Una nuova scossa di terremoto è stata segnalata dal centro nazionale INGV, con allarme “minimo” lanciato dalla Protezione Civile, nelle province di L’Aquila e Roma: in particolare, la scossa registrata alle 12.35 di giovedì 30 agosto ha avuto come ipocentro la profondità circa di 9 km sotto il livello del terreno, con epicentro a metà delle province di Lazio e Abruzzo. Scendendo nei dati più approfonditi e forniti dall’INGV, i comuni vicino al punto di impatto – senza però esserne particolarmente colpiti o danneggiati – sono stati Rocca di Botte, Oricola, Pereto, Carsoli, Santa Marie (in provincia di L’Aquila); Camerata Nuova, Arsoli, Cervara di Roma, Marano Equo, Rifreddo, Anticoli Corrado, Cineto Romano, Rocca Canterano (in provincia di Roma); Collalto Sabino, Turania e Nespolo in provincia di Rieti. Non vi sono segnalati particolari danni o persone coinvolte nella scossa, comunque avvertita in diversi comuni tra l’Aquila e Roma.



SISMA M 4.8 IN BOSNIA, AL CONFINE CON LA CROAZIA

La mattinata si era aperta non benissimo sul fronte sismico, dopo che una scossa di terremoto aveva colpito la vicina Bosnia Erzegovina, molto vicino al confine con la Croazia: alle ore 5.33 nell’ovest della Bosnia una scossa sismica di grado M 4.8 sulla scala Richter ha allarmato e non poco le autorità locali, con vibrazioni e lievi danni avvertiti e segnalati anche nella vicina Croazia. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a 10 chilometri di profondità: per fortuna non vi sono rimaste vittime né feriti dopo il terremoto che comunque ha causato qualche lieve danno nei comuni immediatamente vicini all’epicentro d’origine.

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