I quadri importanti, sono circa 200 in tutta la Chiesa romana, sono stati tutti miracolosamente risparmiati dal crollo improvviso del tetto: “Lo sposalizio delle vergini” di Orazio Bianchi, “La natività” di Carlo Maratta e anche “La morte di San Giuseppe” di Bartolomeo Colombo sono già trasportati in un deposito del Vicariato a San Giovanni. Oltre alle persone che avrebbero potuto essere sotto le macerie, anche le opere di inestimabile valore avrebbero potute essere danneggiate se non proprio distrutte dal crollo: e invece San Giuseppe dei Falegnami, dietro ai Fori Imperiali, ha “ridotto” i danni artistici. «È successa una cosa grave perché il crollo ha coinvolto l’intera aula ecclesiale ma ha miracolosamente risparmiato le tele presenti sulle pareti della chiesa tra cui una tela pregevole di Carlo Maratta del 1650 che è il dipinto di maggior importanza conservato all’interno della chiesa di epoca barocca», ha dichiarato questa mattina il soprintendente Francesco Prosperetti. L’impressione è che comunque, oltre alle opere importanti, poteva veramente essere una tragedia l’intera vicenda capitata ieri: «se solo ci fosse stato un matrimonio, sarebbe stata una strage», commentano i turisti e gli abitanti del quartiere centralissimo. (agg. di Niccolò Magnani)



IL RETTORE: “SI È RISCHIATA LA TRAGEDIA”

Si è sfiorata la tragedia ieri pomeriggio a Roma, ai Fori Impieriali, dove è crollato il tetto della chiesa San Giuseppe dei Falegnami. Fortunatamente non vi era nessuno all’interno dell’edificio al momento del crollo, e di conseguenza, nessuna persona è rimasta ferita o coinvolta in qualche modo. Della questione ne ha parlato il parroco Daniele Libanori, rettore della chiesa crollata, che ha ammesso la fortuna nella sfortuna degli eventi: «Questa era una chiesetta molto ambita per i matrimoni – spiega, come riporta l’edizione online del quotidiano La Repubblica – sabato ne avevamo uno in programma. Per fortuna che è successo oggi, altrimenti piangevamo i morti». Quindi il don racconta come è andata la vicenda: «Stavo facendo un riposino pomeridiano quando, verso le 14.40, ho sentito come uno scoppio. Pensavo che fosse successo qualcosa qui intorno e invece il tetto della chiesa è venuto completamente giù. Poi ho sentito suonare il campanello: le forze dell’ordine e i vigili del fuoco erano già pronti a intervenire, non sono stato io a chiamarli». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL COMMENTO DI BONELLI

Riguardo al crollo del tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami di Roma, il rappresentante dei Verdi Angelo Bonelli ha chiamato in causa il Governo ma anche la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, chiamata a conferire riguardo l’accaduto e la mancata manutenzione in una zona molto vicina al Campidoglio. Afferma Bonelli: “Il crollo del tetto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma dimostra ancora una volta che i problemi dell’Italia sono ben altri da quello che ci vogliono fare credere Salvini, Di Maio e la sindaca Raggi. Mentre le strutture architettoniche e urbanistiche di mezza Italia crollano ci domandiamo quando questo governo capirà che è ora di investire in un piano speciale per la mappatura e la eventuale messa in sicurezza di tutti i beni architettonici e le opere pubbliche obsolete della penisola. A partire dalla Capitale.” Si attendono reazioni ufficiali da parte del Campidoglio. (agg. di Fabio Belli)



“QUALCUNO CI HA PROTETTI”

Hanno rilasciato delle dichiarazioni anche Roberto Apostolico e Sara Minasi, ovvero i due prossimi sposi che sabato avrebbero dovuto celebrare il loro matrimonio presso la chiesa di San Giuseppe dei Falegnami di Roma. Il crollo del tetto, avvenuto 36 ore dopo, avrebbe potuto provocare una terribile strage. Spiegano i futuri sposi: “Ci è crollato il mondo addosso, uno si sposa una volta nella vita. Inizialmente abbiamo pensato che sfortuna…poi riflettendo sul fatto che sarebbe potuto accadere anche domenica, quando dovevamo sposarci noi, con 150 invitati forse qualcuno ci ha protetto da una strage…Ora stiamo andando a vedere San Marco la chiesa di fronte dove abbiamo ‘trasferito’ subito il matrimonio.” Al di là della ricerca dell’alternativa, tra i gravi danni per il crollo c’è comunque il sollievo per non aver dovuto contare neanche un ferito, anche se per una fortuita questione di ore. (agg. di Fabio Belli)

DANNI PER UN MILIONE DI EURO

Non ci sono feriti per il crollo del tetto della chiesa San Giuseppe dei Falegnami di Roma, ma c’è già una prima importante valutazione dei danni, quantificata in un milione di euro. Come riportato da TgCom24, la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, ha spiegato la chiesa “è di proprietà del Vicariato, la manutenzione è di competenza della soprintendenza archeologica del Mibac, mentre al parco del Colosseo compete il sottostante Carcere Mamertino”. Ad essere danneggiato dal crollo è stato anche il Carcere Mamertino, il più antico della città, quello dove venivano reclusi i prigionieri illustri dell’antica Roma e proprio per questo collocato nei pressi della Via Sacra nel Foro. Secondo l’agiografia cristiana all’interno del Carcere Mamertino vennero reclusi in epoca neroniana anche gli apostoli Pietro e Paolo. (agg. di Dario D’Angelo)

LE IMMAGINI DALL’INTERNO

Daniele Libanori, rettore della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami cui è crollato il tetto oggi pomeriggio, tira un sospiro di sollievo. Lo fa con la consapevolezza che è stata scampata un’altra strage. «Sabato era previsto un matrimonio e ora staremmo qui a piangere i morti», ha dichiarato Libanori. Il rettore ha poi raccontato i momenti in cui ha appreso la notizia del crollo: «Ero steso, stavo leggendo, mi sono affacciato e c’erano persone che urlavano, non so quanti erano ci vedo poco. Sono uscito e ho visto già tutti li, vigili del fuoco, polizia», ha aggiunto come riportato dal Fatto Quotidiano. Dunque tragedia sfiorata al Foro romano: nessuno fortunatamente è rimasto ferito, perché appunto la chiesa era chiusa nel momento in cui la volta è crollata. In ogni caso sono intervenute le unità cinofile dei vigili del fuoco per verificare che non ci fosse nessuno tra le macerie. Clicca qui per le immagini dall’interno. (agg. di Silvana Palazzo)

INTERNO INVASO DA DETRITI

È crollato per tre quarti il tetto della chiesa di san Giuseppe dei Falegnami, di fronte al Campidoglio, venuto giù intorno alle 14:30 di oggi senza per fortuna provocare morti o feriti dal momento che la canonica era chiusa e al suo interno non si trovava nessuno. Come riportato da Il Messaggero, la Procura capitolina è in attesa di ricevere una prima informativa da parte dei vigili del fuoco e soltanto dopo il deposito dell’atto aprirà un fascicolo di indagine. L’ipotesi di reato per quanto è accaduto nel primo pomeriggio di oggi  nel rione Campitelli, al clivo Argentario, presso il Foro Romano e sopra il Carcere Mamertino, è dunque ancora da stabilire ma non si esclude si possa procedere per crollo colposo. Da quel che si apprende, l’interno della chiesa, sotto la parte crollata, è invaso da grosse travi in legno spezzate e calcinacci. In azione una gru dei vigili del fuoco che ha rimosso alcune parti pericolanti. (agg. di Dario D’Angelo)

“CEDIMENTO STRUTTURALE”

Un improvviso cedimento strutturale: questa la causa del crollo della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, vicino al Campidoglio. Lo ha precisato il sovrintendente Francesco Prosperetti, come riportato da Leggo: «La capriata non ha retto ed ha buttato giù tutto il tetto». Ora sarà necessaria una copertura provvisoria, che di solito «viene fatta con dei tubi innocenti per evitare le infiltrazioni d’acqua». Prosperetti ha aggiunto che «dovrebbe occuparsene il Vicariato che è competente ma siamo tutti qui lavorando in sinergia e se ci sarà bisogno di aiuto noi siamo disponibili». Ora i vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza l’area: «Il Vicariato ha fatto sapere che ospiterà nella sua sede di San Giovanni in Laterano il dipinto del 1650 di Carlo Maratta». Al contrario del ponte di Genova, non c’era nessun segnale di allarme per la chiesa, per questo «è stato un crollo grave e inaspettato». Il sovrintendente ha parlato anche dei danni: «Il crollo ha distrutto il prezioso soffitto a cassettoni in legno, essendo la chiesa dei Falegnami è ovvio che le opere sono lignee, mentre quello della confraternita, che si trova accanto, è rimasto indenne». (agg. di Silvana Palazzo)

POLEMICHE AI FORI

Paura e panico nella Capitale ma per fortuna nessun ferito: rispetto invece ai danni materiali, un tetto di un Chiesa storica e così molto visitata – utilizzata poi molto per i matrimoni – sono al momento incalcolabili. La gestione dell’immobile, spiega Repubblica, è in carico al Fondo Edifici Culto del Ministero degli Interni: la chiesa nel pieno centro della Capitale sorge di fatto sopra il carcere mamertino attorno alla fine del 1500 e ad inizio 1600. Secondo quanto riportato dai Vigili del Fuoco, vi sarebbero alcuni danni al carcere “storico” appena dietro ai Fori Imperiali e al Campidoglio: sono però già scattate le polemiche in merito al crollo improvviso in una delle aree più turistiche di Roma e del mondo. «È urgente che la sindaca metta in campo un piano Marshall non solo per le strade e i ponti, ma anche per gli edifici storici, frequentati quotidianamente da moltissimi turisti, che necessitano di una manutenzione continua», ha scritto il capogruppo di Forza Italia in Campidoglio, Davide Bordoni, sottolineando la necessaria e urgente opera di messa in sicurezza degli edifici storici della Capitale. (agg. di Niccolò Magnani)

CROLLA TETTO CHIESA NEL CENTRO DI ROMA

Il tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, vicino al Campidoglio, in quel di Roma, è crollato pochi minuti fa quasi completamente. Si tratta di un cedimento che sarebbe avvenuto in maniera improvvisa, ma che fortunatamente non ha causa feriti, almeno stando alle primissime indiscrezioni circolanti. Una volta lanciato l’allarme, sono giunti sul luogo del crollo un’ambulanza e i vigili del fuoco, con la zona attorno alla chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel Foro Romano, che è stata transennata per evitare il passaggio delle persone ed eventuali ferimenti. La volta, come si può vedere da alcuni filmati già pubblicati, si è praticamente staccata collassando su se stessa.

NESSUN FERITO

Sul posto del crollo sono giunti anche i carabinieri del comando di Piazza Venezia, e pare che la chiesa, al momento del disastro, fosse chiusa, quindi con nessuno al suo interno, ne fedeli ne tanto meno preti, suore e altro personale ecclesiastico. Vissuti comunque attimi di paura in quella zona della capitale, anche perché il crollo è stato fragoroso e ben visibile. Non sono ancora chiare le cause di questa distruzione, forse l’incuria, forse il maltempo: una volta messa in sicurezza la zona, cominceranno le indagini per scoprire la verità.

I VIDEO DOPO IL CROLLO DEL TETTO

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