La vicenda del crollo del Ponte Morandi anche oggi vive dell’ennesima polemica, questa volta direttamente sull’asse Autostrade-Ministero delle Infrastrutture dopo che il cda di Aspi ha emesso un comunicato in cui dichiara di aver preso attor degli elementi di “confutazione” del Mit e di tutto punto ha ribadito di aver “adempito a tutti gli obblighi concessori”. Parole che hanno scatenato immediatamente la reazione del titolare del dicastero, Danilo Toninelli, che le ha bollate come “indecenti”. E pare che sul punto, stavolta Lega e Movimento 5 Stelle marciano compatti dal momento che anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, nel corso della convention de Il Fatto Quotidiano, tornando sulla questione, ha usato termini netti parlando di “responsabilità evidente di Autostrade” e di un “fatto talmente eclatante” che la questione nemmeno si pone, anzi aggiungendo che si fa fatica a “pensarla diversamente”. (agg. R. G. Flore)



TONINELLI, “INDECENTE”

Botta e risposta a distanza fra il ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, e Autostrade per l’Italia. Questa mattina si è riunito il consiglio di amministrazione di Atlantia, la holding di cui Aspi fa parte, al termine del quale è stata diramata una nota in cui si legge che «Autostrade per l’Italia resta convinta di aver rispettato gli obblighi prescritti dalla concessione», anche in merito al viadotto Morandi, crollato nella giornata del 14 agosto scorso, e che ha provocato la morte di 43 persone. La replica del titolare del ministero non si è fatta attendere, e attraverso Twitter Toninelli ha scritto: «E’ incredibile sentir parlare di puntuale adempimento degli obblighi dopo una tragedia con 43 morti, 9 feriti, centinaia di sfollati e imprese in ginocchio. Siamo all’indecenza. Rimetteremo le cose a posto e ridaremo sicurezza e servizi ai cittadini che via viaggiano». Nella giornata di ieri si era tenuto un vertice fra Autostrade e il governatore ligure Toti, che sembrava far presagire un futuro più sereno, ma oggi si registra la nuova frenata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CDA DI AUTOSTRADE

Genova, cda Autostrade su demolizione ponte Morandi/ Ultime notizie, “entro 30 giorni”: nominata commissione di Toti È in corso il Cda di Autostrade per l’Italia e Atlantia: sul tavolo dei concessionari privati gestiti dalla famiglia Benetton, il piano di demolizione e successiva ricostruzione del ponte Morandi. «Una dettagliata relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità dell’infrastruttura in questione e prevenire lo specifico evento accaduto», fanno sapere da Aspi dopo che le riunioni sono cominciate alle ore 10 stamani. La stessa richiesta, spiega l’Ansa, è contenuta nella lettera di contestazione inviata lo scorso 16 agosto scorso dal Mit ad Autostrade: in risposta, l’amministratore delegato di Autostrade e Atlantia, Giovanni Castellucci, ha fatto sapere «Abbiamo presentato – nei tempi nei quali ci eravamo impegnati a farlo – una serie di opzioni di demolizione e di ricostruzione del viadotto Polcevera, che saranno in parte sovrapposte, confermando sostanzialmente i tempi già annunciati. In ogni caso i piani potranno diventare definitivi solo dopo l’accesso ai luoghi e richiederanno integrazioni e affinamenti sul piano architettonico, da condividere con le parti interessate». È stata intanto ufficializzata la nomina in Regione della commissione che affiancherà la struttura commissariale di Toti, incaricata di realizzare i primi interventi urgenti sul ponte crollato: «Stefano Pinasco, ingegnere del Comune di Genova; Enrico Zio ingegnere del Politecnico di Milano; Emanuele Gissi, ingegnere del Corpo dei Vigili del Fuoco; Alessandra d’Errico, architetto del Corpo dei Vigili del Fuoco; Pietro Croce, ingegnere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici», riporta il Secolo XIX. (agg. di Niccolò Magnani)



DOCUMENTO DEL 1981 MAI CONSEGNATO

Emerge un nuovo retroscena in merito al crollo del viadotto Morandi in quel di Genova. Come riferito questa mattina dai colleghi de La Repubblica, Autostrade per l’Italia non avrebbe mai consegnato al Provveditorato della Liguria un documento fondamentale, ovvero, la relazione stilata nel 1981 dall’ingegnere Riccardo Morandi, colui che ha progettato il ponte, che segnalava un’eccessiva corrosione in particolare al pilastro 9, quello poi crollato due settimane fa. Già 36 anni fa Morandi denotava quindi «una degradazione della struttura in cemento armato molto rapida in alcune parti, molto di più di quanto ci si potesse aspettare», inducendo chi di dovere ad intervenire per risolvere il problema. Alla luce dell’immane tragedia avvenuta, è evidente come l’allarme del progettista, e i successivi “alert” segnalati negli anni, siano stati sempre ignorati, sottovalutando il problema. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ANALIZZATI SMS E CHAT DAL 14 AGOSTO

Continuano le indagini della Guardia di Finanza in merito al crollo del ponte Morandi di Genova. Come riferito da Primocanale, nella giornata di ieri sono stati acquisiti nuovi documenti, smartphone e materiale informatico da parte delle Fiamme Gialle, negli uffici del ministero delle infrastrutture, in particolare, le comunicazioni da parte di Anas quando l’ente vigilava sulle autostrade. Nel contempo sono iniziate le prime analisi sui cellulari sequestrati negli scorsi giorni, con particolare attenzione sulle chat e gli sms scambiati dal 14 agosto in avanti, ovvero, da quando è crollato il viadotto. Stando a quanto riferisce una qualificata fonte investigativa a Primocanale: «A una prima analisi traspare una certa preoccupazione per quanto accaduto». Infine, acquisite altre quattro lettere inviate da Autostrade ai Trasporti per sollecitare il rinforzo del ponte, oltre a quella già nota del 28 febbraio scorso. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

NUOVE PAROLE DI TOTI

Il Governatore della Regione Liguria ha sottolineato come, al di là degli accordi per la ricostruzione del Ponte Morandi che stanno compiendo i primi importanti passi avanti, ci sarà una richiesta al Governo per una legge ad hoc che aiuti a snellire tutti gli iter burocratici finalizzati a riportare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile: “Abbiamo spedito una lettera al premier Conte – ha sottolineato Toti – ritenendo di suggerire un provvedimento di legge ad hoc: questo potrebbe permette alla struttura commissariale di avere voce in capitolo non solo per la demolizione del Morandi ma anche per la ricostruzione. Ho chiesto a al premier di avere in mano anche la gestione come commisario, oltre che della demolizione, anche della ricostruzione del Morandi.“(agg. di Fabio Belli)

“ESTESA AREA PEDAGGI GRATIS”

Finalmente arriva una tempistica chiara, netta e si spera rispettata sulla demolizione del Ponte Morandi dopo il crollo maledetto del 14 agosto scorso: «E’ stato presentato il piano di demolizione preliminare del ponte Morandi da parte di Autostrade per l’Italia. Si pensa a 30 giorni di esecuzione, ma per avere la tempistica esatta bisogna attendere il permesso alla procura perché l’area è sequestrata», spiega il Governatore e Commissario per l’emergenza Giovanni Toti, poco fa in una conferenza stampa a Genova con il Sindaco Bucci e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci. Dopo il vertice decisivo in Regione con i vertici di Aspi, nella giornata in cui è stato anche accettato il progetto di Renzo Piano per il nuovo ponte post-Morandi, vengono illustrati alcune delle possibile mosse che verranno approntate nel demolire il ponte: «il moncone Est sarà demolito in modo più rapido con mezzi meccanici ed esplosivi, come idea. Mentre il moncone ovest sarà smontato pezzo pezzo. In un mese potrebbe essere operativo il piano esecutivo» ha concluso Toti. Sul fronte autostradale invece, il Governatore ha ottenuto dai vertici di Aspi ad ampliare l’area di pedaggi gratis attorno a Genova. (agg. di Niccolò Magnani)

SINDACO BUCCI: “ZONA ROSSA RIDOTTA”

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha spiegato lasciando la Regione Liguria che la zona rossa sotto il Ponte Morandi sarà ridotta per permettere i lavori di demolizione e per far riprendere una sorta di normalità alle imprese circostanti al luogo della tragedia. «Abbiamo una commissione tecnica che è un interlocutore con il quale possiamo confrontarci per arrivare all’obiettivo. Vogliamo far riprendere il lavoro e consentire agli sfollati di rientrare, almeno qualche ora, nelle case per riprendere le proprie cose. Non ho la strada tracciata ma ci stiamo lavorando», ha spiegato ai colleghi de il Secolo XIX il primo cittadino genovese, annunciando di aver firmato un’ordinanza comunale «per correggere la zona rossa per permettere ad alcune imprese di riprendere il lavoro». La vera priorità, ha poi concluso Bucci, è quella di «fare un progetto pensando in grande. L’accordo che abbiamo con Cassa depositi e prestiti e con le aziende che partecipano – spiega il sindaco – è quello di costruire un protocollo dove occuparci della ricostruzione del ponte e del futuro di Genova». (agg. di Niccolò Magnani) QUI LA POLEMICA SULLA LETTERA DI AUTOSTRADE

OGGI RIUNIONE AUTOSTRADE-FINCANTIERI-REGIONE

Prosegue la macchina organizzativa per demolire il viadotto Morandi, mettere in sicurezza tutta l’area interessata, e ricostruire il ponte. A riguardo, appuntamento importante alle ore 16:30 di oggi, quando nella sede della Regione Liguria, Autostrade per l’Italia presenterà alle istituzioni genovesi il piano per abbattere ciò che resta del viadotto, rispettando i tempi chiesti da Giovanni Toti, governatore ligure nonché commissario per l’emergenza. Al tavolo delle trattative dovrebbe presenziare anche Giovanni Castellucci, amministratore delegato della società Aspi, che nel frattempo pare abbia aperto all’idea di far ricostruire il ponte alla Fincantieri, nota multinazionale di Genova che costruisce navi, seguendo il progetto donato da Renzo Piano alla Regione nella giornata di martedì. La sensazione è che il punto di svolta sia vicino e che a breve il Morandi venga abbattuto per poi essere poi ricostruito. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ACCOLTO IL PROGETTO DI RENZO PIANO

Primi importanti passi verso la costruzione del nuovo ponte Morandi. Nella giornata di oggi, come riferito dai colleghi dell’edizione online de La Stampa, si ritroveranno nella sede della Regione Liguria, alcuni rappresentanti di Autostrade, e molto probabilmente, di Fincantieri. Alle 16:30 verrà presentato il piano per demolire quello che resta del viadotto genovese, nonché per la successiva messa in sicurezza di tutta l’area interessata. Il collante fra le due realtà, Autostrade per l’Italia, e la Fincantieri, azienda che lo stato avrebbe indicato per costruire il nuovo ponte, è rappresentato dall’archistar Renzo Piano, che negli scorsi giorni ha donato a sorpresa il suo progetto per il nuovo viadotto.

LA MOSSA DI AUTOSTRADE

Autostrade sarebbe pronta a sposare il progetto dell’architetto genovese, visto che le idee di quest’ultimo, e quelle di Aspi in merito al nuovo ponte, sembrano coincidere: niente stralli, ponte sorretto da piloni, e soprattutto, l’aspetto architettonico fondamentale. Dovrà essere in sostanza bello, oltre che ovviamente sicuro e funzionale. In quanto a Fincantieri, la possibile apertura di Autostrade potrebbe essere vista come una mossa della stessa azienda di superare quella crisi che ormai da più di due settimane l’ha travolta, e a riguardo si era già espresso il governatore Toti: «Autostrade apre il cantiere e paga il conto, Fincantieri costruisce il ponte, se serve con altre primarie imprese necessarie per il loro know-how, Renzo Piano regala a Genova il disegno di un ponte bellissimo. Per un volta possiamo farla semplice: senza polemiche, la città può riavere in fretta un’opera indispensabile, sicura e meravigliosa».