Lo scorso 24 agosto, alla Cassa di Risparmio di Firenze di Porta al Prato una banda formata da due criminali ha tentato di mettere a segno un colpo, poi fallito grazie all’intervento immediato della polizia. Come spiega La Nazione nell’edizione online, i due malviventi erano entrati inizialmente con i volti coperti da una maschera ma in seguito all’arrivo dei poliziotti l’avevano tolta sperando di potersi confondere con i clienti. I due erano entrati in banca armati di pistola e taglierino, avevano chiuso in una stanza due clienti ed un dipendente ed erano rimasti con il cassiere in attesa che le casse temporizzate si aprissero. Nel frattempo però, le volanti erano già state allertate e alla vista degli agenti i due banditi avevano liberato i clienti ed il personale fingendo che all’interno fosse tutto normale e sperando così di confondere le acque. Ma non ha comunque funzionato: i poliziotti hanno fatto uscire tutti arrestando i due malviventi di 30 e 46 anni che, spaventati alla vista delle volanti durante l’uscita avevano addirittura abbandonato l’arma nascondendola in uno schedario, poi ritrovata dalla scientifica. L’allarme era scattato in seguito al sospetto che qualcosa non andasse per il verso giusto: la direzione della Cassa di Risparmio di Firenze aveva contattato la centrale di polizia segnalando una strana e brusca interruzione di una conversazione telefonica con i colleghi di Porta al Prato. Nonostante i successivi tentativi di rimettersi in contatto con la filiale, per diversi minuti nessuno aveva più risposto.
I MOMENTI CONCITATI DELLA RAPINA NELL’AUDIO DELLA POLIZIA
Dopo la segnalazione, la Questura fiorentina non ha affatto sottovalutato l’allarme ma anzi ha dato il via ad una operazione che nel giro di pochi minuti ha portato all’arresto dei due banditi che stavano tentando una rapina in banca. La ricostruzione di quegli attimi concitati è ben documentata in un avvincente audio della centrale operativa della Questura che allerta prontamente due volanti. Dopo aver spiegato la telefonata interrotta in modo sospetto, dalla centrale parte la comunicazione: “Facciamo attenzione, facciamo un controllo”. Una volta giunti sul posto, gli agenti comunicano di aver bussato al vetro della filiale e di aver visto un impiegato in piedi che “lo guarda strano senza fare alcun cenno. A questo punto ha inizio la concitazione: “Non posso escludere che all’interno ci sia qualcuno”, segnala un altro agente. “Facciamo massima attenzione”, dicono dalla centrale mentre l’edificio viene letteralmente circondato. “Io vedo due uomini calci, uno mi sembra che abbia dei baffi e un impiegato in piedi. Sono dietro il bancone al centro della sala, si sta aprendo una porta!”, comunica ancora un agente, il tutto in tempo reale. Quindi l’uscita degli uomini e l’arresto dei due banditi: “Ammanettiamoli!”. Tanta l’adrenalina dalla centrale: “Bravi ragazzi!”. Ma c’è ancora un dubbio: “Sono armati?”. “Ancora non lo sappiamo, adesso li perquisiamo”. “Bravissimi!”, è ancora il commento dalla centrale. Soldi, armi e maschere saranno recuperate mentre manca all’appello un terzo “palo”. Ma la soddisfazione è comunque enorme: “Ottimo lavoro. Ottimo, ottimo lavoro. Grandi tutti”, è il commento finale dalla centrale. Clicca qui per il video e l’audio.