Alla folta schiera di anti-Salvini italiani si aggiungono da oggi anche gli alpini. Con una nota pubblicata sulla propria pagina Facebook l’Associazione Nazionale Alpini ha chiarito:”A seguito delle recenti vicende relative all’utilizzo di nostri marchi e simboli da parte di persone esterne all’Associazione Nazionale Alpini e che a volte rivestono ruoli istituzionali, politici o comunque pubblici, l’ANA ribadisce e riafferma quanto è indicato all’art. 2 del nostro Statuto, ossia che l’Associazione è apartitica. Si afferma pertanto che ogni eventuale accostamento dei nostri simboli a situazioni politiche, personaggi politici o altro non è assolutamente promosso né voluto dall’ANA”. Il riferimento è agli episodi recenti che hanno visto il ministro dell’Interno indossare la maglietta degli alpini. Come riporta La Repubblica, è accaduto il 20 agosto a Milano, quando Salvini ha fatto visita all’Opera Cardinal Ferrari e di nuovo due giorni fa, a Pinzolo, quando durante una diretta Facebook il titolare del Viminale toccandosi il petto aveva dichiarato:”Orgogliosamente indossando la maglia degli alpini che avranno la loro adunata nazionale prossima a Milano”.



La protesta era stata sollevata dal presidente della sezione milanese Luigi Boffi, indignato dal fatto che il vicepremier avesse indossato la maglietta degli Alpini con i simboli dell’Adunata del Centenario. Secondo Boffi, “Ne va della nostra credibilità, della nostra autonomia, della nostra serietà. Una volta per tutte diciamolo forte: non siamo noi Associazione Nazionale Alpini a seguire la Lega, ma caso mai Salvini che furbescamente cavalca il sentire sincero e senza altri falsi scopi di noi Alpini”. (agg. di Dario D’Angelo)



CACCIARI CONTRO SALVINI:”HA RAGIONE SOLO SULL’EUROPA”

Ha usato toni duri il filosofo Massimo Cacciari per commentare il caso della nave Diciotti, ormeggiata al porto di Catania da lunedì sera senza che nessun migrante a bordo possa sbarcare, ad eccezione dei minori. «Su una cosa sono del tutto d’accordo con Salvini: vergogna, vergogna e vergogna», ha detto a In Onda su La7 in merito alla gestione europea dei migranti. «Il modo in cui l’Europa affronta da anni una questione di questa portata, una tragedia mondiale, è vergognoso. Ci stiamo giocando la faccia ed il pudore», ha aggiunto l’ex sindaco di Venezia. Ma per Cacciari deve vergognarsi anche Salvini: «Vergogna di tutti noi, me compreso perché io mi sento corresponsabile a queste tragedie, ogni volta che uno muore annegato in mare mi sento male. Non dico “uno di meno”, io mi sento male e mi vergogno di questo paese e di questa Europa», aggiunge, visibilmente alterato. E quindi si rivolge a chi non si indigna di questa situazione: «Secondo me è un pezzo di m… e basta». (agg. di Silvana Palazzo)



CACCIARI “DICIOTTI, CHI NON SI INDIGNA? UNA MER..”

Il caso della Nave Diciotti, con 177 migranti fermi a bordo nel porto di Catania da giorni (ora sono meno sulla barca della Guardia Costiera visto che i 29 minori sono stati sbarcati, ndr) mostra, una volta di più, il vero grado di scontro della politica e società italiana degli ultimi mesi. Da una parte Matteo Salvini, ministro degli Interni e responsabile della linea durissima contro l’ingresso degli immigrati nel nostro Paese; dall’altra, tutti (o quasi) gli “altri”. Con questo “altri” intendiamo praticamente tutto il mondo degli intellò, della cultura, della stampa liberal e delle tante associazioni pro-migranti, financo alla Cei e ovviamente, non c’era neanche da scriverlo, delle opposizioni anti-Salvini. Ieri a In Onda su La7 uno dei rappresentanti di questa corrente anti-Governo gialloverde, Massimo Cacciari, ha voluto esemplificare l’attacco e la polemica tout court contro la vicenda della nave Diciotti che vede ora anche la procura di Agrigento impegnata a decifrarla. «Chi non si indigna per questa vicenda è una mer..», attacca fortissimo il filosofo ex sindaco di Venezia, come si può osservare nel video qui sotto. Secondo Cacciari, inoltre, la linea di Salvini è un insulto al ruolo anche culturale che l’Italia ha sempre mostrato in Europea negli anni e nei secoli scorsi: «Stiamo affrontando questa situazione di giorno in giorno – ha detto il filosofo – Una nave che attracca, un’altra che va a Malta. Ci stiamo giocando l’Europa e il destino dei nostri figli e se pensiamo che possa esserci futuro in un’Europa di staterelli sovrani, siamo dei dementi. O meglio, siamo dei totali ignoranti che non hanno cognizione della storia».

DA SAVIANO A LE MONDE: TUTTI CONTRO LA LINEA-SALVINI

Ma Cacciari non è certo “solo” in questa invettiva anti-Salvini e pro-immigrazione e salvataggio in mare dei disperati in arrivo da ogni parte dell’Africa e del Medio Oriente: nei giorni scorsi addirittura il principale quotidiano francese, Le Monde, si è scagliato contro il Ministro degli Interni proprio sul caso Diciotti: «L’imbroglio non è finito per i 177 migranti del Diciotti, i cui passeggeri sono nuovamente ostaggi di un ricatto del ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini», e poi ancora «Vuole sfruttare la stessa soluzione che era stata trovata per l’Aquarius. Sta moltiplicando le provocazioni nell’accoglienza dei migranti, in particolare quando minaccia di riportarli in Libia facendo finta di dimenticarsi della convenzione di Ginevra che lo vieta espressamente». Dall’estero ai nostri confini, con la presidente di Potere al Popolo che si fa carico a nome di tutta la sinistra movimentista “extra-Pd” di attaccare questo Governo considerato populista e razzista: «Penso che la questione dell’accoglienza vada affrontata con serietà. Ricordo Conte di ritorno dal Consiglio Europeo dire ‘abbiamo risolto tutto, è andata, finalmente l’Europa ci risponderà». Per chiudere, non possiamo non citare nel filone polemico anti-Salvini, il “principe” e nemico n.1 (da parte sua sicuramente, ndr) del Ministro, Roberto Saviano. Dopo averlo definito “razzista, fascista, schifoso, mafioso e malavitoso” (non stiamo esagerando, sono tutti virgolettati reali), ieri lo scrittore di Gomorra ha scritto sul caso Diciotti «Ministro della Mala Vita, oggi gode di un consenso popolare che cavalca come un’onda, pronta a richiudersi su di lei. Ha giurato sulla Costituzione e se la viola in maniera palese come sta facendo con la nave Diciotti, non è più politica ma eversione. E per quella c’è il carcere». Il problema resta ed è, per fortuna, molto più grande e complesso dello scontro politico-culturale tra Salvini e il resto del mondo. Quello che stupisce è che ormai, in questo Paese, se non si è d’accordo con il tema (o pensiero) dominante, o si è “complici” o si è semplicemente dei “pezzi di m…”. Anche questo, crediamo, sia un grosso problema..