«Spero che stuprino te e le tue figlie». Insulti e minacce a Nadia Conticelli, consigliera regionale del Pd, e alle sue figlie per un post contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini. La bufera è scoppiata dopo un intervento sul caso della nave Diciotti. L’esponente dem si augurava «che Salvini finisca in galera e ci resti per un po’». Il post è stato quindi ripreso in maniera molto critica da alcuni esponenti torinesi della Lega, a partire dal capogruppo in Comune Fabrizio Ricca e l’eletto in Circoscrizione 6. Loro però hanno attaccato Conticelli solo sul pianto politico, eppure si sono scatenati commenti di tutt’altro tenore. «Mi auguro che qualcuno stupri le tue figlie e poi te, brutta deficiente e demente che non sei altro», ha scritto un utente sul profilo Facebook del consigliere circoscrizionale Giuseppe Catizone, approdato da Forza Italia alla Lega, come spiegato dalla stessa Conticelli per denunciare l’accaduto.
CONSIGLIERA PD AUGURA GALERA A SALVINI: MINACCE SUL WEB
Lo stesso Giuseppe Catizone ha preso le distanze dai commenti violenti rivolti alla consigliera regionale del Pd, Nadia Conticelli. «A corto di argomenti politici si mette in campo contro le donne odio e sessismo. Ma questo per fortuna in Italia è, ad oggi, ancora un reato», il commento della diretta interessata. Sono state dure le reazioni di molti, come quella della segretaria metropolitana del Pd che «condanna fermamente la violenza. Si dimostra che l’odio coltivato da questo governo sfocia nel peggior atteggiamento vile nei confronti delle persone più esposte». L’assessore comunale del MoVimento 5 Stelle Alberto Unia ha espresso vicinanza a Conticelli. «È assolutamente vergognoso quanto successo a Nadia Conticelli a cui va tutta la mia solidarietà». E gli hanno fatto eco altri grillini, come Damiano Carretto e Antonino Iaria. La Lega comunque prende le distanze: Alessandro Ciro Sciretti, consigliere della circoscrizione 6, ha rivolto un messaggio a Conticelli. «Nadia, mi dispiace per gli insulti e gli attacchi che avete ricevuto tu e la tua famiglia: hai tutta la mia solidarietà. Mi auguro che, al netto del post sui social che in questa era ci sta sempre, tu proceda per vie legali avverso i responsabili di tali violazioni».