Nonostante le scuse del diretto interessato, le parole del deputato della Lega Giuseppe Bellachioma contro i magistrati continuano a scatenare il dibattito. E’ intervenuto sulla vicenda anche Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione Abruzzo ora senatore del Partito Democratico. Come riportato dai colleghi dell’Ansa, D’Alfonso ha affermato: “Le dichiarazioni dell’on. leghista abruzzese Giuseppe Bellachioma sono di una gravità inaudita e destano grande preoccupazione. Sul piano politico sembra essere ritornati al periodo fascista, durante il quale l’indipendenza della Magistratura fu completamente annullata e qualche magistrato coraggioso subiva atti di intimidazione non dissimili da quello messo in atto da Bellachioma”. E continua: “Dire, rivolto ai magistrati: “Se toccate Salvini veniamo a prendervi a casa” equivale alle parole di minaccia “Chi tocca il Duce avrà piombo” rivolte al magistrato Mauro Del Giudice che mise sotto accusa i fascisti indiziati dell’omicidio di Matteotti”. L’esponente dem ha inoltre sottolineato che presenterà denuncia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



LE SCUSE DI BELLACHIOMA

Alla fine per Giuseppe Bellachioma è arrivato il momento delle scuse, dopo aver alzato i toni dello scontro con la Magistratura relativamente alle dichiarazioni di Matteo Salvini sui migranti. “Sinceramente colpito e profondamente rattristato dalle reazioni seguite a un mio post di ieri, intendo scusarmi e chiarire: in nessun modo intendevo attaccare, né tantomeno minacciare, la Magistratura, del cui lavoro ho profondo rispetto.” Questo il testo del messaggio sul proprio profilo Facebook di Bellachioma che ci ha tenuto a chiudere la polemica, ma difficilmente le dichiarazioni delle ultime ventiquattr’ore resteranno senza conseguenze, anche perché la tensione relativa alla vicenda dello sbarco della Diciotti resta molto alta, col Ministro dell’Inter nonché segretario della Lega sempre al centro di furiose polemiche. (agg. di Fabio Belli)



CHI E’ GIUSEPPE BELLACHIOMA

E’ il nuovo Razzi? L’appartenenza regionale c’è, l’Abruzzo, regione di cui Giuseppe Bellachioma è il segretario della Lega. La voglia di spararle grosse a quanto pare pure, ma Razzi almeno faceva sorridere. In realtà Bellachioma vive e risiede da anni nelle Marche, dove ha – allegria – una impresa di pompe funebri. I leghisti abruzzesi per questo motivo non lo gradiscono molto. Ma è un fedelissimo di Salvini, che lo ha nominato segretario regionale di persona, dunque è “intoccabile”. Per i leghisti abruzzesi, non è un politico radicato nel territorio, anzi è uno sconosciuto. Si è auto candidato alle scorse elezioni del 4 marzo ed è entrato trionfalmente alla Camera grazie al successo della Lega ovunque. Una sorta di padre-padrone che adesso grazie all’uscita contro i magistrati tutta Italia ha conosciuto (Agg. Paolo Vites)



LE ACCUSE DI MDP

Il segretario provinciale di Articolo 1-Mdp (il Movimento Democratico Progressista nato dopo la scissione col Pd, fondato da Bersani, D’Alema e Speranza) non ci sta alle dichiarazioni choc del deputato leghista abruzzese e da Pescara lancia una nota durissima contro Bellachioma e l’intero Carroccio. «Le parole del Segretario regionale della Lega sono squadriste, gravi e pericolose. Assolutamente inappropriate per un Deputato della Repubblica che dovrebbe, come recita la nostra Costituzione, adempiere ai suoi doveri con disciplina ed onore e non perdersi in squallide minacce», scrive Francesco D’Agresta nella nota pubblica uscita poco fa. Non solo, al collega della Lega lancia una serie di domande “retoriche”, nel voler segnalare l’assoluta gravità di quelle dichiarazioni: «A proposito chi è che l’On. Bellachioma andrà a prendere sotto casa con i suoi sodali? Forse la Procura? La Lega Nord non è nuova a esternazioni intimidatorie, ricordiamo il “prenderemo i fucili” di Umberto Bossi che poi invece si è rivelato più bravo nel truffare lo Stato e i cittadini con i rimborsi elettorali». (agg. di Niccolò Magnani)

DEPUTATO LEGA CONTRO I MAGISTRATI

Deputato Lega contro magistrati: “Toccate Salvini e vi veniamo a prendere”, caos per le parole di Giuseppe Bellachioma. Vi stiamo riportando nel corso di queste ore la vicenda della Nave Diciotti, con la Procura di Catania che sembrerebbe al lavoro per indagare contro ignoti per trattenimento illecito e sequestro di persona. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha sottolineato a tal proposito: “Nessun ignoto, indagate me”. Ed ecco la presa di posizione di Giuseppe Bellachioma, esponente del Carroccio: “Matteo Salvini pare che per la nave Diciotti, ferma nel porto di Catania, la procura stia indagando “ignoti” per “trattenimento illecito” e sequestro di persona”. Ed ecco l’avviso di Bellachioma che ha scatenato la bufera: “Messaggio da parte della Lega Abruzzo: se toccate il Capitano vi veniamo a prendere sotto casa, occhio!!!”. Il post è stato rimosso da Facebook, ma non è passato assolutamente inosservato…

LA REPLICA DI ANM

L’Associazione Nazionale Magistrati, come riportato da Repubblica, ha diramato una nota per prendere posizione sull’attacco di Giuseppe Bellachioma: “Si tratta di una azione di una inaudita gravità che rappresenta un inaccettabile tentativo di interferire nella attività dei magistrati impegnati nella delicata vicenda. È un fatto senza precedenti, tenuto conto della provenienza da un parlamentare, da chi dovrebbe rispettare l’attività che svolgono tutte le Istituzioni, tra esse la magistratura”. E sottolinea: “L’ANM respinge ogni tentativo di interferenza e di intimidazione, assicurando che tutti i magistrati svolgono e continueranno a svolgere i propri compiti rispondendo esclusivamente alla legge, per cui ogni tentativo di condizionamento sarà vano”. E anche l’opposizione è partita all’attacco: “Abbiamo ancora un ministro della giustizia in questo paese che prende posizione contro queste affermazioni gravissime o anche #Bonafede ormai è lo scendiletto di #Salvini?”, il commento su Twitter della dem Alessia Morani.