Nuove scosse di terremoto oggi, venerdì 24 agosto 2018, a Campobasso. Negli ultimi giorni il Molise è stato colpito da diversi sismi e nelle ultime ore la terra è tornata a tremare: come evidenziato da Ingv, alle 12.25 è stata registrata una scossa di magnitudo 2.7 a Guglionesi, provincia di Campobasso: il sisma si è verificato ad una profondità di 23 chilometri. Terra tremata anche nei comuni adiacenti: da Montecilfone a Larino, passando per Palata, Guardialfiera, San Martino in Pensilis e Tavenna. Ma non solo, poco prima è stata registrata un’altra scossa: magnitudo 2.3 con epicentro a Larino ad una profondità di 11 chilometri. Anche in questo caso, nei pressi dei comuni sopra citati con l’aggiunta di Montorio nei Frentani. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulla situazione nel Molisano, per il momento non sono stati registrati danni a cose o persone. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



APPELLO DEL SINDACO DI PALATA

Tra i vari Comuni in difficoltà nella provincia di Campobasso a causa dello sciame sismico in Molise, uno dei più colpiti oltre a Montecilfone, il più vicino all’epicentro delle scosse più forti, è sicuramente Palata. Il Sindaco Michele Berchicci ha lanciato un appello al Fatto Quotidiano, per sensibilizzare sulla situazione di un Comune in cui in molti sono ancora costretti a dormire in macchina: “Sono state fatte delle verifiche approfondite negli edifici scolastici. Decideranno i genitori degli alunni se utilizzare la nuova scuola dove manca ancora qualcosa o il vecchio stabile scolastico. Si deciderà entro qualche giorno insieme ai cittadini. A Palata, paese di 1600 abitanti in pieno cratere sismico, sono ancora 68 le persone che dormono nella tendopoli o in tende private. Il problema grande è la paura, tutto sembrava tornato alla normalità, poi, dopo la scossa di due giorni fa, alcuni sono tornati a dormire in auto“. (agg. di Fabio Belli)



POSSIBILI SCOSSE PIU’ FORTE

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiamato oggi il Governatore del Molise, Donato Toma, per esprimere la vicinanza del Governo a tutta la regione nel momento di massima allerta per il terremoto (che ha portato al numero di 340 sfollati dopo le scosse della scorsa settimana, ndr). «Il premier ha espresso vicinanza al popolo molisano, si è informato su tutta la situazione che stiamo vivendo e ha assunto un impegno, prima di tutto morale, di partecipazione alle vicende molisane. Le istituzioni anche a livello nazionale ci sono vicine e sono sensibili in relazione a questo problema che stiamo vivendo», ha raccontato Toma alla stampa locale, mentre anche Borrelli prima della conferenza stampa di stamane ha sentito il Premier per coordinare i prossimi interventi di salvaguardia della comunità molisana. Ancora Toma, sul fronte dello stato d’emergenza, spiega come «stiamo accelerando sulle verifiche perché i tempi stringono», con i lavori giunti ormai al termine in modo da inviare il plico completo a Roma per il CdM, cui toccherà la decisione sul reale stato di emergenza da imporre sul Molise. «Spero che a giorni avremo la dichiarazione», ha concluso il Presidente della Regione da Campobasso. (agg. di Niccolò Magnani)



RIAPRONO VIADOTTI BIFERNINA

Le parole del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli sulla possibilità che in Molise si verifichino in futuro scosse di terremoto anche più forti di quella di magnitudo 5.1 verificatasi pochi giorni fa a Montecilfone non lasciano tranquilla la popolazione, che però sta cercando di ritrovare la sua normalità senza per questo negare il rischio sismico che caratterizza l’intera area. In questo senso, come riportato dall’Ansa, si apprende che prima di lunedì verranno riaperti i due viadotti della Bifernina. Lo ha confermato il Presidente della Regione Molise, Donato Toma. “Sul viadotto domani mattina in Prefettura avremo un tavolo con il Prefetto in cui l’Anas comunicherà i risultati delle verifiche. Ad oggi non ho avuto comunicazione di particolare criticità. Spero prima di lunedì in una riapertura”. I due viadotti della Fondovalle del Biferno erano stati chiusi lo scorso 16 agosto, proprio in seguito alla forte scossa di magnitudo 5.1. (agg. di Dario D’Angelo)

SERBATOIO IDRICO MONTECILFONE DA CHIUDERE

Si fanno i conti dei danni dopo le ultime violente scosse di terremoto in Molise. Nessuna persona è rimasta coinvolta, ma vi sono una serie di edifici danneggiati, a cominciare dal serbatoio idrico di Montecilfone, che il sindaco Franco Pallotta ha chiesto di demolire tramite ordinanza specifica. Si tratta di una struttura alta quasi trenta metri, pericolante dopo il sisma della scorsa settimana, che va appunto demolita per evitare che si verifichino dei feriti. Sempre nello stesso paese sono state 405 le richieste di intervento, mentre sono 35 le case che risultano inagibili. A Palata ha invece subito dei danni la caserma dei carabinieri, mentre per quanto riguarda le scuole saranno le famiglie a scegliere in quale dei due edifici presenti iniziare le lezioni del nuovo anno. Infine, per quanto riguarda i viadotti della Bifernina, dovrebbero riaprire entro questa settimana, come confermato da Donato Toma, presidente della regione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LE PAROLE DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Non è possibile prevedere il terremoto, ma potrebbero verificarsi in Molise scosse più forti di quella di magnitudo 4.1 avvenuta una settimana fa a Montecilfone, in provincia di Campobasso. Lo ha dichiarato il Capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, oggi al Coc di Montecilfone per un incontro con il sindaco Franco Pallotta, i tecnici e le istituzioni locali per fare il punto sull’emergenza terremoto in Molise. «Non possiamo escludere ulteriori scosse, anche di più elevata intensità», ha dichiarato Borrelli, ribadendo quello che aveva detto già due giorni fa in Prefettura a Campobasso. «Per queste ragioni abbiamo raccomandato e attivato insieme al presidente della Regione, Donato Toma, con il Prefetto, Maria Guia Federico, con i sindaci e le istituzioni presenti sul territorio una serie di presidi a garanzia dell’assistenza alla popolazione», ha spiegato il numero uno della Protezione civile nazionale, come riportato da Repubblica.

TERREMOTO MOLISE: “POSSIBILI SCOSSE ANCORA PIÙ FORTI”

«Bisogna tenere la massima attenzione anche da parte dei cittadini, quelli che non si sentono sicuri nelle proprie abitazioni, possono rivolgersi ai Comuni nei punti di assistenza». Così Angelo Borrelli, Capo della Protezione civile nazionale, in merito all’eventualità di nuove scosse di terremoto in Molise e alle conseguenze del sisma di magnitudo 4.1 sulla scala Richter di una settimana fa. Nei giorni successivi tra l’altro ci sono state scosse anche in Emilia Romagna e Marche. «C’è il terremoto, il terremoto non è prevedibile, ci sono queste scosse, gli esperti dicono che è aumentata la probabilità che ci possa essere una scossa ancora più forte, regoliamoci di conseguenza. Questo è il messaggio che deve passare», ha spiegato Borrelli, come riportato da Repubblica. Inoltre, ha rivelato che il governatore del Molise chiederà lo stato di emergenza per la regione. «Il presidente Donato Toma sta preparando la relazione. Appena pronta, porterò la dichiarazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Consiglio dei ministri».