«Considererei un successo se Praga accettasse di accogliere anche un solo migrante». Così parlava soltanto poche settimane fa il presidente del consiglio Giuseppe Conte, durante un’intervista rilasciata alla tv ceca, parlando in vista del vertice con il Premier Andrej Babis. L’incontro è andato in scena nella giornata di ieri, a Palazzo Chigi, ma il primo ministro italiano non ha purtroppo ottenuto ciò che voleva. Conte ha provato a chiedere provocatoriamente al collega di accogliere anche un solo migrante, ma la risposta del ceco, come scrive AdnKronos, sarebbe stata perentoria: «No grazie». Del resto, la politica in tema di immigrazione della Repubblica Ceca è ormai nota da tempo: nessun accoglimento e nessuna condivisione, un po’ come fatto da altre nazioni europee, a cominciare dall’Ungheria. Missione fallita quindi da parte del Premier Conte, mentre il ministro dell’interno, Matteo Salvini, sorride, sempre più conscio che la sua idea di “chiusura delle frontiere” sia la migliore per risolvere la questione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
INCONTRO FLOP FRA BABIS E CONTE
Non è andato a buon fine l’incontro fra il presidente del consiglio italiano, Giuseppe Conte, e il premier della Repubblica Ceca, Andrej Babis, presente ieri a Palazzo Chigi. Come sottolineato dai colleghi dell’edizione online de La Stampa, l’ospite ha ribadito la linea della propria nazione in tema di migranti: no alla politica di accoglienza voluta dal governo italiano, nessun profugo verrà preso in carico dai cechi nei mesi a venire. «Non dovreste nemmeno parlare di accoglienza né di quote», quanto suggerisce Babis al primo ministro italiano, sulla stessa linea quindi di Salvini e Orban, il cui vis a vis è andato in scena ieri sera a Milano.
SALVINI RUBA LA SCENA
Conte ha cercato di convincere la controparte della Repubblica Ceca, sottolineando il fatto «che si creino incentivi economici per chi partecipa alla redistribuzione e disincentivi per chi non vi prende parte», un modo carino per dire che i paesi del patto di Visegrad che non accolgono i migranti, come da accordi, dovrebbero essere sanzionati e privati dei fondi Ue, ma Babis non ne ha voluto sapere, ribadendo la propria linea di azione. Dai due incontri di ieri emerge quindi una netta contrapposizione fra il Premier e il ministro dell’interno Matteo Salvini, con quest’ultimo che di fatto ha rubato la scena al primo, ribadendo il concetto della tolleranza zero nei confronti dei migranti, a differenza invece del presidente del consiglio, che punta su una soluzione più diplomatica, ma forse, non condivisa.