Domani dalle ore 11 sarà allestita presso il foyer del Teatro Goldoni di Livorno la camera ardente per il saluto a Lindsay Kemp, come riportato da livornopress. Cittadino del mondo, il coreografo e danzatore inglese da circa un decennio si era legato alla città toscana, dove teneva regolarmente corsi e laboratori, masterclasses per attori, danzatori e artisti lirici. Lo ha ricordato, e ringraziato, il direttore artistico del Teatro Goldoni Alberto Paloscia: «Un docente entusiasta ed infaticabile, oltre che creatore di spettacoli e, soprattutto, di sogni». Paloscia ha raccontato che il rapporto con la città di Livorno è cominciato vent’anni fa, mentre la sua ultima presenza come regista lirico a Livorno e in Italia risale al novembre 2016 con il Flauto magico di Mozart che definiva «la mia opera preferita, fin dall’infanzia». Il direttore artistico del Teatro Goldoni a tal proposito ha ricordato che «nella preparazione e nella realizzazione di Flauto ritrovammo il Kemp degli anni migliori, tutto freschezza, vivacità intellettuale e ironia, senza mai smentire, nel mettere in scena un’opera che adorava, quell’ingenua fantasia da eterno bambino che lo aveva sempre caratterizzato». (agg. di Silvana Palazzo)



L’EMOZIONANTE OMAGGIO DI RED RONNIE

Grande cordoglio nel mondo della danza per la scomparsa di Lindsay Kemp, noto coreografo deceduto a Livorno. Uno degli omaggi più emozionanti è stato quello di Red Ronnie, che ha pubblicato un video su Instagram per salutare il suo amico e rivelare un aneddoto riguardante il suo rapporto con David Bowie: “Lindsay Kemp è volato nell’altra dimensione, è stato un grandissimo: ha insegnato a Bowie, ha insegnato a Kate Bush, ha portato i colori e le luci del rock nel teatro. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo, di apprezzarlo e di ammirarlo, di essergli amico e di fotografarlo. Sarebbe dovuto venire al Barone Rosso ma soprattutto l’ho portato da Bowie a Bologna: nessuno voleva farglielo incontrare, avevano paura delle reazioni di Bowie. Io gli ho detto ‘vieni con me’, lui ha aspettato e Bowie lo ha voluto incontrare. Sono via ora, quando torno vi farò vedere il video. Ciao Lindsay, buona danza nell’altra dimensione”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



IL SUCCESSO CON “FLOWERS”

Il coreografo e danzatore inglese Lindsay Kemp è morto. Una grande perdita per il mondo della danza. L’artista deve tanto ad uno dei suoi primi spettacoli, che si intitolava Flowers. “Lo produssi con 500 sterline ricevute in eredità da una zia – aveva raccontato a Milano nel suo discorso di ringraziamento per il riconoscimento dell’Accademia di Belle Arti di Brera che gli conferiva un diploma honoris causa. – e da lì per 25 anni ho girato tutto il mondo, sempre attaccato per oscenità” aveva aggiunto. Di certo tra le più celebri collaborazioni c’è quella con David Bowie in versione Ziggy Stardust, tenutasi al Rainbow Theatre nell’agosto del 1972. La sua arte come mimo influenzò l’immaginario popolare con spettacoli come Nijinsky, Mr Punch e Onnagata. (Aggiornamento di Anna Montesano)



LA COLLABORAZIONE CON DAVID BOWIE

A rendere Lindsay Kemp noto al grande pubblico fu la collaborazione con il David Bowie di Ziggy Stardust. Con lui si esibì durante i celebri concerti del Rainbow Theatre nel 1972. In qualità di mimo, influenzò l’immaginario collettivo con gli spettacoli Nijinsky, Mr Punch e Onnagata. Popolarissima la sua personale rendition della maschera di Pierrot. In effetti, Kemp si distinse soprattutto per i suoi travestimenti. “L’abito”, diceva, “è importante sul palcoscenico e nella vita di tutti i giorni. I vestiti devono dar piacere a chi li indossa e a chi li guarda”. Tra i suoi antenati e ispiratori vi era William Kemp, il clown di William Shakespeare. Nonostante l’età avanzata, Lindsay era ancora attivo. L’Arte Fiera di Bologna, due anni fa, era stata inaugurata con una sua esibizione. L’ultima, in Italia, risale al 2017: al teatro Rossini di Gioia del Colle aveva interpretato Kemp dances, Invenzioni e Reincarnazioni. [agg. di Rossella Pastore]

IL RICORDO DELLA MARINI

Anche la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha voluto salutare Lindsay Kemp, coreografo e maestro di danza deceduto a Livorno all’età di 80 anni. Ecco le sue parole tramite Facebook: “Mi ha fatto piacere averti conosciuto grande farfalla. Voglio salutare Lindsay Kemp che per molti anni ha vissuto a Todi durante il mio mandato di sindaco”. E ricorda Marini: Venne da me per avere l’autorizzazione a fare le prove di danza nel Parco della Rocca. Saliva da via Cesia verso la piazza con le sue enormi ali con le quali realizzava la sua danza leggera e scenografica. Una volta l’ho incrociato ed osservavo gli sguardi perplessi di alcuni cittadini pensando che un altro originale si era aggiunto alla piazza. No era solo il grande Lindsay brillante originale provocatorio leggero sorridente ed ironico”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

GASSMANN: CREATORE RIVOLUZIONARIO

Grande cordoglio nel mondo della danza per la scomparsa del rivoluzionario maestro Lindsay Kemp, scomparso all’età di 80 anni a Livorno. Web invaso di omaggi e messaggi di vicinanza alla famiglia per uno dei coreografi più importanti della storia recente. Alla passione per la danza ha accostato anche quella per la pittura, allestendo numerose mostre dei suoi dipinti e dei suoi disegni in tutto il mondo: ha organizzato inoltre numerosi incontri e stage per propagare la sua arte. Ricordiamo inoltre che Kemp ha preso parte a numerosi film cinematografici: da Vampiri amanti (1970) a The Wicker Man (1973), passando per Jubilee (1977) e Cartoline italiane (1987). Pochi minuti fa, su Twitter, l’attore italiano Alessandro Gassmann lo ha ricordato così: “Quando muore un Artista come Lindsay Kemp scompare un monumento di emozioni,un creatore coraggioso e rivoluzionario .Thanks for the emotions.rip”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

IL MAESTRO DI DANZA E’ MORTO A LIVORNO

Lindsay Kemp è morto, addio al coreografo e danzatore inglese: si è spento a Livorno all’età di 80 anni. Nato il 3 maggio del 1938 a Cheshire, Kemp è noto per essere stato maestro e ispiratore di star internazionali del calibro di David Bowie e Kate Bush. Il successo arrivò nel corso degli anni Sessanta, con il danzatore inglese che formò la sua compagnia, attirando l’interesse degli addetti ai lavori al Festival di Edimburgo nel 1968. Insieme a David Bowie lavorò in numerose occasioni e fu proprio Lindsay Kemp a influenzare le sue movenze nel corso della collaborazione al Rainbow Theatre nel 1972. Un punto di riferimento del mondo della danza che dunque ci lascia, negli occhi di tutti resteranno le sue esibizioni con l’iconica maschera di Pierrot.

MORTO LINDSAY KEMP, CORDOGLIO SUI SOCIAL

Negli ultimi anni Kemp ha lavorato in Italia, avviando una collaborazione per corsi di danza e teatro presso il Teatro Goldoni di Livorno. E non sono mancati i riconoscimenti illustri: nel 2015 ha ricevuto il Diploma accademico di II livello honoris causa in Arti multimediali interattive e performative dal dipartimento di nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di belle arti di Brera a Milano. A lui sono state dedicate, lo scorso settembre 2017, a Firenze una mostra con disegni, bozzetti di costumi di scena e foto di archivio. Per la sua scomparsa sono giunti i primi messaggi di cordoglio sui social network, a partire da quello di Michele Boroni: “Oggi è scomparso il coreografo e mimo Lindsay Kemp. Da parecchi anni viveva e lavorava a Livorno. Si serviva allo stesso banco della frutta e verdura al mercato centrale dove va anche mia mamma, ed è una cosa che mi ha sempre fatto sorridere. RIP”.