Di Maio, fra le righe, rilascia una dichiarazione che appare di fortissimo sostegno a Silvio Berlusconi. Nella polemica con il commissario UE Oettinger infatti, a proposito del versamento dei contributi all’Unione europea, il leader 5 stelle ha dichiarato “l’Italia non è nuova ad attacchi del genere organizzati ad arte a far cadere i governi”, riferendosi in modo evidente a quanto successe nel 2011 quando il governo Berlusconi fu costretto a dimettersi per via dell’innalzamento dello spread. Un sostegno al vecchio nemico che appare del tutto strumentale, visto che ai tempi i 5 stelle erano su posizioni opposte, alla difesa del suo, oggi, di governo: «Questo governo ha piena fiducia nel presidente del Consiglio e nel ministro delle Finanze, perché la linea economica che portano avanti è nel contratto e sia Tria che Conte stanno portando avanti la linea economica del governo» ha detto ancora (Agg. Paolo Vites)



VERSAMENTI UE

Nel muro contro muro tra l’UE e l’Italia sulla questione dei contributi da versare all’unione europea, il nodo immigrazione sembra centrale anche se il commissario al bilancio dell’Unione Europea, Oettinger, ha sottolineato come l’Italia non debba confondere la questione relativa ai migranti con i doveri economici degli stati dell’Unione Europea. Per Di Maio invece i vincoli di bilancio e i contributi da versare saranno sempre più strettamente legate alle problematiche che ogni Stato deve affrontare per fronteggiare l’arrivo dei migranti. Senza sostegni per l’immigrazione, secondo il vicepremier nonché Ministro dello Sviluppo Economico i contributi da versare dovranno essere rivisti, proporzionalmente agli sforzi compiuti per i migranti e la loro accoglienza. (agg. di Fabio Belli)



SALVINI DECISO SUL VOTO SUL BILANCIO

La polemica con il commissario al bilancio dell’Unione Europea, Oettinger, da parte del Governo Italiano, rischia di infiammarsi visto che la visione sulla questione dei due vicepremier è molto compatta. Di Maio ha dato dell'”ipocrita” e Oettinger, senza mezzi termini, ma in un recente comizio tenuto a Pinzolo, in provincia di Trento, anche Matteo Salvini ha espresso il suo parere al riguardo: “C’è un bilancio che dovranno approvare all’unanimità? Il voto dell’Italia non c’è e non ci sarà.” Se l’Europa non convergerà sulla questione migranti tendendo la mano all’Italia, il Governo gialloverde minaccia dunque la mancata approvazione del bilancio e soprattutto il mancato versamento dei contributi dovuti dall’Italia, opzione che ha mandato su tutte le furie Oettinger. (agg. di Fabio Belli)



BOCCIA (PD) SOLIDARIZZA CON DI MAIO

A sorpresa (ma non troppo, visto che fa parte della minoranza che guarda con “simpatia” al M5s) il deputato Pd Francesco Boccia si schiera con il Ministro Di Maio contro il commissario Ue Oettinger, in merito alla “bacchettata” data ancora questa mattina da Bruxelles: «Oettinger? È stato fin troppo buono Di Maio a definirlo ipocrita», avanza il parlamentare dem sempre piuttosto in opposizione alla “linea centrale” di Matteo Renzi. Dopo la minaccia sul bilancio Ue però, parte del Partito Democratico si schiera proprio con il Governo gialloverde per difendere i diritti italiani: «Tra Di Maio e Oettinger non possiamo non stare con Di Maio. Significa difendere la dignità dell’Italia» ha spiegato ancora Boccia in una intervista ad una emittente locale pugliese. (agg. di Niccolò Magnani)

LA REPLICA “PER LE RIME”

Non si è fatta attendere la replica del ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, alle dichiarazioni del commissario al bilancio dell’Unione Europea, Oettinger, che ha minacciato l’Italia di sanzioni nel caso in cui non dovessero versare i contributi richiesti dall’Europa. Il vice presidente del Consiglio nonché leader dei grillini, ha prima dato dell’ipocrita al collega, e poi, attraverso una diretta su Facebook dal Cairo, ha aggiunto: «Il commissario Oettinger continua ad esternare ogni giorno da quando gli abbiamo detto che non gli diamo i soldi. Non li abbiamo sentiti quando gli abbiamo chiesto una mano sull’immigrazione. L’unica cosa che capisce questa Ue e quando cominci a toglierli i soldi». Non si è ancora fatto sentire, invece, il ministro dell’interno Matteo Salvini. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

DI MAIO: “IPOCRITA”

Il Ministro Luigi Di Maio replica, dall’Egitto, alla polemica alzata dal commissario Oettinger contro il governo italiano: e non usa certo il “guanto di lino” ma carica con forza e a testa bassa contro l’istituzione europea, «le considerazioni di Oettinger sono ipocrite, zitti tutti sulla questione della Diciotti e adesso si fanno sentire solo perché hanno capito che non gli diamo più un euro». Il vicepremier dal Cairo replica dunque una seconda volta al Commissario Ue al Bilancio sui contributi da pagare, dopo le prime critiche giunte giusto due giorni fa: «la nostra posizione sul veto al bilancio resta,se poi nei prossimi giorni vorranno cominciare a riscoprire lo spirito di solidarietà con cui è stata fondata l’Ue, allora ne parliamo», ha concluso polemicamente il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. (agg. di Niccolò Magnani)

DI MAIO E SALVINI PER ORA TACCIONO

Il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger, intervistato da Die Welt, avvisa l’Italia: “L’Italia ha conquistato il nostro appoggio nell’affrontare la crisi migratoria e le sue conseguenze, posso solo mettere in guardia Roma dal mischiare la questione migratoria con il bilancio Ue”. Un monito chiaro, dopo che Luigi Di Maio ha minacciato la Commissione Europea di voler tagliare i fondi destinati al bilancio europeo dopo il mancato supporto nella gestione del caso Diciotti. Pochi giorni fa, Oettinger aveva risposto alle minacce dei vicepremier Di Maio e Salvini con un’intervista sull’edizione europea di Politico:”Non sono 20 miliardi di euro l’anno. L’Italia contribuisce con 14, 15, 16 miliardi in un anno. Se si tiene in conto ciò che ottiene dal bilancio Ue, il risultato è un contributo netto di 3 miliardi l’anno. Prendiamo nota di questo, ma non abbiamo intenzione di reagire su base quotidiana. Se lo facessimo, avremmo molto lavoro da fare”. I due estensori del contratto di governo decideranno di replicare ad Oettinger sul rischio di una “violazione dei trattati che comporterebbe penalità”? (agg. di Dario D’Angelo)

L’AVVISO DI OETTINGER ALL’ITALIA

Nuovo attacco di Guenther Oettinger nei confronti dell’Italia. Dopo che due giorni fa aveva definito false le dichiarazioni del governo in merito ai miliardi versati dal Bel Paese a Bruxelles, oggi ha minacciato sanzioni nel caso in cui l’Italia non decidesse di versare i contributi nelle casse dell’UE, come ipotizzato negli scorsi giorni, in piena crisi Diciotti, dai due vice-premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Intervistato dal quotidiano Die Welt ha ammesso: «Tutti gli stati dell’Ue si sono assunti l’obbligo di pagare i contributi nei tempi stabiliti. Tutto il resto sarebbe una violazione dei trattati che comporterebbe penalità».

“ROMA NON MISCHI LA QUESTIONE MIGRANTI CON IL BILANCIO”

Quindi la minaccia diretta allo stivale: «L’Italia ha conquistato il nostro appoggio nell’affrontare la crisi migratoria e le sue conseguenze, posso solo mettere in guardia Roma dal mischiare la questione migratoria con il bilancio Ue». Il commissario europeo al Bilancio ha parlato molto di Italia ma affrontato anche altri temi, a cominciare dal premier ungherese Orban, che ieri ha incontrato proprio Salvini, per cui Oettinger ha detto: «E’vero che necessita i richiami europei, ma ogni tanto questi fanno breccia».