Tragedia nella cittadina di Vasastan, nel distretto di Stoccolma, in Svezia. Un ragazzo affetto da autismo e sindrome di Down, Eric Torell, è stato ucciso dai colpi di arma da fuoco di un poliziotto. I genitori del ragazzo appena 20enne, hanno affermato come i medici avessero stabilito che avesse un’età mentale di appena tre anni, incapace di fare del male a nessuno. Eric stava però giocando da diverse ore con una pistola giocattolo e improvvisamente è uscito di casa senza più lasciare traccia. I genitori hanno iniziato a cercarlo senza successo, poi la tragica scoperta: Eric era morto per mano della polizia, che aveva ricevuto segnalazioni dai residenti della zona di un uomo che si aggirava brandendo una pistola. Non conoscendo né comprendendo la situazione, deve essere scaturita una sparatoria: forse Eric ha puntato la pistola contro gli agenti che hanno sparato, comprendendo solo successivamente il tragico errore.
“ERA AMATO DA TUTTI”
La madre di Eric, Katarina Soderberg, non riesce a darsi pace, come raccontato ai media svedesi: “Eric era assolutamente meraviglioso, la persona più amorevole del mondo. Il più grande interesse era il nuoto, domani saremmo usciti e fare il bagno con i miei amici a Tyreso. Nonostante i suoi problemi relazionali, Eric era il più popolare nel suo gruppo di sostegno con altri ragazzi affetti da sindrome di Down. Era amato da tutti, non avrebbe fatto mai del male a nessuno.” Nonostante lo shock della famiglia, ora le indagini dovranno essere condotte per capire cosa abbia portato la polizia a sparare, nonostante la famiglia avesse denunciato che il ragazzo era sparito, e dunque si poteva immaginare che si trattasse del 20enne. Sembra chiaro comunque come la pistola che Eric portava con sé possa aver avuto un tragico ruolo nella vicenda.