Il tredicesimo secolo è forse uno degli anni più importanti per la cristianità. Vede la nascita e l’ascesa al trono di un re, Luigi IX, canonizzato santo da Papa Bonifacio VIII e ricordato da tutti come uno dei re più devoti del tempo. È uno dei primi uomini laici ad essere santificato, segno di un enorme legame con la cristianità e la fede. Nasce dall’unione tra Luigi VIII e Bianca di Castiglia il 25 aprile del 1214. La sua vita è stata segnata da una serie di eventi che l’anno reso una figura molto importante non solo per l’ascesa della Francia a nazione, ma anche per il mondo religioso. La morte del padre quando aveva appena dodici anni, crea un profondo turbamento in una Francia che stava affacciandosi in un mondo in continua lotta. Da un lato vedeva lo scontro tra l’Impero e il papato per la dominazione sul potere temporale. Dall’altro si può ricordare il fermento religioso di rinnovazione con la nuova nascita degli ordini religioni, come quelli Mendicanti, che influenzeranno molto lo spirito del re, tanto che alcuni sostenevano che il giovane reggente voleva diventare un monaco mendicante. Nel 1226 viene consacrato re, grazie all’intervento della madre che tutelò fin dall’inizio la sua successione al trono. L’influenza di questa donna fu molto importante per la sua vita, dato che allontanò da se qualunque forma di peccato dedicandosi completamente alla fede.
Ben presto, dopo una serie di vicissitudini, il popolo di Francia decise di stringersi affianco al giovane re, dimostrando già dai primi anni come intorno a questa figura vi fosse un certo velo di Santità. Ludovico viene ricordato infatti, per il suo governo, giusto e benevolo nei confronti dei suoi sudditi. La devozione del popolo era talmente tanta che quando si ammalò, l’Intera Francia si fermò in attesa della sua guarigione. Subito dopo il re, decise di farsi crociato e nel 1244 appena in forze decide di partire. La spedizione si concluse ben presto per una pestilenza diffusa tra il suo esercito. Ritornato in Francia si dedicò ad organizzare il suo regno. Fu il creatore della Sorbona, creando a Parigi un polo di cultura che ancora oggi sussiste. Grazie ai suoi interventi e all’appoggio che diede alla cultura dei nuovi ordini religiosi, fu promotrice di quella nuova corrente di “cristianità” che riscosse la fede e congiunse l’Europa travagliata da continue dispute monarchiche. Intervenne più volte nella disputa tra l’Imperatore e il Papa, rispettando sia la figura terrena che quella religiosa. Il suo spirito e la sua devozione furono da esempio per coloro che cercavano la fede in un mondo travagliato. Muore il 25 agosto del 1270. Le sue spoglie furono divise tra la chiesa di Monreale e la basilica di Sant-Denis. Intorno ai suo resti vi furono enormi testimonianze di miracoli e di gurigioni improvvise che spinsero ben presto Papa Bonifico VIII nel canonizzarlo nel 1297.
San Ludovico e la festa in suo onore
San Ludovico è il protettore degli ordini Mendicanti. È possibile quindi partecipare sia alle feste che si svolgono ad Assisi, dato il suo fervente appoggio alla corrente Francescana, sia presso il Duomo di Monreale, dove si svolge la festa e il pellegrinaggio in onore del Santo. In questo giorno vengono ricordati anche i seguenti santi: San Giuseppe Calasanzio; San Mena; San Genesio di Roma; Santa Patrizia di Costantinopoli; San Tommaso Cantelupe.
Le spoglie sepolte a Monreale
La città di Monreale fa parte della realtà metropolitana di Palermo. È per estensione tra i comuni più grandi d’Italia e con la precisione il sesto per estensione territoriale. È sede religiosa di una certa rilevanza anche per la presenza dell’arcivescovo. Le sue origini risalgono all’undicesimo secolo da parte di un gruppo di normanni. Il re Guglielmo II diede grande impulso alla sua espansione. Ricordato per essere sede di un duomo che prende il nome della città che già durante la sua costruzione del 1174 era descritto con enorme interesse. Negli ultimi anni è stato riscoperto il culto e la festa per San Ludovico re.