Ci sono voluti più di vent’anni per completare i restauri della cappella che custodiva la Sacra Sindone, andata semidistrutta in un incendio l’11 aprile 1997. La stessa Sindone fu salvata, è il caso di dirlo, “miracolosamente”, avrebbe potuto andare distrutta per sempre. La cappella barocca di Guarino Guarini che si trova tra la cattedrale del capoluogo piemontese e Palazzo reale invece subì quella sorte, e si è fatto il possibile in questi lunghi anni per restituirla al suo antico splendore. Il prossimo 27 settembre sarà riaperta finalmente al pubblico con una cerimonia cui prenderà parte il ministro per i beni e le attività culturali. In tale occasione, nel weekend che va dal 28 al 30 settembre, la cappella sarà visitabile a un prezzo speciale di soli 3 euro mentre dal 2 ottobre la visita farà parte del normale biglietto che acquista chi vuole visitare i Musei Reali di Torino. Il restauro è stato possibile grazie ai fondi elargiti dal ministero dei beni culturali che ha messo a disposizione ben 28 milioni di euro con il sostegno di Compagnia San Paolo, Fondazione La Stampa, Consulta per la valorizzazione die beni artistici e culturali di Torino, Iren e Performance in Lightning.
CAPPELLA DELLA SINDONE RIAPRE AL PUBBLICO DOPO 28 ANNI
L’incendio ebbe luogo nella notte fra l’11 e il 12 aprile poco prima della mezzanotte, devastando la cappella seicentesca di stile barocco ideata da Guarino Guarini. Le fiamme arrivarono fino al torrione nord ovest del Palazzo Reale distruggendo diversi quadri di alto valore. I vigili del fuoco impiegarono tutta la notte per spegnere il terribile incendio. Fortunatamente la cappella era in corso di restauro da alcuni anni e la Sindone era stata trasferita al centro del Coro della cattedrale dietro all’altare maggiore, protetta con una speciale struttura di cristallo anti proiettile e anti sfondamento. Nonostante questo i vigili del fuoco ruppero il cristallo per portare via la Sindone per paura che le fiamme potessero causare il crollo della cupola della cappella e che l’acqua usata potesse danneggiarla.