Ancora una volta un caso di malattia mentale che si consuma in modo tragico dentro le mure di casa. Una figlia malata di depressione che si uccide, una madre che non regge al dolore e si ammazza anche lei. Succede su basi quotidiane. Le strutture per chi soffre di disturbi mentali sono poche, pochissime, quasi tutte fondate sulla disponibilità di organizzazioni volontarie, molte private con costi esorbitanti per le famiglie. Così si rimane a casa, dove la malattia nasce, si coltiva e si consuma. Non basta affidarsi ai centri di salute mentale per poche ore al giorno, ci vogliono strutture adeguate 124h sette giorni su sette. E i genitori, non sono certe figure mediche professionali che possono dedicarsi a questo tipo di malattie, le possono solo subire, lo sforzo immane li stronca. Ma l’Italia in questo è in ritardo di decenni (Agg. Paolo Vites)



POSSIBILE DOPPIO SUICIDIO

Sul tragico caso di Pagani gli inquirenti sembrano sicuri del doppio suicidio, sia per la ragazza di 27 anni trovata morta nel suo letto sia per la madre di 68 anni, che si è lanciata nel vuoto dal balcone dopo la tragica scoperta. Chiaro ovviamente l’intento suicida della madre, per la ragazza l’overdose sarebbe stata indotta in maniera volontaria proprio per raggiungere il suicidio. La 27enne soffriva infatti da tempo di depressione ed aveva problemi con sostanze stupefacenti. Il Sindaco di Pagani ha sottolineato come la famiglia fosse seguita da tempo dai servizi sociali per problematiche molto serie, ma nessuno pensava ad un epilogo così tragico e soprattutto così repentino per entrambe le donne. (agg. di Fabio Belli)



OVERDOSE PER LA RAGAZZA

Emergono dettagli inquietanti rispetto alla tragedia di Pagani, in provincia di Salerno, dove una ragazza di 27 anni è stata trovata morta nel suo letto e la mamma di 68 avrebbe deciso a sua volta di togliersi la vita lanciandosi dal terzo piano della sua abitazione. Come riportato dal portale V-news.it, pare che quella di oggi sia una tragedia almeno in parte annunciata. La ragazza soffriva infatti da tempo di depressione e pare frequentasse da poco una comunità, un centro di salute mentale. Alle sue spalle aveva quella che i concittadini definiscono una “famiglia perbene”, oltre che il supporto del parroco e dei servizi sociali. Un impegno massiccio che non è servito ad evitare la tragedia di oggi: da quanto filtra da ambienti investigativi, infatti, pare che il suicidio sia giunto in seguito ad un’overdose. (agg. di Dario D’Angelo)



FAMIGLIA “TORMENTATA”

Una vera e propria tragedia familiare quella avvenuta a Pagani, in provincia di Salerno, dove una donna di 68 anni si è tolta la vita lanciandosi nel vuoto dal terzo piano della sua abitazione dopo aver trovato la figlia 27enne morta nel letto. Sulla vicenda ci sono ancora moltissimi punti da chiarire e sono già state avviate le indagini per fare luce sul caso che sin dall’inizio non esclude l’ipotesi del duplice suicidio. La comunità salernitana è letteralmente sotto choc per l’accaduto. Mentre sono in corso gli accertamenti, aumentano le possibili ipotesi che avrebbero spinto le due donne a suicidarsi. Secondo le prime informazioni, la famiglia era seguita dai servizi sociali e, come riporta Ultimenotizieflash.com, l’ipotesi sulla quale ora gli inquirenti stanno lavorando è quella secondo la quale a causa dei suoi problemi di salute la giovane abbia deciso di togliersi la vita e la mamma, divorata dai sensi di colpa e per lo choc, si sia gettata nel vuoto dal terzo piano. Ma, come ribadito, si tratta solo di ipotesi attualmente al vaglio e prive ancora di conferma. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

FAMIGLIA GIÀ SEGUITA DAI SERVIZI SOCIALI

Sono ancora molti i punti da chiarire in merito alla tragedia capitata questa mattina a Pagani, in provincia di Salerno. Una donna di 60 anni ha scoperto la figlia di 23, morta a letto, e forse per il dolore ha deciso di gettarsi nel vuoto, dal terzo piano, morendo poi sul colpo. I carabinieri della compagnia della vicina Nocera Inferiore stanno indagando, e non escludono alcuna pista: doppio suicidio, oppure, omicidio della giovane e poi suicidio. Insomma, sono diversi i misteri dietro a questa tragedia famigliare, forse derivante dalla situazione già di disagio delle stesse due donne, come ha spiegato Salvatore Bottone. Il sindaco di Pagani, come riportato dai microfoni di SalernoToday, ha infatti spiegato: “La famiglia era già seguita dai servizi sociali del Comune e la ragazza anche dal centro di salute mentale. Erano persone perbene, quanto accaduto ci lascia sgomenti. È una tragedia che addolora l’intera città di Pagani”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MOLTI I PUNTI DA CHIARIRE

Non sono emerse grosse novità in merito ai primi esami autoptici sul doppio cadavere ritrovato a Pagani, in quella che si prefigura come una doppia tragedia con le due donne morte, forse, per motivi diversi. Se per la figlia 23enne non si comprende, al momento, se si possa considerare come atto suicida (e in quel caso, non si sa nemmeno quali potessero essere i motivi dietro al folle gesto), per quanto riguarda la madre il “movente” potrebbe anche essere più spiegabile, dopo aver scoperto il cadavere della figlia morta nel letto di casa. Condominio di Via Malet sotto choc con i vicini che ancora non sanno spiegarsi cosa possa essere successo in quella che si prefigura come un complesso caso di cronaca, con pochissimi elementi ancora in mano da parte degli inquirenti. L’intera comunità si stringe attorno alla famiglia colpita da questo duplice, gravissimo e misterioso lutto. (agg. di Niccolò Magnani)

DUPLICE TRAGEDIA A PAGANI (SALERNO)

Un vero e proprio giallo quanto accaduto questa mattina a Pagani, città di circa 35mila abitanti sita in Campania, in provincia di Salerno. Una donna si è suicidata dopo aver trovato la figlia morta nel letto. Stando alle poche informazioni circolanti in rete in queste ultimissime ore, la madre aveva 60 anni, mentre la figlia era appena 23enne, rinvenuta senza vita nella sua stanza dopo essere andata a letto. Molto probabilmente la madre era andata a svegliare la figlia, quando si è accorta che quest’ultima non rispondeva. Non si capisce, però, perché la donna abbia deciso di gettarsi nel vuoto, forse per via della disperazione.

UN DOPPIO SUICIDIO?

Stando alle prime indiscrezioni, le forze dell’ordine ipotizzano un doppio suicido, anche se non è da escludere l’ipotesi malore per la ragazza trovata nel letto. La donna di 60 anni lavorava come infermeria e si è gettata dal balcone del terzo piano del suo condominio: l’impatto con l’asfalto è stato fatale, e a nulla è servito l’arrivo dei soccorsi. Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, anche il possibile omicidio della ragazza da parte della madre o di un estraneo che si sarebbe introdotto nell’abitazione. E’ stata disposta l’autopsia per le due donne.