a bordo 177 migranti e attraccata a Catania ma senza che alcuno dei migranti possa scendere». QUI LA CRONACA DI IERI SULLA NAVE DICIOTTI
L’INVETTIVA DI SAVIANO CONTRO SALVINI
Il Ministro Salvini intanto, rispondendo alle dure critiche negli scorsi giorni di un luogotenente della Guardia Costiera – Antonio Ciavarelli, che aveva definito la scelta del Governo sul caso Diciotti come “imbarazzante e incomprensibile” – stamane ha cinguettato sui social «Dopo che il Pd e la sinistra hanno lasciato che l’Italia venisse INVASA da più di 700mila immigrati quello “imbarazzante” sarei io? Roba da matti… Io non mollo Amici, e vado avanti». Nel frattempo scatta un pressante appello dei magistrati per i minori che questa mattina rilanciano sul caso Diciotti, «Consentite a tutti i minori e ai soggetti vulnerabili di sbarcare immediatamente perché sia possibile l’apertura di procedimenti giudiziali a loro tutela e l’inserimento in strutture di accoglienza adeguate». Tornando per l’ennesima volta a scagliarsi contro Salvini e contro la linea del Governo sul tema migranti, lo scrittore Roberto Saviano scrive sui social «il Governo tiene in ostaggio 177 esseri umani. La Diciotti, che da 5 giorni non può sbarcare chi è a bordo per ordine del ministero degli Interni, rappresenta un caso gravissimo e illegale di sequestro di persona plurimo “di Stato”». DA DOVE NASCE IL CASO DICIOTTI