Si era messo in congedo per malattia, ma scendeva comunque in campo per arbitrare le partite di calcio delle serie minori. Per questo motivo un poliziotto qualche anno fa è stato sospeso per sei mesi. Il provvedimento è stato confermato in questi giorni dal Tar della Lombardia a cui si era rivolto l’agente presentando ricorso. Sì, colui che è protagonista di questa vicenda è un poliziotto. Era in servizio alla Questura di Varese all’epoca dei fatti. Il congedo in malattia era stato chiesto tre volte per «enteropatia tibiotarsica», poi «colica addominale» e «faringite». Nel 2013 arriva il decreto di sospensione contro cui l’agente si è opposto presentando il ricorso al Tar. A distanza di cinque anni il provvedimento è stato confermato. I giudizi della terza sezione presieduta da Alberto Di Mario, come riportato dall’Ansa, hanno spiegato che l’agente ha cercato di difendersi affermando «di non essersi reso conto che le attività ludiche illegittimamente svolte avrebbero potuto aggravare le patologie di cui lo stesso sarebbe stato affetto».
TAR CONFERMA SOSPENSIONE: “ASSENZA DI DECORO”
Questi «reiterati episodi denotano chiaramente l’assenza di decoro richiesto agli appartenenti ai ruoli dell’Amministrazione della pubblica sicurezza» che invece dovrebbero «costituire un esempio di serietà e rettitudine nell’espletamento della propria attività professionale». Così i giudici amministrativi in merito al caso del poliziotto che si è messo in congedo tre volte per malattia e che comunque arbitrava partite di calcio. La vicenda ricorda quella raccontata dal Tirreno riguardo un poliziotto 45enne domiciliato a Prato e in servizio alla Questura di Massa che nei mesi scorsi è finito sotto processo con l’accusa di truffa ai danni dello Stato perché si era assentato da lavoro per cinque mesi, grazie ad un congedo straordinario, ma durante il periodo di assenza avrebbe arbitrato diversi incontri di calcio, sia agonistici che amatoriali. Il fatto che il poliziotto sia stato fotografato mentre arbitrava non dimostrerebbe, secondo il suo difensore, che si era inventato il fastidio al ginocchio.