Blitz di Forza Nuova contro Benetton: i militanti hanno deciso di protestare a Genova contro la famiglia che attraverso Atlantia controlla Autostrade. Il movimento di destra ritiene la società responsabile del crollo del ponte Morandi, quindi la scorsa notte alcuni suoi militanti hanno affisso dei manifesti sulle vetrine dei negozi Benetton di corso Buenos Aires e Nervi. «Il vostro unico colore è il rosso sangue delle vittime», hanno scritto sui volantini. In una nota hanno poi spiegato la natura del loro attacco: «Sono decenni che una classe politica asservita agli interessi del grande capitale ha svenduto gli interessi nazionali a gruppi finanziari più attenti al profitto che alla sicurezza delle persone». E poi si fa riferimento alla proposta di nazionalizzazione di Autostrade: «Già nel 2009 Roberto Fiore, in una tribuna politica, affermava che la nazionalizzazione dei settori strategici dell’economia come autostrade, sanità e compagnie di bandiera è vitale per l’interesse nazionale».
“VOSTRO UNICO COLORE È ROSSO SANGUE DELLE VITTIME”
Non è però il primo attacco di Forza Nuova a Benetton. Nei giorni scorsi ha fatto discutere uno striscione collato davanti alle vetrine di un negozio ad Alessandria. Lo striscione è stato apposto lo scorso 17 agosto, e voleva essere una dimostrazione dello sdegno causato dalle vicende connesse alla terribile tragedia di Genova. Poche parole per il messaggio, chiarito dalle immagini dello striscione: «Benetton United color rosso sangue». Con rosso sangue Forza Nuova ha simboleggiato il dolore delle vittime del crollo del ponte Morandi, disastro per cui Forza Nuova chiede un’assunzione di responsabilità da parte dei colpevoli. «Forza Nuova chiede a gran voce, che i responsabili di incuria e negligenza (fattori determinanti nella tragedia) individuati nella famiglia Benetton, quali gestori e quindi incaricati, da un passato governo, di detenere la concessione della rete autostradale, si assumano le loro evidenti responsabilità, senza giustificazione alcuna né attingendo alla solita pratica dello scaricabarili, diffusa ampiamente di fronte a simili tragedie. Questa una tragedia si poteva e ancor più si doveva evitare». E quindi i militanti del movimento hanno invitato a boicottare il marchio.