Nottata movimentata quella appena trascorsa a Verona dove poco prima di mezzanotte, è giunta una segnalazione presso la centrale dei Carabinieri ai quali veniva segnalata la presenza di un uomo straniero rinvenuto a terra lungo Regaste San Zeno, a poca distanza da Castelvecchio con il volto ricoperto di sangue. Chi ne segnalava la presenza, riporta oggi Corriere del Veneto, spiegava anche di aver visto l’aggressore allontanarsi in direzione piazza della Basilica. Non sono così tardati ad arrivare sul posto i militari della radiomobile insieme ai soccorritori che hanno preso subito in cura la vittima, un clochard dello Sri Lanka di 52 anni. L’uomo ha riportato gravi fratture multiple al volto ed è stato prontamente condotto in ospedale dove resta ricoverato in condizioni critiche ma non in prognosi riservata. Salvo complicazioni, infatti, l’uomo ne avrà almeno per 30 giorni. Grazie alle segnalazioni dei testimoni, i militari sono riusciti anche ad individuare il presunto autore, rintracciato poco distante dal luogo della violenta aggressione.
CLOCHARD MASSACRATO DI BOTTE DA CAMERIERE 25ENNE
Si trovava in piazza Pozza ed aveva ancora addosso gli stessi indumenti descritti dai testimoni l’aggressore del clochard massacrato di botte. Fermato dai carabinieri l’aggressore si è inizialmente finto sorpreso negando ogni accusa ma, riconosciuto dalla stessa vittima e dai testimoni non ha potuto fare altro che collaborare durante l’arresto per lesioni aggravate. Secondo le prime ricostruzioni l’autore della violenta aggressione, un cameriere 25enne in servizio in un locale del centro città ed anche lui dello Sri Lanka, aveva colpito ripetutamente al volto con una bottiglia di birra il clochard per poi scappare. Questa mattina il giovane è comparso in aula per il processo a suo carico per direttissima ed al termine dell’udienza-lampo ha deciso di patteggiare accettando una condanna a sei mesi ma tornando comunque in libertà.